| Terzo libro ambientato in questo mondo magico. Sono passati quindici anni dalla fine del secondo e precedente libro e non siamo più a Sevenwaters, ma a inizio libro sulle coste di Kerry, in un luogo isolato. Fainne e la protagonista di questo terzo libro, Fainne e la figlia di Niamh e di Ciarán, comparsi nel precedente libro, questa ragazza e cresciuta con il padre in una terra desolata, senza più madre e sotto gli insegnamenti del padre druido. fainne cresce libera in compagnia di nomadi come compagni di giochi, ma con sempre chiaro il suo destino e i suoi doveri. E i doveri di Fainne e impedire una certa profezia si compi, anche se prima di questo, fainnie incontra la malvagia nonna, la strega che aveva quasi conquistato Sevenwaters. La strega addestra la nipote per i suoi fini personali, Fainne, incontrerà poi il resto della famiglia della madre e attirerà l’attenzione di un certo personaggio apparso nel precedente libro, poi altri viaggi, dolori e altre separazioni E infine la battaglia finale, dove mi aspettavo di più, ma vabeh.
Fino a neanche metà libro avrei detto che questo era il meno bello dei tre usciti, ma arrivata quasi alla fine il mio giudizio e cambiato. Penso sia il più bello dei tre usciti, forse per via del dilemma morale che tormenta la protagonista, in bilico tra bene e male, tra ciò che e giusto e ciò che va fatto. Una protagonista per niente simpatica, molto umorale è permalosa, ma molto più raggiungibile rispetto alle due precedenti protagoniste rette e senza difetti e un po’ votate al martirio, lei e come dicevo prima in bilico tra bene e male, tra voler la salvezza del padre e la libertà di decidere del suo destino.
Appaiono anche altri personaggi comparsi nel precedente libro, cosa che mi ha fatto veramente piacere, perché questo permette di sapere come sono diventati. Ma ci sono anche personaggi nuovi, ad esempio un caro amico di fainnie, che forse e qualcosa di più Nel libro ci sono vari cambi di ambientazione e ogni luogo sembra incantevole alla sua maniera, magari aspro e difficile ma l’autrice ha saputo farlo amare lo stesso. Il libro e molto scorrevole nonostante le seicento e passa pagine.
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