Libro che mi è piaciuto come tutta la trilogia in generale, anche se non è neppure lontanamente paragonabile a quella dei Lungavista
Forse sbaglio, ma ho la sensazione che questi libri siano nati per raddrizzare alcune cose rimaste in sospeso, soprattutto per quanto riguarda il nostro bistrattato protagonista.
Forse, in qualche modo, la Hobb ha voluto risarcirlo dandogli un epilogo meno amaro. Su tale epilogo io non avrei scommesso un euro, e tuttavia lo trovo coerente.
Non posso certo negare che
all'apparizione del Matto versione femminile a Borgomago, la mia mente ha prodotto così tanti film su di loro che, vabbè, lasciamo perdere.
Credevo veramente che ci fosse una possibilità. Evidentemente Fitz non era d'accordo con me. A onor del vero, lui non ha mai mostrato un interesse romantico per Dorato/Matto/Ambra, solo un grandissimo e profondissimo affetto.
Credo che una dichiarazione d'amore eterno da parte sua, tutto d'un tratto, sarebbe stata poco credibile.
Al contrario
i sentimenti per Molly non sono mai venuti meno, neppure nelle fasi Stornella/Jinna. Se c'è stata qualcun'altra non ci è dato sapere
Comunque, come ha detto qualcuno prima di me
finalmente una gioia
E se questa gioia ha il volto di Molly, va bene così
E Micia sarà felicissima, che non è poco
Invece comincia a venirmi a noia l'espediente
di eliminare fisicamente il terzo incomodo, così, solo per spianare la strada alla coppia di turno
Ma una volta tanto, una scelta con tutti i crismi? No eh?
E' superfluo dire quanto amo Devoto ed Elliania, La stizzosa Urtica e il bambinone Ciocco, Trina
e Pazienza. Quest'ultima che adorabile vecchietta è diventata. E' riuscita perfino a suonarle ad Umbra. Che coraggio!
Detto questo ho assoluta necessità di trovare una risposta ad una domanda che mi assilla: ma Ticcio, oltre a creare ulteriori grattacapi a Fitz ( come se non ne avesse abbastanza), che ruolo ha nella storia? Mah!