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Diritti umani e pena di morte

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qweedy
view post Posted on 12/1/2011, 16:58




Petizione per Rudy Medrano

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Rudy Medrano è condannato a morte in Texas in base alla Law of Parties.
Lui non ha ucciso nessuno.

Per favore, firmate la petizione per salvargli la vita.

www.ipetitions.com/petition/rodolfomedrano/
 
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qweedy
view post Posted on 15/1/2011, 13:13




ILLINOIS

Scusate, questa notizia già l'ho data, ma ci tengo a sottolinerla, perchè questo mi sembra un Paese intelligente:

11 gennaio 2011: il Senato dell'Illinois ha approvato un disegno di legge che abolisce nello Stato la pena di morte,
destinando i fondi così risparmiati al supporto dei familiari delle vittime e a rafforzare la polizia.

Il Senato ha approvato il disegno di legge con 32 voti favorevoli e 25 contrari.
Analoga decisione era stata presa dalla Camera la scorsa settimana.
Nell'Illinois non si effettuano esecuzioni dal 1999.
Se il disegno sarà convertito in legge dal governatore Pat Quinn, l'Illinois diventerebbe il 16° Stato negli Usa ad eliminare la pena di morte.

Per contro, ondata di esecuzioni in questi giorni in Iran (75 esecuzioni in 25 giorni), ma questo non ci stupisce: la pena di morte è solo un aspetto delle violazioni dei diritti umani in paesi con regimi totalitari.
 
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qweedy
view post Posted on 22/1/2011, 11:55




Da diversi anni scrivo a un condannato a morte in Texas.
Questa è una poesia-racconto che Guy ha scritto, ricordando la sua infanzia.
Sotto c'è la mia traduzione approssimativa, purtroppo non conosco bene l'inglese.

P.S. Così si scopre l'origine del mio nick name, Daniela c'era già in questo forum. :)


Guy’s Safe Place


Looking in the mirror into my adult eyes,
I picture, in my mind, the child I use to be.
Not so dark skinned, skinny, yet strong.

A mere child, he craved love, but got only tears.
He was always scolded, and told that he was bad, and that made him sad.
He was often picked on and teased by his siblings and peers.
So his need to flee, to have peace, was too strong to ignore.

It’s here, in a small creek bed, overgrown by trees and brush that he slips away to almost daily, seeking peace.
It’s his “safe place”, where he can forget about the hunger pains, where the sad face is replaced with a smile.
It’s here, where the taunts and slaps from an older brother was far away, where he was safe.
It’s here, where the overhanging branches sheltered and protected him from the heat and what he flee.
It’s here, where the birds sing to him, not curse at him, where he can be the child he is.

At his safe place, he laughs, as he wades knee deep in water that is murky and unsafe.
He doesn’t care, because in his safe place, there’s no pain to bear, or fear.
He just swims, catches minnows, crayfish, or an occasional turtle.
He smiles when his safe place rewards him, and he’s reminded that it’s only in his safe place.

Like a frightened doe, he freezes in place, it’s his sisters voice he hears calling him,
“Qweeeeedy….momma said get out of that creek and get home, she gone beat you.”
He knows that it’s too late to escape the whipping, so he lingers a little longer, smiles one last time, as he set’s free what the murky unsafe waters have rewarded him.
Reluctantly, and frightened, he climbs the creek banks, to emerge again into the world he seeks to flee.

At home, his mom doesn’t comprehend the irony of her words, as she whips him with the switches he’s made to fetch, saying, “Didn’t I tell you to stay out of that creek! It ain’t safe down there!”
Not long after the whipping, sitting on the porch of the shack he calls home, he looks through still teary eyes, towards the creek, and thinks about tomorrow, when he can go where he’s safe, and it’s ok to smile.



Ho provato a tradurla:

Il posto sicuro di Guy

Guardando nello specchio con i miei occhi da adulto,
raffiguro, nella mia mente, il bambino che ero.
Non così scuro di carnagione, magro, ma forte.

Un semplice bambino che desiderava ardentemente l’amore, ma ebbe solo lacrime.
Era sempre rimproverato e dicevano che era cattivo, e ciò lo rendeva triste.
Era spesso preso in giro e tormentato dai suoi fratelli e dai coetanei.
Così la sua necessità di fuggire, di avere pace, era troppo forte per essere ignorata.

