| | GdL a tappe - Belle Greene di Alexandra Lapierre, LIBRO II - da domenica 23/07/2023 a sabato 29/07/2023 | |
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| | Devo dire che dal libro 4 in poi la narrazione si fa molto pallosa... E credo che la colpa sia da addossare all'autrice e al suo stile da programma televisivo.
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| | Finito il quinto capitolo (eh, arrivo tardi, lo so). Mi è piaciuta molta la conquista di quella serie di libri. Dalla descrizione percepisco l'entusiasmo di Belle, il fuoco che la divora e la porta anche a fare degli azzardi trascinata dal fervore della sua passione.
Un piccolo passaggio mi è rimasto dentro, quando lei appena arrivata alla casa di Lord Amherst nota gli scaffali della biblioteca vuoti e ne descrive il senso di perdita che rappresenta tutto ciò.
Edited by SaraBloom - 1/8/2023, 09:31
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| | In merito all'aspetto estetico di Belle concordo con quanto esposto da Ponga, inoltre all'epoca, in generale, le etnie erano più "statiche", meno "mischiate" quindi i tratti somatici prevalenti di un gruppo etnico erano connotazioni forti, quindi i portoghesi, di cui lei millantava origini, avevano per l'ideale americano un aspetto poco British. Un esempio di ciò mi sovviene rivedendo mentalmente vecchie foto di siciliani emigrati. Erano tutti prevalentemente scuri di carnagione, con caratteri somatici marcati. Adesso, che siamo tutti un po' più una miscellanea di origini, i tratti son diventati un po' più sfumati.
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| | Finito qualche giorno fa il secondo libro, scusate ho dimenticato di scriverlo. Il romanzo continua a piacermi anche se risento un pochino della differenza di narrazione tra il primo libro dedicato al mondo dei libri e questo dedicato ad aspetti più personali della vita di Belle
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| | ho finito ieri la seconda tappa La prima mi è piaciuta di più, noiosetta questa. Lo stile è molto da radiocronaca, forse sarà anche colpa di quello
e B.B. non mi sta simpatico nemmeno per sbaglio, ma che nervi!
Edited by Paige91 - 2/8/2023, 13:10
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| | Finto questa mattina. Non dico sia spumeggiante ma io non l'ho trovato noioso. Nel viaggio in Europa di Belle ho ritrovato le sensazioni descritte in vari libri in merito al Grand Tour che facevano gli aristocratici europei. Quel girare fra le città, in particolare l'Italia, per scoprirne l'arte e la storia. E non mi ha sorpreso il problema riscontrato nel ritrovare persone che li conosco ovunque perché in fin dei conti, certi giri di intellettuali mecenati, esperti d'arte non potevano essere così grandi all'epoca e questo tipo di persone si muovevan all'interno della stesa cerchia, anche in riferimento ai luoghi ove alloggiare e da visitare.
Mi piace che Belle dica che si sente al sicuro in Italia, per via del colore della sua pelle. Ritrovo conferma del mio pensiero su quanto eravamo più "mediterranei" all'epoca noi italiani di quanto siamo adesso.
Le sue vicende personali, come pensare di avere una relazione senza il rischio di una gravidanza? Staremo a vedere come si risolverà il tutto.
Come dicevo io non l'ho trovato noioso. Ho apprezzato la passione che viene descritta per l'arte e forse ancor più per questo, ho amato le descrizioni di una società colta, che ama l'arte e la letteratura. Forse è il contrasto stridente con la bassezza cultura dei nostri giorni che mi fa guardare a quelle descrizioni con molta invidia. C'era, ovviamente moltissima ipocrisia anche all'epoca, figuriamoci, ma l'interesse e la passione per la cultura sono un aspetto di quel pezzo di società verso cui provo ammirazione, e invidia.
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| | Si, ma a quei tempi, almeno in Italia, il 98% della popolazione era contadina e probabilmente analfabeta. Oggi c'è ancora sicuramente lo stesso amore per l'arte da parte di una piccola parte della popolazione, solo che si confonde nella cultura media ben più alta raggiunta.
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