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Stabat mater, Tiziano Scarpa

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qweedy
view post Posted on 14/12/2017, 22:34 by: qweedy




Per me questa lettura è stata una sorpresa inaspettata, un gioiellino raffinato che avevo da tempo sul kindle ma prima d'ora non avevo mai considerato.
Un racconto intenso e struggente, e molto insolito. La maternità rinnegata restituisce la vita attraverso la musica.
Tiziano Scarpa affronta temi fondamentali e moderni, con grande lievità, la morte, la solitudine, la maternità, l'abbandono e su tutti sempre la musica, che diventa per Cecilia modo di esprimersi e di vivere. A me è piaciuto moltissimo, scritto con linguaggio moderno e frammentato, è un racconto di una delicatezza e raffinatezza uniche. Premio Strega 2009.

“Sono stata attraversata dal tempo e dallo spazio, e da tutto quello che essi portano dentro. Alla fine ero stravolta, in un'ora io sono stata musicalmente grandine, musicalmente afa, musicalmente gelo, musicalmente tepore, musicalmente piedi intirizziti, musicalmente pioggia leggera, musicalmente suolo ghiacciato che fa male caderci sopra, musicalmente prato tenero, sono musicalmente stata dentro il sonno di un guardiano di capre, dentro un cane che abbaia, dentro gli occhi di una mosca, sono musicalmente stata nuvola nera, passo ubriaco, bestia terrorizzata e pallottola che la uccide."

Signora madre, è notte fonda, mi sono alzata e sono venuta qui a scrivervi. Tanto per cambiare, anche questa notte l’angoscia mi ha presa d’assalto. Ormai è una bestia che conosco bene, so come devo fare per non soccombere. Sono diventata un’esperta della mia disperazione.

Ogni parola che scrivo è soltanto un altro modo per dire il vostro nome, il nome che non conosco. Anche se scrivo cielo, terra, musica, dolore, io sto scrivendo sempre e soltanto mamma.


Voto 5/5
 
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1 replies since 26/4/2012, 08:29   28 views
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