E’ qui, nel letto di un piccolo torrente, ricoperto da alberi e cespugli, che egli si rifugia quasi ogni giorno, in cerca di pace.
E’ il suo “luogo sicuro”, dove può dimenticare i dolori della fame, dove il volto triste è sostituito da un sorriso.
E’ qui, dove gli insulti e gli schiaffi del suo fratello maggiore erano lontani, dove lui era al sicuro.
E’ qui, dove i rami sporgenti lo riparavano e lo proteggevano dal calore e da ciò da cui lui fugge.
E’ qui, dove gli uccelli cantano per lui, e non lo maledicono, dove lui può essere il bambino che è.

Nel suo posto sicuro, lui ride mentre cammina con l’acqua torbida e pericolosa fino alle ginocchia.
Non gli importa, perché nel suo posto sicuro, non c’è nessun dolore da sopportare o da temere.
Solo nuota, cattura pesciolini, gamberi, o una tartaruga occasionale.
Egli sorride quando il suo posto sicuro lo ricompensa, e lui si è ricordato che è solo nel suo posto sicuro.

Come una cerva impaurita, si blocca sul posto, quando sente la voce delle sue sorelle che lo stanno chiamando,
“Qweeeeeedy… mamma ha detto di uscire da quel fiume e di tornare a casa, è già pronta per picchiarti.”
Egli sa che è troppo tardi per sfuggire alla frustate, così egli indugia un poco più a lungo, sorride per l’ultima volta, mentre libera ciò che le acque torbide e pericolose gli hanno dato in premio.
A malincuore, e spaventato, risale le rive del torrente, per riemergere nuovamente nel mondo da cui cerca di fuggire.

A casa, la sua mamma non capisce l’ironia delle sue parole, poichè lei lo frusta con il lungo ramoscello privato dalle foglie che lui è stato costretto a portarle dal bosco, dicendo: “ Non ti avevo detto di stare fuori da quel torrente! Non è sicuro laggiù!”
Non molto tempo dopo le frustate, sedendo sulla veranda della baracca che chiama casa, lui guarda attraverso gli occhi ancora pieni di lacrime verso il fiume e pensa a domani, quando può andare dove è al sicuro, e va bene sorridere.
__________________
 
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qweedy
view post Posted on 25/1/2011, 22:44




Aasia Bibi - Roma 26 gennaio

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Mercoledì 26 gennaio 2011, alle ore 11.00, in piazza Montecitorio, a Roma

Manifestazione per chiedere
libertà, salvezza e giustizia per Aasia Bibi, la prima donna condannata a morte in Pakistan con l'accusa di blasfemia.

per ribadire l'urgenza del rispetto della libertà religiosa, della dignità e dei diritti inalienabili di tutti i cittadini del Pakistan, e per chiedere l’abrogazione della legge sulla blasfemia in Pakistan.

La pena di morte è sempre inaccettabile, specie se inflitta per motivi religiosi.

www.amnesty.it/flex/cm/pages/.../IDPagina/4413

http://nodeathpenalty.santegidio.org...&id=14&n=14424
 
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qweedy
view post Posted on 29/1/2011, 19:08




Questa è un'altra poesia-racconto scritta da Guy:

“School day”

I’m awaken, not by an alarm
but by a slap on my leg, back or arm.
Half awake, I wonder what I’d done wrong,
yet again, the sin that caused such an alarm.
I hear my momma say, “get jo butt up
from there and get ready for school…and
watch out for that stove.”

Putting on my well worn clothes, I jockey
for a spot close to the heating stove, because
this abode is riddled with holes, and cold
I look towards the window, covered by
something other than a curtain. Through
a hole I see flicker of sunlight, and I
know we will be late again.

After my momma fuss over each of us, making
sure our faces are washed and our hair is combed,
she scolds me as we head out the door. As if reading
my mind, she tells me, “hold your sisters hand
and you better take you butt to school.”

Trudging up the dirt road, with my two brothers
and crying sisters in tow, there’s no telling if I will or won’t go.
This much I do know, it’s cold, I’m hungry,
and at some point today I’ll probably have a fight,
and that’s my plight.


GUY




Provo a tradurre:

"Giorno di scuola"

Sono risvegliato, non da un allarme
ma da uno schiaffo sulla mia gamba, alla schiena o un braccio.
Mezzo sveglio, mi chiedo che cosa ho fatto di sbagliato ancora una volta,
il peccato che ha causato un tale allarme.
Sento la mia mamma dire: "alza il sedere da lì e preparati per la scuola ... e
fa attenzione a quella stufa.”

