GdL: I Miserabili di Victor Hugo, Data inizio: 15 Ottobre

Quando parla con Marius, una volta che si era ripreso, della repubblica e cerca di fare il politically correct. Poi esce dalla stanza perchè dentro di lui impazzisce non facendocela proprio, e impreca sull'argomento con la cameriera che era fuori la porta ignara di cosa stava parlando

Alla fine era solo un invasato di un ideale distorto al punto che è stato disposto a fare quel gesto.

Un uomo de merda e fijo de na mignotta dall'inizio alla fine. Lui e quella buzzicona della moglie; quella scimmia ammaestrata. Li ho odiati tremendamente,e non aggiungo altro perchè dovrei tirare fuori tutto il repertorio delle peggio imprecazioni imparate in questa vita.

Ok è il classico personaggio della parte love story del libro, ma l'ho trovato troppo enfatizzato e patetico. Poi già sto nome, Cosette, solitamente è tutto un programma. E dire che in realtà lei ha un nome particolare che a me piace un sacco : Euphrasie.

Lui, insieme all'altro personaggio qui sotto, sono i veri pilastri del titolo del libro.

Lei insieme a Gavroche sono i pilastri, l'essenza del libro, secondo me. Comunque, quando nei commenti parlavo della parte che mi ha colpito, è stata proprio la parte in cui lei, agonizzante per avergli salvato la vita sacrificando la propria, era fra le braccia di Marius. E' stato un pugno allo stomaco e una sensazione fortissima quella parte.
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Gavroche il tipico individuo che, frutto della miseria, impara a vivere la vita in brevissimo tempo e si adatta a ogni circostanza. Riesce a essere anche allegro e prendere la vita con un sorriso malgrado tutto. Crede, nel suo modo bizzarro e "spensierato, nella causa di un futuro migliore e si unisce agli altri per difenderla. Lei, invece, una sognatrice che soffre per la vita che è costretta a fare ma provando ad adattarsi; e che s'invaghisce di un uomo pur sapendo l'impossibilità della cosa per via della sua situazione di miseria. Quel gesto, secondo me, è stato un modo per dare un senso alla sua vita, di far breccia nella mente di Marius per sempre. Per rimanere apprezzata da qualcuno perchè soffriva tremendamente a sentirsi una "miserabile". Termine "miserabile" intendo nell'accezione di chi vive o si trova in condizioni di miseria.