Appurato che l’autrice è nelle mie corde dopo aver letto un paio di suoi titoli, sto leggendo, piano piano, tutto il resto di quello che ha scritto.
Qui si racconta di Lobbi, ragazzo ventiduenne molto intelligente, con un padre non più giovane, una madre morta in un incidente, un gemello autistico e una figlia capitata praticamente per caso, dopo “un quarto di notte” con Anna, che frequentava il suo migliore amico. Con queste premesse sembrerebbe una storia complicata, ma in realtà non lo è.
Lobbi è sempre stato molto bravo a scuola e quindi i genitori (il padre in particolare) aveva grosse aspettative su di lui. Lui però ad un certo punto inizia ad interessarsi di giardinaggio, così come faceva la madre a cui era molto legato, coltivando rose e altri fiori nel suo giardino. Questa sua passione per le rose lo porta ad un certo punto della sua vita ad andare a visitare uno dei giardini più famosi al mondo, che si trova in un monastero piuttosto sperduto, all’estero (non so se non sono stata attenta io o se non è mai stato menzionato il luogo esatto in cui si trova questo monastero).Qui avrà modo, anche grazie all’abate del convento, di iniziare a conoscersi meglio, ma quando inizia a farlo ecco che gli capita l’imprevisto. Anna, la madre di sua figlia con cui non ha più rapporti tranne essersi visti un paio di volte da quando è nata la bambina, lo avvisa che dovrà assentarsi per un mese e gli chiede se può occuparsi lui della piccola. Da qui inizierà per lui una nuova avventura in questo piccolo paesino e imparerà a conoscere altre cose di lui.
Ad un certo punto ho anche pensato che Anna potesse essere malata e che restasse a vivere con Lobbi per verificare se Flora Sol sarebbe stata in buone mani. Alla fine lei semplicemente se ne va, non si saprà mai se poi si ammalerà o cosa combinerà e questo mi è piaciuto ancora di più perché ognuno è libero di crearsi il seguito che preferisce.
Questa è una delle poche autrici, forse l’unica, in cui apprezzo la lentezza nelle proprie storie, credo dipenda molto dall’ambientazione.
Credo che di questo libro ricorderò un momento in particolare, per niente fondamentale nella storia ma che ho trovato molto carino, lo metto comunque sotto spoiler
quando i monaci in giardino giocano a palla con Flora Sol, mi hanno fatto una tenerezza infinita e mi sono immaginata la scena sorridendo