Indossando i miei vestiti molto consumati, io manovro
per un posto vicino alla stufa, perché
questa casa è piena di buchi, e fredda.
Guardo verso la finestra, coperta da
qualcosa di diverso da una tenda. Attraverso
un buco vedo lo sfarfallio della luce del sole, e so
che saremo di nuovo in ritardo.

Dopo che mia mamma ha controllato ciascuno di noi, per assicurarsi
che le nostre facce siano lavate e i nostri capelli pettinati,
lei mi sgrida poiché stiamo scappando fuori dalla porta. Come se leggesse
la mia mente, mi dice, "tieni per mano le tue sorelle e
faresti meglio a portare il tuo sedere a scuola ".

Arrancando su per la strada sterrata, con i miei due fratelli
e le sorelle piangenti a rimorchio, non si può dire se ci andrò o non ci andrò.
Questo è quanto io so, fa freddo, ho fame,
e a un certo punto oggi probabilmente dovrò azzuffarmi, e questa è la mia
difficile condizione.

GUY
 
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qweedy
view post Posted on 1/2/2011, 15:40




Il mio amico Guy mi ha mandato un'altra sua poesia-racconto.

“What Momma?”

A mother’s love is remarkable in so many
ways, some days it’s tough love, on other
days it’s joyful love, but everyday, deep in
my heart, I know it was unconditional love.

There were times when she’d scold me with
a simple word like “boy” and I’d ask,
“what momma?”, knowing all along what
I’d done wrong.

So when I sit in my cage-like cell, with
a smile on my face, thinking of the
many times I’d asked, “what momma?” I
remember…

… That momma, who wake me up for
school the best way she knew how,
considering how hard I slept.
That momma, who fussed over each child
everyday before we went out the door,
scared because she knew the dangers
of this sick world.
That momma, who fed nine children as best
she could if she could.
That momma, who time after time took an
accident prone “Guy” to the hospital
after each bump, bruse or cut.
That momma, who showed very little love
because she was often just too tired to
show all nine a bit love.

So, “what Momma?”? That momma whom I
Loved and miss so very much.
R.I.P. Momma!

GUY


Provo a tradurla:

“Cosa, Mamma?”

L’amore di una mamma è notevole in così tanti
modi, alcuni giorni è amore duro, in altri giorni è amore gioioso,
ma ogni giorno, profondamente nel mio cuore, so che era amore incondizionato.

Ci sono stati momenti in cui lei mi sgridava con
una semplice parola come “ragazzo” e io chiedevo “cosa
mamma?”, ben sapendo ciò che avevo fatto sbagliato.

Così quando siedo nella mia cella come in una gabbia,
con un sorriso sulla mia faccia, pensando alle molte volte
in cui avevo chiesto “cosa, mamma?” io ricordo…

…Quella mamma, che mi svegliava per la scuola nel modo migliore che lei conosceva, considerando quanto profondamente io dormivo.
Quella mamma, che coccolava ogni bambino ogni giorno prima che noi uscissimo dalla porta, spaventata perché conosceva i pericoli di questo mondo malato.
Quella mamma, che avrebbe nutrito nove bambini nel modo migliore che poteva, se avesse potuto.
Quella mamma, che di volta in volta ha portato all’ospedale un”Guy” incline agli incidenti dopo ogni bernoccolo, urto o taglio.
Quella mamma, che mostrava molto poco amore perché lei era spesso troppo stanca per mostrare a tutti i nove bimbi un poco di amore.

Così, “cosa Mamma?” Quella mamma che io
ho amato e mi manca così tanto.

Riposa in pace Mamma!
GUY
 
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view post Posted on 1/2/2011, 15:47
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qweedy
view post Posted on 22/2/2011, 10:48




LIBIA: RAID AEREI SUI MANIFESTANTI

Amnesty International ha sollecitato il leader libico Gheddafi a riporre sotto controllo le sue forze di sicurezza, dopo aver ricevuto notizie di mitragliatrici e altre armi pesanti usate contro i manifestanti a Bengasi, Misratah e altre città, in un crescendo di uccisioni.



"Le forze fedeli al colonnello Gheddafi stanno usando senza motivo la forza letale contro manifestanti che chiedono il cambiamento. Le conseguenze erano del tutto prevedibili: un grande numero di vittime e un'allarmante escalation della situazione" - ha dichiarato Malcolm Smart, direttore del Programma Medio Oriente e Africa del Nord di Amnesty International. "È come se il leader libico abbia ordinato alle sue forze di abbattere le proteste a ogni costo, e il costo che si sta pagando è la vita dei cittadini libici, oltre 100 dei quali erano stati uccisi fino alla mattina di domenica 20 febbraio".

