XXVI SALONE INTERNAZIONALE DEL LIBRO, Torino, 16 -20 maggio 2013

Ma vuoi il dialogo in differita?

Era in uno stand di libri didattici e una delle commesse/pr/ragazze alle dipendenze del gruppo editori gli ha chiesto se secondo lui i suoi libri avrebbero potuto rientrare nella categoria “didattici”, come quei classici e/o contemporanei che vengono dati da leggere alle superiori e lui tutto stizzito ha risposto che i suoi libri non nascono per venire imposti, che lui è libero di pubblicare con chi gli pare e che i suoi libri non possono e non devono avere etichetta perché dovrebbero venir letti da tutti a prescindere.

Al che un signore gli ha detto che non pensava che la ragazza intendesse “ingaggiarlo”, piuttosto sottolineare la necessità di stimolare anche e soprattutto i più giovani sull’argomento come spesso lui stesso ha fatto notare. Risposta: so bene quello che dico, non ho bisogno che mi si spieghino le mie stesse idee. Arrivederci.

Sono sinceramente rimasta un po’ O_O

Ho trovato fastidioso il tono stizzito utilizzato, soprattutto perché subito dopo un giornalista si è presentato con microfono e orda di fan ai quali ha rivolto parola tranquillamente. A favore di telecamera eri lì ad accogliere domande, foto, firme, saluti. A telecamere spente no?
Non metto in dubbio la stanchezza, i cazzi e i mazzi, ma se devo essere sincera questo atteggiamento non mi è piaciuto.

Mafffffigurati

E' che ovviamente per me era chiaro cosa intendevo dire; non mi sono spiegata , ma ovviamente la colpa vostra che non sapete leggere nel pensiero