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Un peccato che oggi se ne vada via

Confessions of a Virgin Sacrifice, di Adrianne Ambrose

Partito come prometteva, un fantasy che ribalta gli schemi e diverte il lettore, finisce col prendersi sul serio, rimane indeciso tra facezia e srietà, e non si sa che direzione voglia prendere, finendo con l'offrire un'esperienza inspida

E dopo una pausa ci lascia

L'asteroide abbandonato, di Murray Leinster (Urania n.638)

Parte bene, subito intrigante, un tema caldo come il primo contatto è sempre un brivido di piacerePORCAla miseria subito ti mettono in mezzo il tizio rapito dagli alieni/l'infiltrato che proprio du' bolle non c'era la MINIMA ragione di metterci.
Big NONO!

E Gennaio si chiude con n.2 abbandoni d'autore:

L'alba delle tenebre, di Fritz Leiber

Idea intrigante: una teocrazia funzionale nata dalle ceneri della guerra nucleare, la tecnologia 'malvagia' posta all'ipocrita servizio della classe cardinalizia per controllare il popolino con la scusa di "L'ignoranza è benedizione', 'ora et labora'.
Peccato che quello che avrebbe potuto essere un disvelamento graduale e ben costruito di tale ipocrisia, magari vista dall'occhio del popolano, viene invece svelata subito da un prete stufo di partecipare a tale sistema totalitario.
Ma perché il bravo Fratello si è stufato? Ma perché non può più fare sesso con la sua bella popolana che gli rapì il cuore e qualcos'altro! Insomma, le premesse della grande rivolta nascono dal famoso 'tira più il pelo di..." E francamente svilisce ed umilia quello che poteva essere un gran romanzo.

Tra due Fuochi, di Norman Spinrad

Il romanzo del ritorno di un grande autore dopo una lunga pausa.
La pausa non gli ha fatto bene. Scomparso lo stile graffiante e veloce, diventa barocco e lento, l'originalità dell'idea affonda nella melassa di un ritmo intimista che proprio mi è estraneo. Ciaone!

Apro Febbraio con un abbandono triste:

Star Wars: Tales from the Mos Eisley Cantina, di Kevin J. Anderson

Ahimè, tentativo nobile ma inadeguato di un autore blasonato di offrirci una serie di racconti sugli avventori e lo staff del celebre peggior bar di Tattooine. Purtroppo, sceglie a tale scopo molti, troppi personaggi di serie Z, di quelli che se da una parte sono una tabula rasa per farci quello che vuoi, dall'altra, a leggerli dopo così tanti anni, se n'è perso ogni possibile interesse. Adieu!

abbandono ritirato
abbandono di

Il talismano (The Talisman), di Stephen King e Peter Straub

confermato a pieni voti. Jack è una uallera umana, è talmente inspido e noioso che lo sbatteresti in mezzo a un'autostrada a traffico pesante solo per ravvivare un po' la situazione. I cattivi sono cattivi del tipo che non si vedeva dagli anni del cinema muto -mancavano solo i baffetti da sparviero!
Sì, mi ero ripromesso di portare a termine l'intera prodizione Kinghiana, ma qui è più un libro di Peter Straub che mollo, King ha già fatto una passata nel dark fantasy con The Gunslinger e cavolo se dava i punti a questa minestra fredda qui!

Edited by Valerio1001 - 16/2/2020, 14:53

Goodbye a:

Curse of Souls, Primo volume della serie Warrior of Souls

Decisamente insignificante, personaggi abbozzati e svolgimento senza impegno, pare un copiaincolla di archetipi dei teen-action, giusto per provare a far cassa con la tendenza di moda. 'Na bolla!
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Piccoli uomini, di Louisa May Alcott

A differenza delle piccole protagoniste di "Piccole Donne", maturate nel corso di un contesto storico che chiedeva alle protagoniste una rapida maturazione per il bene comune, qui ci sono...solo bambini. La storia è banalotta, i personaggi non sono interessanti. Direi che La duologia delle piccole donne ha raggiunto il suo scopo senza aggiunte.
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Zoo92 book 1, di Craig Gillman

In una parola: infantile! Scritto coi piedi, è proprio fastidioso, l'equivalente letterario delle unghie sulla lavagna1

Edited by Valerio1001 - 21/2/2020, 14:32

E addio stavolta a

Rejoice: una storia del primo contatto, di Steve Erikson

Per farla breve, la fiera delle banaità. Da un tema così importante, pretendo ben altro in un lavoro che non sia anni 50 o 60

Ero in dubbio se procurarmelo ... non ne ho più

Se trovo un libro intitolato "Chiamami con il tuio numero", lo prendo solo per abbandonarlo con maestoso sdegno

Addio caloroso a

Nel fuoco, di Nicholas Evans

Interessante come un servizio delle Iene sui drammi sociali

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Se il cielo brucia, di Harlan Ellison

Fantascienza d'autore, certo, ma anche invecchiata malissimo-issimo!

Edited by Valerio1001 - 7/3/2020, 08:34

Malaporcacciadiquellamiserialadrainfognataincoronatacheleprendesseunosciopòn! Tocca lasciare dov'è

Il corrispondente dall'estero, di Alan Furst

dato che ho per caso scoperto che si tratta del volume numero NOVE di una serie, e non ho letto niente dei precedenti! Adieu!