| | Quando penso che Beethoven è morto mentre tanti cretini ancora vivono..., Eric-Emmanuel Schmitt | |
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| MariaPaolaMuu |
| | CITAZIONE Un giorno, durante una mostra di maschere, Beethoven rientra nella vita di Eric-Emmanuel Schmitt. Lo scrittore ricorda che un tempo, durante l'adolescenza, ne era appassionato. Perché Beethoven si è allontanato? Perché l'uomo di oggi non prova più quelle emozioni, quel romanticismo, quelle tempeste interiori, quella gioia? Chi è scomparso, Beethoven o noi? E chi è l'assassino? Al breve saggio fa seguito un racconto, "Kiki van Beethoven", la storia di una radiosa sessantenne che, grazie alla musica, riuscirà a cambiare la propria vita e quella delle sue tre amiche. Una favola sulla giovinezza perduta e sui segreti sepolti. Copertina flessibile: 128 pagine Editore: E/O (2 settembre 2011) Collana: Dal mondo Lingua: Italiano ISBN-10: 8866320250 ISBN-13: 978-8866320258 Questo libro meriterebbe di esser letto nella fase dei turbamenti adolescenziali, insieme ai vari Hesse, Goethe, Ortis, Flaubert, per essere apprezzato in pieno; in avanzata post adolescenza ( molto avanzata) qualcosa si perde tra il cinismo e il disincanto di leggere pensieri e parole note che spesso hanno perso il loro significato originario ... la gioia... Apprezzatissime le parti prettamente musicali e i confronti tra Beethoven, Mozart e Bach sono di una precisione ed esattezza che chi già conosce le loro diverse sfumature non può fare altro che annuire continuamente e chi è a digiuno di Sonate per piano viene incuriosito a fare una ricerca su YouTube (me lo auguro ) Lettura molto piacevole da più punti di vista, pertanto, e che mi sento di consigliare a tutte le anime belle che potranno apprezzarlo nella sua totalità. Edited by AISHA* - 28/8/2017, 11:15
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| | L'autore ripercorre il suo rapporto con Beethoven Onestamente non mi ha preso,non mi ha coinvolta e neanche emozionata È stata una lettura che probabilmente dimenticherò a breve,forse non era il suo momento,forse non l'ho letto nell'età giusta.
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| | Mi aspettavo molto di più da questo libro. Ho apprezzato molto, come dice Muu, il confronto con gli altri autori classici e l'analisi che fa dell'Inno alla gioia e del significato della musica, però mi aspettavo un po' più di interazione con Beethoven. Come libro che descrive il rapporto con la musica classica e cosa possano darci questi autori, ho apprezzato maggiormente il libro " Beethoven e la ragazza coi capelli blu". Titolo poco appassionante per un libro invece molto interessante, sebbene incontrato più su un'analisi un po' tecnica (ma molto comprensibile anche per una profana come me) piuttosto che spirituale. Sicuramente mi è piaciuto il titolo di questo libro e il suo significato "Quando penso che Beethoven è morto mentre tanti cretini ancora vivono..." come dare torto all'insegnante di musica che lo dice
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| Lulla* |
| | Bellissimo. Ho apprezzato il paragone tra Beethoven e gli altri classici, differenze sociologiche alle quali non avevo mai pensato. Come non avevo mai considerato tutto l'umanesimo che Beethoven ha messo nei suoi brani. L'analisi mi è piaciuta, divertente ma profonda e il titolo del libro...non ha prezzo, per me diventa un must
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| 3 replies since 8/5/2015, 08:42 115 views |
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