| Io ricordo di aver odiato profondamente questo libro.Cerco la recensione fatta a caldo e ve la riporto. Recensione del 14-09-2010 subito dopo aver finito di leggere il libro: Non avendo parole adeguate per esprimere il mio disappunto nei confronti di questo libro, che è la bruttissima copia sputata e spiccicata di Twilight (come hai osato pseudo-scrittrice?????????? ) in cui l'unica differenza sta nel protagonista maschile che in questo caso è un angelo vi riporto le parole di un commento che ho trovato su anobii e che rispecchia perfettamente il mio stato d'animo nei confronti del su citato testo. lo metto in spoiler perchè ci sono anticipazioni sulla trama, che poi basta leggersi la trama bella stampata in copertina per sapere come inizia e come finisce questa storia!!!
Partiamo con il dire che la Rizzoli questa volta ha toppato. Ha, sì, scelto una bella copertina, per carità, ma tutto il resto dovremmo davvero appenderli per gli alluci al soffitto. Mi spiego meglio. Abbiamo un testo di 500 pagine, circa, con una formattazione di almeno 14 se non 16 pixel (che tradotto per i non-nerd significa “TROPPO GRANDE”), un’interlinea impressionante e dei margini biblici. Come si tramuta tutto questo? Spreco. Spreco di soldi, spazio e alberi. Vergogna! Non è detto che un libro “per essere figo” debba essere alto la metà dell’Antico Testamento e debba avere un formato per ciechi! Tutto questo per la modica cifra di 17,00€? Ma chi diavolo vi insegna marketing, all’università, una Barbie Stupida? Formato normale, margini a 2,50cm, carta normale (avete per caso notato quanto diavolo è spesso UN singolo foglio di carta di questo benedettissimo libro?) più la copertina figa (che poi hanno messo) avrebbe venduto il 30% in più. I costi di produzione sarebbe stati ridotti (parliamo non più di 500 pagine ma, magari di 350 pagine) e, con una riduzione simbolica del prezzo a 14/15€, avrebbero incrementato i guadagni senza il MINIMO dubbio. Sembra un paradosso ma, un lettore, se deve sborsare 14 o 17 euro gli cambia e non diteci che non è vero visto che per fare i furbetti spesso vendete libri a 13,99€. Lo sappiamo benissimo che è per non scrivere 14,00€!!!! Il tutto è incrementato quando ci viene venduto un bene scadente e questo, almeno all’apparenza non è che sia il massimo che, una casa editrice del calibro della Rizzoli, potrebbe fornire. Sembra, piuttosto, il caro e vecchio trucco dello specchietto per le allodole: vendo un prodotto figo perché i contenuto è scadente. Sinceramente alla fine della lettura la mia mente ha urlato: che orrore! Mi sono presa due giorni di riflessione per cercare di dividere le mie sensazioni. La delusione che provavo verso la Rizzoli non avrebbe dovuto influire sul giudizio del libro. Bene! Eccomi qua con la mente sezionata in scomparti e pronta a non lasciarsi influenzare mentre recensisce questo libro evitando VOLUTAMENTE qualsiasi paragone con la Meyer ed il benedetto Twilight. Fallen è un libro per ragazzi che segue la nuova moda del momento: gli angeli. Ringrazio il Dio santissimo e misericordioso per aver fatto cessare la VampMania, non la sopportavo più. Ora iniziano gli angeli ed io li reggo ancor meno, anche perché fino ad ora non ho trovato nemmeno un singolo libro sull’argomento all’altezza delle mie aspettative o che mi abbia lasciato qualcosa. Fallen non fa eccezione, purtroppo. L’idea è buona tutto sommato, peccato che sia rovinata dall’impostazione stessa del romanzo. L’autrice sa scrivere, precisiamolo, ha talento e la giusta dose di disillusa ironia che stimola la nostra psiche in ogni momento, ergo non ci annoiamo mai. Il problema principale è che tutto il romanzo (che è il primo di una nuova saga, olè!) non è altro che una mega introduzione, priva di effettivi colpi di scena e di sviluppo. Primo. Già alla fine del prologo un lettore con un po’ di spirito capisce quale sarà il problema su cui verterà tutto il romanzo. Daniel è un essere immortale (leggendo la quarta copertina si intuisce subito che è un angelo) e c’è una LEI che, non appena si avvicina a lui (più avanti capiremo meglio le tematiche) cessa di esistere. Che muoia, si polverizzi, rinasca, perda la memoria o altro non è importante: abbiamo capito che la