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Stories from Lakeforest U, Alflor Aalto

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view post Posted on 16/3/2018, 08:44
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CITAZIONE
With the summer gone, high school already feels like a distant, hazy memory. Life's pace leaves little time to wax nostalgic and reminisce — there's far too much to look forward to. Together with his boyfriend, Arden arrives at Lakeforest University, ready for his freshman year. The young otter has heard a lot about college — the good and the bad — but there's even more in store than that. Old friends will be lost, new friends will be made. Fate will turn in ways beyond expectation. But one thing's for certain: For better and worse of it, the boys will have the time of their lives.

Titolo: Stories from Lakeforest U
Autore: Alflor Aalto
Prezzo: € 24,47
Anno: 2014, 10 Giugno
Dimensioni: 336 pagine
Editore: Rabbit Valley
ISBN: 9781624750540

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2/5 - Aveva tutto quel che serviva per una grande storia ‘slice of life’, ed è diventata acrobazia sullo squalo!

‘Delusione’ è la sola parola che mi è venuta a mente ben prima di finire questo libro, partito con le premesse di un ‘teen drama’ solido e intrigante.
Conoscendo l’autore, era chiaro che tutta la felicità e tutto il pucci-pucci mostrati all’inizio del romanzo erano destinati a infrangersi contro ostacoli non da poco…e infatti, tac! con un colpo di narrazione classico, cominciano i guai. Una festa terminata in modo pericoloso per la relazione tra i protagonisti, l’ombra della droga, molta attualità senza però calcare la mano. E uno pensa ‘ahh, ci siamo!’
Poi, a metà strada, suddenly…SHARK! O meglio, un vecchio problema che non solo appare così all’improvviso senza altra giustificazione che il facile dramma non richiesto e del tutto inutile, ma che anche nello sviluppo ha un brutto sapore di pretenzioso. Ma vabbè, tiriamo avanti.
E va peggio. Si ha la sensazione che l’autore sia conscio di dovere infilare della conflittualità, ma di malavoglia. E infatti, a parte un triste evento gestito con grande delicatezza dall’autore –che nella vita reale è stato toccato proprio da una cosa del genere- tutto il resto della storia va verso una conclusione affrettata, con antagonisti messi lì davvero a casaccio, arrivando tristemente all’effetto-Dexter, cioè alla chiusura pur di chiudere, senza più un filo logico. Elementi soprannaturali (machecc..!), emuli di breaking Bad, agenti sotto copertura, casino! Tutta una serie di cose che, spalmate nel libro fin dall’inizio, avrebbero avuto un perché, ma che concentrate nella TERZA e più corta parte del libro servono solo a farti piangere per il tempo sprecato.
 
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