Finito stanotte non riuscivo a smettere di leggere. Questo romanzo mi ha catturata sin da subito e non ho potuto metterlo giù fino a quando non ho scoperto cosa fosse successo ad Alaska Sanders.
Con questo non voglio dire che sia un romanzo perfetto, tutt'altro. Ci sono tantissime leggerezze, tantissime "coincidenze" che sono servite per fare andare avanti la narrazione, tantissimi episodi al limite dell'imbarazzo
vedi ad esempio l'omicidio di Walter per mano di Vance, il silenzio e il camuffamento da parte di Kazinski, le indagini condotte in maniera a dir poco ridicola, le accuse totalmente infondate a carico di Eric Donovan, specialmente la storia della stampante; sarebbe bastato fare un paio di ricerche, anche un dilettante avrebbe saputo lavorare meglio
La cosa che più mi ha infastidita è stato il modo attraverso il quale Dicker ha fatto passare i poliziotti per degli idioti incompetenti, undici anni dopo arriva Marcus Goldman e nel giro di poco ecco risolto un cold case che ha coinvolto, in maniera anche piuttosto pesante, tutti i personaggi conosciuti fino a quel momento. Molto poco probabile.
Questi solitamente sono alcuni dei motivi che mi fanno abbandonare o stroncare un libro.
Perché non lo faccio anche stavolta? Perché Dicker sa scrivere, mi ha incollata alle pagine per tre giorni consecutivi, ha costruito una trama che è sembrata un mix tra Twin Peaks e Beautiful e quindi mi sono divertita tantissimo. È stata una pura lettura di svago che mi ha permesso di trascorrere un fine settimana immersa in un mistero.
Non consiglio questo libro ai puristi delle indagini fatte bene perché lo lancerebbero dalla finestra a pagina 20 (
AISHA* sto parlando con te) mentre lo consiglio a chi vuole trascorrere qualche giorno in compagnia di una storia ricca di misteri e di colpi di scena.
Il colpevole, secondo me fino ad un certo punto, è davvero impossibile da indovinare. Almeno per me. Ho avuto il sospetto quando ormai il mistero stava per essere svelato.
I richiami a La verità sul caso Harry Quebert e Il libro dei Baltimore sono davvero tanti; io ricordavo tutto per mia fortuna, in particolare il libro dei Baltimore perché l'ho letto da poco. Però capisco la stizza di chi invece ha letto i libri tanti anni fa e non ricorda più gli eventi. I libri sono strettamente collegati tra loro. Non tanto per la risoluzione del caso quanto piuttosto per le vicende personali dei protagonisti coinvolti.
In ogni caso ottima lettura, non so se ci sarà altro con protagonista Marcus. Dovesse esserci sarei di certo tra le prime a correre in libreria