| | I cavalieri della tavola zoppa, Marie Phillips | |
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| | CITAZIONE Cosa succede se, giunta a tarda sera alla corte di Re Artù per chiedere aiuto, una damigella in difficoltà, Lady Elaine du Mont, si deve accontentare dell'unico cavaliere ancora disponibile? E se questo cavaliere, oltre a essere un po' in là con gli anni, con i capelli grigi e le ginocchia scricchiolanti, non è nemmeno uno dei famosi cavalieri della Tavola Rotonda, ma solo uno di quelli relegati alla tavola zoppa, la tavola mai raccontata da poeti e cantastorie, quella rettangolare, posta nell'angolo più buio della Sala Grande di Camelot? Be', ci si accontenta, appunto, tanto non c'è alternativa, e Sir Humphrey, dal canto suo, è ben felice di rimettersi in sella. Nel frattempo un'altra damigella, Martha di Puddock, è in fuga: scappa dal matrimonio che le è stato imposto con l'odioso principe Edwin di Tuft. L'incontro con la Sostituta della Signora del lago (quella vera, manco a dirlo, se n'è andata da qualche parte con Merlino) la obbliga a impegnarsi però in un'altra impresa: ritrovare il fratello a lungo creduto morto. Tra unicorni, spade magiche, elefanti, un insolito gigante nano e un fantomatico Cavaliere Nero, le due storie si intrecciano creando equivoci e situazioni esilaranti, nel segno della migliore tradizione inglese, in un romanzo che ripropone in modo originale il grande ciclo di leggende legate a Re Artù e alla Tavola Rotonda. Editore : Guanda (8 ottobre 2015) Lingua : Italiano Copertina flessibile : 326 pagine ISBN-10 : 8823512719 ISBN-13 : 978-8823512719 Edited by Mari83 - 26/7/2022, 18:21
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| | sembra carino! ah ah Ho uno scaffale pieno di libri arturiani da leggere ah-ah
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| | Questo libro è un vero spasso. Io amo la saga di Artù, l’ho letta in mille salse e questa è una vera perla. Divertente senza essere demenziale, dissacrante e ironico al punto giusto. Io mi sono fatta davvero un sacco di risate. Unica nota un po’ negativa, alcuni passaggi (soprattutto quelli legati al personaggio di Edwin) un tantinello sboccati. Vero che il susseguirsi di parolacce rende perfettamente il personaggio, però è un éscamotage che non amo. Preferisco un turpiloquio un po’ più limitato, sono un’anima candida Inoltre: il finale è una grande critica alla società odierna? Si. Era evitabile? Ovvio. Però tutto converge in modo così carino che questo tocco un po’ paternalistico non rovina nulla. Se volete passare qualche ora divertente, è il libro giusto!
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| | Ok me lo segno 🤪 Ho letto solo Twain come rivisitazione in tono dissacrante
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| 3 replies since 17/1/2022, 12:48 41 views |
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