Posts written by taksya

Avevo pensato anche io ad un errore di traduzione... ma accomunato al blu mi viene pavone o petrolio... chissà...

Qualcuno mi dice che colore è il blu vermiglio? 🤔
Che sarebbe il colore degli occhiali del capo di Sandrine.
O sono blu o sono rossi... forse maculati?

Oltre a questo trovo, come con molti traduttori novelli, il solito utilizzo di termini che o vogliono dire altro o vengono usati al posto di altri più tradizionali [il viso angoloso di Sandrine (o forse di uno degli altri) al posto del più normale spigoloso].

I primi tre capitoli li ho trovati molto verbosi, forse è colpa della lingua di origine.
Vedremo andando avanti...

Grazie a greeneyes ho il libro... tra un virus e l'altro lo inizio verso lunedì.

EBook, ormai compro poco di carta.

La trama sembra interessante... se lo trovo mi accodo.

13. Egitto - Africa [taksya]

Capitolo deboluccio per la saga di Publio Aurelio, manca Pomponia e Castore da solo non salva la situazione.

Titolo Tabula Rasa
Autore Danila Comastri Montanari
Serie Publio Aurelio Stazio
Genere giallo, storico
Paese Italia
Lingua italiano
Prima edizione 2011
Editore italiano Mondadori
Pagine 315
Trama
Alessandria d'Egitto, I secolo d.C. Per il senatore Publio Aurelio Stazio la metropoli più importante dopo Roma, strategica terra di confine tra Oriente e Occidente, non è solo la città più bella del mondo ma lo scenario della missione segreta che deve compiere per conto dell'imperatore Claudio. Per assicurare un lungo periodo di pace all'Impero, Publio Aurelio deve giocare d'azzardo sul tavolo della diplomazia e negoziare con i Parti, imbattibili guerrieri da sempre nemici dei romani. Ma quando il senatore si ritira nella sua dimora nel delta del Nilo con l'intenzione di trovare ristoro dalle tensioni dell'alta diplomazia, ecco che tra i palmizi e i coccodrilli del giardino viene rinvenuto il cadavere di una fanciulla. Sul corpo martoriato brutalmente, una fibula denota la vittima come probabile adepta del culto di Bast, la Dea-Gatta. Nell'inquieta Alessandria, l'omicidio alimenta il rogo delle ostilità in un crescendo di omicidi e misteri. Chi è la spia che favorisce i nemici di Roma? Quale il legame tra i delitti e la missione segreta di Aurelio? Molti sono i sospettati e, a complicare la situazione, Aurelio viene abbandonato dal segretario Castore e distratto dal fascino di una donna ammaliante, Candida, l'eccentrica moglie del viceprefetto dell'Egitto. Combinando sapientemente ricostruzioni storiche accuratissime con l'uso di avanzate tecniche investigative - del tutto simili ai metodi della polizia scientifica di oggi - e muovendosi tra il cimitero dei gatti e il tempio del Dio-Coccodrillo, tra i papiri della Biblioteca e le schiere di ancelle dagli occhi bistrati, Danila Comastri Montanari dà vita a un romanzo d'investigazione dal ritmo serrato, drammatico, tra le cui pieghe l'irresistibile ironia dell'autrice suggerisce di leggere la storia antica come specchio impietoso dei nostri giorni. Per chi già conosce e ama il senatore-investigatore Publio Aurelio Stazio si tratterà di una felicissima conferma, per ogni lettore che con questo romanzo si affacci sull'universo narrativo di Danila Comastri Montanari sarà la scoperta di un intero mondo, ricostruito con amore e competenza ma soprattutto abitato da personaggi dalla trascinante, strepitosa vitalità.

¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥

Sedicesimo episodio delle avventure del Senatore Publio Aurelio Stazio, questa volta in trasferta in Egitto, ad Alessandria, per una missione politica.
Tutta la domus si è trasferita, ma tutti sembrano farsi i fatti propri e lasciano il povero Aurelio in balia dei soliti fatti misteriosi e omicidi vecchi e nuovi.
Una nuova piccola corte dei miracoli si riunisce, per sopperire alla mancanza di Castore (che comunque continua a fare danni) e degli altri, ma il risultato finale è farraginoso e i vari fili dell'intreccio si sbrogliano ma a fatica.
Publio Aurelio sembra troppo toccato dall'amorazzo di turno, Castore troppo assente e i siparietti classici non divertono come al solito.
La parte storica è resa poco interessante e la lontananza da Roma, rispetto ad altri romanzi precedenti, pesa su tutto. Così come pesa la mancanza di Pomponia, che solitamente Danila Comastri Montanari riesce ad inserire anche a distanza.
Faticoso da seguire, poco soddisfacente come giallo e solo la familiarità con i personaggi permette di mantenere un buon stellaggio.
Non ricordo se l'avevo già letto, visto che gli ultimi volumi sono stati comprati ma non letti. Nel caso si fosse trattato di una rilettura, questa volta avevo proprio rimosso tutto.
Posso dire di non esserne stupita.

3 / 5

12. Texas [taksya]

Nuova avventura per Hap e Leonard, più tranquilla rispetto alle precedenti... e per fortuna, vista l'età dei due...

Titolo Il sorriso di Jackrabbit
Titolo originale Jackrabbit Smile
Autore Joe R. Lansdale
Serie Hap and Leonard #12
Traduttore Luca Briasco
Genere avventura, humor, thriller
Paese U.S.A.
Lingua inglese
Prima edizione 2018
Edizione italiana 2018
Editore italiano Einaudi
Pagine 270
Trama
Nel giorno delle nozze con la sua amata Brett, mentre arrostisce hot dog per gli ospiti, Hap si vede piombare nel giardino di casa due pentecostali da manuale. Il ragazzo, tatuato, indossa un paio di jeans neri e una maglietta con lo slogan: «Bianco è giusto». La donna porta i capelli raccolti in una crocchia così alta da poterci nascondere dentro un frullatore. Sono la madre e il fratello della giovane Jackie Mulhaney, detta Jackrabbit, che da qualche mese sembra scomparsa nel nulla. Nessuno, tantomeno la polizia, vuole cercarla. Gli unici a raccogliere la sfida sono Hap e Leonard, senza immaginare che l'indagine arriverà a condurli nelle stanze segrete di una setta capace di adorare fantomatici uomini lucertola. E di infrangere senza rimorsi il quinto comandamento. Con il sarcasmo folgorante che ha conquistato generazioni di lettori, Lansdale firma una nuova parabola di ordinaria violenza americana.

¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥

Il tempo passa per Hap e Leonard e, come in altre saghe che sono state superate dal tempo reale rispetto a quello in serie siamo arrivati al punto in cui quello che conosciamo (età, legami con il passato, tecnologia) si fa da parte per mettersi in pari con l'anno in cui il libro viene pubblicato.
Siamo arrivati al punto che la coppia dovrebbe aver superato largamente la sessantina e i vari exploit estremamente fisici (inseguimenti, scazzottate, sparatorie) risulterebbero completamente assurde.
Ma, questa volta, pur lamentandosi del trascorrere dell'età e del non essere più così in forma, i due non esagerano e il ritmo è molto più tranquillo, quasi sottotono rispetto il precedente Bastardi in salsa rossa (non calcolo Hap & Leonard: Sangue e limonata perché è in realtà una antologia più legata al passato che al presente narrativo), ma molto più gradevole per me da leggere.
Tutto è abbastanza scontato, gli scambi di battute sono i soliti e non c'è una vera frizzantezza... ma non mi sono mai ritrovata a pensare (quasi mai, almeno), questi hanno quasi settant'anni, ma per favore!?.
Lasciate dei miracoli che circonda i due non è forzatamente imposta nella storia, solo citata a dovere, e l'epilogo lascia il giusto amaro in bocca, come capita spesso nella serie.
Nessuno dei due rischia di lasciarci le penne, non che non ci provino, e l'ambientazione resta quella classica.
Nel complesso una storia tranquilla ma perfettamente in sintonia con gli episodi precedenti, compresa la facilità con cui si indovinano i vari passaggi.
Vedremo nel prossimo che strada vorrà prendere Joe R. Lansdale.

4 / 5

11. Russia - Europa/Asia [taksya]

Il mistero del Passo Dyatlov colpisce ancora, nuova teoria, molte supposizioni.

10. Inghilterra - Europa [taksya]