protagonista del libro, Luce, passera TUTTO il libro nel tentativo di capire come mai, Daniel, le è famigliare. Svelarmi l’inizio del libro alla fine del prologo, o quanto meno dopo un paio di capitoli, è stupido. Il lettore sa cosa aspettarsi e si perde di incisività e di suspense. Secondo punto. Una volta intuito lo schema principale del libro è altrettanto intuibile chi sarà il marcantonio della situazione che farà da terzo incomodo (Oh Meyer mia… torna a casa tuaaaaa! Ti aspetterò dovessi odiare queste muraaaaa…). Dopo 5 capitoli ci chiediamo quale sia il segreto del caro e vecchio Cam. Di certo buono non è, qualcosa nel nostro intimo ce lo urla a gran voce. Il mio, di intimo, urlava “Viscido!!!!” ma non stiamo a sottilizzare. La figura di Arriane appare subito interessante, a differenza di Luce che non spicca particolarmente in nessun modo. È intrigante ed affascina anche se direi che è completamente fuori di testa. Ma alcune battute con Cam ci fanno intuire che è meno scema di quanto voglia apparire. In questo caso non capiamo davvero se sia una “buona” o una “cattiva”. Peccato che dopo una cinquantina di pagine l’autrice l’abbia lasciata un po’ a sé stessa fino a farla scomparire. Penn era un altro personaggio abbastanza brillante, se non altro aveva “carattere” ed una vita propria. Non intendo che andasse in giro a spadroneggiare, non quel tipo di carattere. Intendo dire che aveva una personalità propria ed in grado di farsi ricordare, amare o odiare o che comunque suscitava qualcosa nel lettore. Questa volta l’autrice l’ha portata fino in fondo, come personaggio… Nel vero senso della parola. Daniel e Cam sono carini ma sono stereotipati da impazzire. Daniel con il suo carattere ballerino e torbido che nasconde una gran cuore e Cam con il suo carattere rassicurante e solare… che nasconde una fregatura. Tutto già letto e già visto. Terzo punto negativo. Zero trama. La vita all’interno della scuola correttiva è interessante… Per le prime 200 pagine, poi viene sulle scatole. Non succede nulla di rilevante ai fini della trama ma, evviva, ci sorbiamo le turbe mentali di Luce e di Daniel che non riesce a far altro che starle intorno per poi respingerla. Uffa! Cambiamo un po’ modus operandi! Magari prima le è amico ed alla fine la tradisce per spingerla ad odiarlo così sarà al sicuro, lontana da lui. Wow, ho scritto un libro! L’idea di dare un tocco originale ad una trama di per sé ormai troppo “battuta” c’è stato e di questo devo darne atto all’autrice. Peccato che la stessa Luce sembra l’incarnato della perfetta “protagonista di young fantasy”. Incompresa, abbandonata da tutto e tutti, dura contro sé stessa e, ovviamente, attira ragazzi come il miele le api (i più fighi del luogo, ovviamente)… Non spicca. Non la si ama , non la si odia… né si prova pietà per il suo stato di ignoranza che la porta a commettere un sacco di casini o di azioni imbarazzanti. Come dicevo inizia benino ma poi si trascina a fatica in un lento e inesorabile valzer con se stesso fino a spingere il lettore a chiedersi: “E ora? Dove andrà a parare…?”. E come sembrano esserci pronte per noi delle risposte… Puff! Libro finito, e arrivederci alla prossima puntata! Non l’ho scagliato dal quarto piano perché mi piace la copertina e perché se avessi accoppato il vicino mi avrebbero chiesto i danni. Che non avrebbe certo pagato la Rizzoli. Un grandissimo prologo che lascia insoddisfatti in modo incredibile. Ci viene spiegato poco (o almeno ci viene confermato tutto quello che avevamo capito da soli ma, delle domande vere e proprie, nisba) e ci lasciano a chiederci: ma i genitori di questa Luce sono idioti? Ora che è sparita come la prenderanno? Concludendo devo ammettere che mi aspettavo di meglio, molto di meglio ed è un peccato perché, come ho già detto, Kate Lauren ha stile, sa scrivere e sa prendere il lettore con le sue descrizioni gotiche decisamente affascinanti. Speriamo che vada meglio…
3.5/10 e sono stata anche buona, ma visto che sono masochista quando esce il secondo me lo faccio prestare per farmi ancora un pò di male....oltretutto il titolo del seguito si chiamerà Torment....e quale titolo fu mai così azzeccato????
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