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The fury, Alex Michaelides

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taksya
view post Posted on 28/4/2024, 16:56 by: taksya
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

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Bologna

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Titolo //
Titolo originale The Fury
Autore Alex Michaelides
Traduttore //
Genere thriller
Paese Cipro
Lingua inglese
Prima edizione 2024
Edizione italiana //
Editore italiano //
Pagine 298
Trama

Questa è una storia di omicidio.
O forse non è del tutto vero. In fondo, è una storia d'amore, non è vero?
Lana Farrar è un'ex star del cinema solitaria e una delle donne più famose al mondo. Ogni anno invita i suoi amici più cari a sfuggire al clima inglese e a trascorrere la Pasqua nella sua idilliaca isola greca privata.
Te lo dico perché potresti pensare di conoscere questa storia. Probabilmente ne hai letto qualcosa in quel momento: suscitò molto scalpore sui tabloid, se ricordi. Aveva tutti gli ingredienti necessari per rendere la stampa una celebrità; un'isola privata tagliata dal vento... e un omicidio.
Ci siamo ritrovati intrappolati lì durante la notte. Le nostre vecchie amicizie nascondevano odio e desiderio di vendetta. Ciò che seguì fu un gioco del gatto col topo: una battaglia di ingegno, piena di colpi di scena, che portò ad un climax indimenticabile. La notte si è conclusa con violenza e morte, poiché uno di noi è stato trovato assassinato.
Ma chi sono io?
Mi chiamo Elliot Chase e ti racconterò una storia diversa da tutte quelle che hai mai sentito.

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Conoscevo Alex Michaelides solo di nome e solo grazie alle recensioni, quasi tutte positive, di La paziente silenziosa e leggere The Fury per un gruppo di lettura non mi è sembrato particolarmente azzardato.
Non ho idea di come sia in realtà il primo libro, ma The Fury è una delle cose più noiose che abbia letto ultimamente.
La sola cosa interessante è l'ambientazione, su un'isoletta greca spazzata dal vento, ma non basta a tenere alte le sorti del racconto.
Il protagonista, voce narrante alquanto inaffidabile, è estremante fastidioso, lagnoso, insopportabile... descrizione che, in realtà, può essere cucita addosso a tutti i personaggi della storia.
Il narratore ci comunica fin da subito cosa leggeremo, che ci sarà un omicidio e che la cosa sarà traumatica. Cambia versione dei fatti milioni di volte, cercando di mantenere viva l'attenzione con micro cliffhanger posizionati praticamente alla fine di ogni capitolo. Peccato che, vista la sopracitata simpatia dei vari personaggi, la sola cosa che si arriva a sperare è un suicidio collettivo per porre fine alle sofferenze del lettore.
Durante il corso del racconto tutti e nessuno sono stati il colpevole, in una atmosfera alla Signori, il delitto è servito, solo molto meno frizzante e divertente.
La rivelazione finale è stata tutto fuorché una sorpresa e, almeno ho letto, nell'epilogo sembra esserci anche un omaggio/spoiler a La paziente silenziosa, libro che, visto il primo incontro fallimentare con l'autore, non so se leggerò.

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