| | Trilogia con Renzo Bruni, lavori in corso. , Piernicola Silvis | |
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| | Riguardo la lunghezza la penso come Ponga, se la storia è avvincente come Formicae non mi accorgerei nemmeno della lunghezza...lo divorerei e basta.
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| | Anche io sinceramente non mi faccio problemi in relazione alla lunghezza del testo. Libri come Le Benevole o Il Cartello o Harry Quebert o quelli di Grangè sono bellissimi forse proprio anche perché sono lunghi, ricreano un mondo in cui ti trasportano totalmente. Una volta parlando con Carlotto gli chiesi perché i suoi romanzi fossero così brevi, e lui: per favorire la leggibilità. De Giovanni sforna un libro ogni due mesi, Camilleri quasi ogni settimana (esagero ovviamente :-), quindi è chiaro che se - come sta succedendo - da una proiezione realistica mi accorgo che il romanzo che ho iniziato potrebbe andare dalle 750 alle 850 pagine, un po' tendo a preoccuparmi (anche se poi l'esperienza mi ha insegnato che, comunque, alla fine i testi sono sempre più brevi di quanto uno non possa prevedere in astratto). Ma sono con vo, e con il mio editore Cavallero: un libro lungo - ha detto qualche giorno fa - non è bello solo se quello che c'è scritto dentro è brutto. E ovviamente mi sto impegnando molto (viaggi in tutta l'Italia permettendo) affinché invece il mio sia un buon libro. Che - ovviamente - vi toccherà leggere, a costo di minacciarvi di farvi assistere a un concerto di D'Alessio . Besos. PS
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| | CITAZIONE (Hamb00kher @ 7/11/2017, 23:48) Complimenti Piernicola! Grazie Hamb, incrociamo le dita ovviamente, ma le speranze - credimi - sono molto poche. E cmq un premio prestigioso come quello mi piacerebbe riceverlo, è chiaro. Ma il premio più bello sono le valanghe di mail e messaggi facebook di lettori entusiasti dell'ultimo lavoro. E' per loro che scrivo, non per altro. Tnx
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| | Sto scrivendo il nuovo romanzo con Renzo Bruni come protagonista, e ho appena terminato la scena della preparazione ed esecuzione di un omicidio di mafia a Foggia. Un autore si deve immedesimare nelle storie che scrive, altrimenti al lettore non trasmette emozioni. E io, per natura, mi immedesimo moltissimo nelle mie. Ma, credetemi, non è stato facile scrivere questa scena. Ero lì, con i killer armati e pronti a uccidere. Non è stato facile, e neanche adesso mi è facile uscirne per tornare a essere il Piernicola normale, quello che fa la spesa e che va a prendere il caffè in centro. Ho un peso sullo stomaco. Fra poco sparirà, lo so. Ma c'è gente che in questo modo vive ogni giorno, accarezzando eccitati le armi con cui macelleranno dei poveracci.
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| | Ottimo Ora posso lanciarmi a leggere la serie!!
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| 22 replies since 25/10/2017, 02:33 230 views |
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