Durante il fine settimana a Bengasi, le forze di sicurezza, rafforzate da truppe fresche tra cui si segnala la presenza di possibili mercenari, stanno utilizzando mitragliatrici ed altre armi pesanti.

22/2/2011 Continua la violenta repressione in Libia: residenti a Tripoli citati dalla tv Al Jazira riferiscono di nuovi attacchi aerei questa mattina su alcuni quartieri di Tripoli. Secondo le fonti «mercenari» sparano sui civili in città. Bombardamenti sulla folla c'erano già stati ieri e avevano provocato oltre 250 i morti.



Edited by qweedy - 22/2/2011, 11:21
 
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qweedy
view post Posted on 7/3/2011, 22:16







Ci sono tanti modi di fare violenza su una donna.
Alcuni sono addirittura legali.
Le Mutilazioni Genitali Femminili sono una pratica crudele che ogni giorno fa 8000 giovani vittime.

Chiediamo all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite di adottare una risoluzione per mettere al bando le mutilazioni genitali femminili ovunque nel mondo.

www.noncepacesenzagiustizia.org/



 
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qweedy
view post Posted on 10/3/2011, 16:45




L’Illinois è diventato il sedicesimo stato americano, il terzo negli ultimi quattro anni (dopo New Mexico nel 2009 e New Jersey e New York nel 2007) ad aver abolito la pena di morte!


Il 9 marzo, il governatore dell'Illinois Pat Quinn ha infatti firmato il disegno di legge che, dopo una moratoria sulle esecuzioni durata 11 anni, pone fine alla pena capitale. In quest’occasione, ha anche commutato le condanne a morte degli ultimi 15 prigionieri in attesa di esecuzione.

“L’abolizione in Illinois supera anche il luogo comune che per vincere le elezioni in America devi essere a favore della pena capitale”, ha detto D’Elia di Nessuno tocchi Caino, riferito al fatto che il Governatore Pat Quinn, che ha firmato la legge, aveva battuto il suo rivale repubblicano che in campagna elettorale aveva promesso di porre fine alla moratoria e mettere il veto sulla legge abolizionista.
Occorre dare atto agli Stati Uniti di aver trovato ragioni molto pratiche che li portano all’abolizione: non per motivi ideologici, etici o religiosi, ma perché hanno preso atto che la pena di morte rischia di uccidere persone innocenti e anche perché hanno scoperto che costa molto di più dell’ergastolo”.

Ma se l’Illinois si è liberato definitivamente da questa pena crudele, disumana e degradante, in Georgia, Troy Davis, nel braccio della morte da 20 anni, rischia di essere messo a morte.

Qui si può firmare l'appello di Amnesty per Troy Davis:
www.amnesty.it/pena_di_morte_usa_troy_davis_22_giugno.html
 
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qweedy
view post Posted on 15/3/2011, 17:00




Lo "stupro correttivo", l'orrenda pratica di stupro delle lesbiche nel tentativo di curare la loro omosessualità, sta diventando una vera e propria emergenza in Sud Africa.
Gli attivisti sul campo stanno rischiando la loro vita per fermare questo crimine brutale. Un grido pubblico potrebbe costringere il governo a sostenerli.

Accendiamo una luce su questo orrore da tutti gli angoli del mondo: se saremo in tanti ad amplificare questa campagna, potremo raggiungere il Presidente Zuma, che ha la responsabilità ultima nella difesa dei diritti costituzionali.
Chiediamo a Zuma e al Ministro della giustizia di condannare pubblicamente lo "stupro correttivo", penalizzare i crimini d'odio e garantirne l'esecuzione immediata, l'educazione pubblica e la protezione delle vittime.

per firmare la petizione:
www.avaaz.org/it/stop_correct...0845338&v=8630
 
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qweedy
view post Posted on 31/3/2011, 21:24




SABATO 2 APRILE A ROMA IN PIAZZA NAVONA ORE 15

“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.”
Albert Einstein

Ancora una volta i governanti hanno scelto la guerra. Gheddafi ha scelto la guerra contro i propri cittadini e i migranti che attraversano la Libia. E il nostro Paese ha scelto la guerra "contro Gheddafi": ci viene presentata, ancora una volta, come umanitaria, inevitabile, necessaria.

