CITAZIONE (gagia @ 14/5/2024, 08:38)
Yamira
Tu come hai interpretato il finale?
Io penso che il finale sia una metafora. Penso che l'intento di Carrisi era di spiegare questo concetto: se prendi un individuo adulto o un bambino con la sua personalità, caratteristiche ecc e lo inserisci forzatamente in un contesto nuovo, hai davanti due scelte o ti adatti o non lo fai. Quello che devi valutare, come ha fatto Aurora sono le conseguenze del non adattamento che in quel caso poteva essere la paura della morte. Ad un certo punto ha anche pensato di suicidarsi, ma poi la rapitrice l'ha in qualche modo convinta a non farlo e lei ha fatto una scelta, quella di sopravvivere quindi si è adattata e per farlo ha dimenticato il suo passato e anche il suo fisico è cambiato, si è plasmato nel modo in cui voleva quella donna spazzolandola tutte le sere. I capelli per me sono una metafora, se educhi qualcosa forzatamente ad essere in un modo questa col tempo di trasforma perdendo la sua natura originale. Nei capitoli finali, Aurora viene re introdotta in un contesto totalmente diverso dove può essere libera, e quando ripensa alla vita a Vion, le sembra tutto assurdo, lontano, non si capacita di come abbia fatto a vivere in quel modo. Ed ecco di nuovo come si adatta al nuovo contesto. Il ciuffo di capelli ricci che cresce è la sua vera natura che ri emerge piano piano.
Per me Carrisi ha basato un'intera storia su questo concetto, ecco perché il libro si chiama Educazione delle farfalle.
Riscrivo le frasi del libro pronunciate da Hasli che mi hanno fatto pensare a questo concetto (pg 441):
"Ero sicura che alla fine si sarebbe abituata e avrebbe accettato la nuova situazione."
"E' stato come con i suoi capelli: più li spazzolavo, più diventano lisci. E' questione di educazione."
Io l'ho interpretato così e non mi è dispiaciuto per niente