Con grande fatica, dopo cinque anni, ho finalmente finito questa saga! Evviva evviva!
Non ho ritenuto necessario commentare i libri precedenti perché avrei dovuto ripetermi: in pratica sono tutti uguali, tutti ugualmente brutti! Anzi no, ogni romanzo riesce ad essere peggiore del precedente, e il primato della bruttezza lo raggiunge l'ultimo della serie.
Nemmeno l'idea di base è decente: tutta la storia è ambientata in una delle tante "Case della notte" (scopiazzatura di un qualsiasi liceo americano, solo con un nome diverso e frequentato da studenti e insegnanti vampiri), presenti in tutte le città più grandi del mondo. Che esistono altri luoghi simili lo dicono le autrici, perché in 12 libri non ne vediamo altre, tranne quella di Tulsa.
In questo mondo, ai giorni nostri, alcuni ragazzi e ragazze in età adolescenziale, se prescelti ( in base a cosa non si sa), possono essere segnati dalla Dea dei vampiri per diventare novizi. Il segno è un tatuaggio blu sulla fronte.
Questi ultimi devono obbligatoriamente lasciare la famiglia umana ( ma non è obbligatorio rompere i ponti) e recarsi in questa scuola in attesa della trasformazione in vampiri adulti.
Nel mentre, passano il tempo facendo cerchi propiziatori, accendendo e spegnendo candele, invocando elementi ogni tre per due, citando film, personaggi e serie tv famose
Ecco, quello che non ho proprio capito è l'esistenza stessa di questi esseri! Qual è il loro scopo finale? Di sicuro non è proteggere gli umani; le due, chiamiamole razze, pur sapendo dell'esistenza reciproca e condividendo la stessa città, si ignorano bellamente per la maggior parte del tempo. Di altri "nemici" neppure l'ombra! Si, insomma, l'antagonista chi sarebbe?
Si, il toro bianco! Ma per favore!
Eppure ribadiscono più volte che da migliaia di anni combattono il male. Mah, io non ho visto neppure mezza battaglia contro il fantomatico male!
Se poi con il "male" loro intendono Neferet beh, è una immane ca**ata! Neferet è una pazza psicopatica che suscita più pena che altro! Oltretutto la psicotica è un male interno e recente della società vampiresca, ed è circoscritto alla sola città di Tulsa. Immagino la noia nelle altre Case della notte!
Tralasciando la trama che fa acqua da tutte le parti, sono scritti malissimo, in modo confusionario, con trovate ridicole ed un uso continuo di termini offensivi destinati ad una gran varietà di persone! Giuro che saltavo dalla sedia per quanto sono offensivi! E i dialoghi, mamma mia, di una stupidità colossale!
Vorrei che qualcuno avesse il coraggio di leggere questa roba per capire la mia frustrazione! No, non frustrazione per averla letta - le mie aspettative dopo aver letto i primi 7 libri, cinque anni fa, erano molto più che basse e sapevo a cosa andavo incontro. Ho proseguito per la misera soddisfazione di vederne la (pessima) fine - sono frustrata al pensiero delle tante saghe pubblicate e interrotte senza pietà! (Penso a quanto tempo mi hanno fatto penare per tradurre Robin Hobb!) Altre ancora, magari meritevoli, non vedranno mai la luce!
Sono amareggiata, molto amareggiata!