Nessuna guerra può essere umanitaria. La guerra è sempre stata distruzione di pezzi di umanità, uccisione di nostri simili. Ogni "guerra umanitaria" è in realtà un crimine contro l'umanità.

Se si vuole difendere i diritti umani, l'unica strada per farlo è che tutte le parti si impegnino a cessare il fuoco, a fermare la guerra, la violenza, la repressione.

Nessuna guerra è inevitabile. Le guerre appaiono a un certo punto inevitabili solo quando non si è fatto nulla per prevenirle. Appaiono inevitabili a chi per anni ha ignorato le violazioni dei diritti, a chi si è arricchito sul traffico di armi, a chi ha negato la dignità dei popoli e la giustizia sociale. Appaiono inevitabili a chi le guerre le ha preparate.

Nessuna guerra è necessaria. La guerra è sempre una scelta, non una necessità. E' la scelta assurda di uccidere, che esalta la violenza, la diffonde, la amplifica, che genera "cultura di guerra".

Sabato Due aprile - Piazza Navona ore 15.00, Roma

Io ho firmato l'appello di Emergency:
www.dueaprile.it/appello.php
 
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view post Posted on 1/4/2011, 08:21
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Grazie Dani.
Ti seguo sempre :1267723488.gif:
 
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view post Posted on 2/4/2011, 21:37




Libia: donna arrestata dopo aver denunciato uno stupro

“Mi hanno sequestrato e stuprato per due giorni dopo avermi fermata a un posto di blocco."

26 marzo 2011
Nell’albergo di Tripoli dove sono ospitati i giornalisti stranieri accreditati, il Rixos, una donna libica ha fatto irruzione per denunciare stupri e abusi da parte dei soldati di Muammar Gheddafi nei suoi confronti, e scatenando un vero e proprio parapiglia tra cronisti e funzionari della sicurezza quando questi hanno portato via la donna a forza.

Le autorità libiche hanno cercato di screditarla pubblicamente, sostenendo che sia "mentalmente squilibrata" e accusandola di essere una prostituta.

Il padre di Eman al-Obaidi ha respinto la tesi del governo seconda la quale la figlia soffre di problemi mentali. Eman si è laureata in giurisprudenza e sta seguendo un master presso l'Università di Tripoli.
La madre di Eman al-Obaidi ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata durante la quale funzionari libici le hanno detto che sua figlia sarebbe stata immediatamente rilasciata e la famiglia ricompensata, se Eman avesse ritirato le sue accuse di stupro. Quando le è stato concesso di parlare direttamente con sua figlia, Eman ha detto di non avere alcuna intenzione di ritirare la denuncia.


L'appello di Amnesty per chiedere la sua liberazione:
www.amnesty.it/libia_arresto_dopo_stupro
 
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view post Posted on 2/4/2011, 23:14
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CITAZIONE (qweedy @ 2/4/2011, 22:37) 
Libia: donna arrestata dopo aver denunciato uno stupro

“Mi hanno sequestrato e stuprato per due giorni dopo avermi fermata a un posto di blocco."

26 marzo 2011
Nell’albergo di Tripoli dove sono ospitati i giornalisti stranieri accreditati, il Rixos, una donna libica ha fatto irruzione per denunciare stupri e abusi da parte dei soldati di Muammar Gheddafi nei suoi confronti, e scatenando un vero e proprio parapiglia tra cronisti e funzionari della sicurezza quando questi hanno portato via la donna a forza.

Le autorità libiche hanno cercato di screditarla pubblicamente, sostenendo che sia "mentalmente squilibrata" e accusandola di essere una prostituta.

Il padre di Eman al-Obaidi ha respinto la tesi del governo seconda la quale la figlia soffre di problemi mentali. Eman si è laureata in giurisprudenza e sta seguendo un master presso l'Università di Tripoli.
La madre di Eman al-Obaidi ha dichiarato di aver ricevuto una telefonata durante la quale funzionari libici le hanno detto che sua figlia sarebbe stata immediatamente rilasciata e la famiglia ricompensata, se Eman avesse ritirato le sue accuse di stupro. Quando le è stato concesso di parlare direttamente con sua figlia, Eman ha detto di non avere alcuna intenzione di ritirare la denuncia.


L'appello di Amnesty per chiedere la sua liberazione:
www.amnesty.it/libia_arresto_dopo_stupro

inutile dire che è assurdo :(
 
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