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Addio a Vittorio Curtoni

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marco.kapp
view post Posted on 4/10/2011, 16:15




Ho appreso da poco che è morto per infarto il mitico Vittorio Curtoni.

Dal sito "Fantascienza.com" prendo un articolo di Carmine Treanni, che mi permetto di riportare per far capire chi era Vittorio anche a chi non mastica FS:

"Nato a San Pietro in Cerro (Piacenza) il 28 luglio 1949, come per molti professionisti del settore, il suo approccio al mondo editoriale è iniziato con le fanzine, le riviste amatoriali realizzate da e per gli appassionati. Alla metà degli anni Sessanta fonda, con Luigi Naviglio, la fanzine di fantascienza "Nuovi Orizzonti", dove pubblica i suoi primi racconti e articoli. Ma la carriera da professionista è dietro l'angolo: nel 1969, a soli vent'anni e con Gianni Montanari, assume l'incarico di curare Galassia (quindicinale di fantascienza) e lo Science Fiction Book Club (collana aperiodica di volumi destinati alla libreria) per l'editore La Tribuna. In seguito, diventa redattore per l'editore Armenia e dal 1976 al 1978, fonda e cura la rivista Robot che si attesta immediatamente come una pubblicazione unica nel suo genere, dove i racconti dei migliori scrittori americani e inglesi si fondono armoniosamente con un apparato critico senza precedenti: ritratti d'autore, articoli d'attualità sulla fantascienza cinematografica e letteraria, rubriche sul fumetto e sui temi classici della science fiction, senza dimenticare interviste, notizie e la rubrica della posta. Il fiore all'occhiello sono alcuni interventi anche polemici che scuotono il panorama letterario fantascientifico dell'epoca.

La rivista cessa le pubblicazioni dopo quaranta numeri ma Curtoni ne abbandona la cura già al numero trentuno, quando dopo tre anni la pubblicazione sembra non riscuotere più l'entusiasmo dei lettori. Ma il dado è tratto: chiunque voglia realizzare una rivista di science fiction in Italia non può non avere come orizzonte che Robot e il lavoro di Curtoni.

Sempre per la Casa Editrice Armenia, cura altre riviste (Aliens, Omicron, La rivista di Isaac Asimov) e per altri editori varie collane librarie. In questo periodo, l'Editrice Nord pubblica nel 1977 Le frontiere dell'ignoto. Vent'anni di fantascienza italiana, un saggio sugli autori italiani di science fiction, anche questo ricordato come uno dei migliori interventi critici e vincitore nel 1978, a Bruxelles, del premio come miglior saggio europeo sulla fantascienza. Ancora, nel 1978, con Giuseppe Lippi, pubblica Guida alla fantascienza (Gammalibri), un'agile manuale sul fenomeno fantascienza a 360 gradi.

Dalla fine degli anni Settanta, tuttavia, la traduzione diventa la sua principale attività lavorativa, divenendo, di fatto, uno dei migliori del panorama editoriale.

Dopo un decennio di forzato ma voluto, silenzio — circa tra la metà degli anni Ottanta fino alla metà degli anni Novanta — Curtoni torna sulla scena editoriale, collaborando con le riviste Delos — per cui cura una rubrica in cui ricorda autori, fatti e personaggi della fantascienza — e Carmilla.

curtoni-telefonino
Vittorio Curtoni colto in un momento rarissimo: parla al telefonino

L’epilogo di questo suo ritorno alla fantascienza in modo attivo è rappresentato dall’uscita di due nuove antologie, le già citate Retrofuturo (Shake Edizioni, 1999) e Ciao futuro (Urania 1406, Mondadori, 2001). Infine, nel 2003, La Delos Books propone a Curtoni di curare una nuova versione di Robot, aggiornata nei contenuti e con la partecipazione di collaboratori del calibro di Valerio Evangelisti, Giuseppe Lippi, Ugo Malaguti, Giovanni Mongini, Remo Guerrini, Vittorio Catani e altri. Negli ultimi anni ha iniziato anche un'attività di editorialista sul quotidiano piacentino Libertà.

Questo sintetico quadro della carriera dell’autore di Dove stiamo volando rende solo in parte l’idea del fondamentale impatto che lo scrittore ha avuto sulla science fiction nostrana, contribuendo a renderla — soprattutto come curatore di Robot e delle collane di Galassia e come critico — un genere maturo, grazie alla pubblicazione di scrittori americani e inglesi all'avanguardia, senza dimenticare che come scrittore s'impone all'attenzione dei lettori e dei critici grazie soprattutto alla sua narrativa breve
..."

Per chi volesse leggere l'intero articolo, uscito in occasione dell'ultima antologia di Curtoni, intitolata "Bianco su nero":
http://www.fantascienza.com/magazine/speci...breve-di-vitto/

 
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