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Follie di Brooklyn, Paul Auster

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TOPIC_ICON5  view post Posted on 24/1/2012, 08:46
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civettina curiosa

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• Brossura: 265 pagine
• Editore: Einaudi (6 marzo 2007)
• Collana: Super ET
• Lingua: Italiano
• ISBN-10: 8806186205
• ISBN-13: 978-8806186203

Trama:
Nathan Glass è un assicuratore in pensione in cattivi rapporti con la ex moglie e la figlia. Dopo una pesante operazione chirurgica, e senza una lunga prospettiva di vita, decide di finire i suoi giorni a Brooklyn, nel quartiere dove è nato. Qui ritrova il nipote Tom, ormai ingrigito commesso di libreria, Lucy, la figlioletta della sorella di Tom, e, mentre è in viaggio per il Vermont, anche la donna della sua vita... Tutti e quattro tornano a Brooklyn e le cose si mettono bene, finché non arriva un fatidico 11 settembre...

Mio parere
Ho trovato la Trilogia di New York sicuramente più originale però ho apprezzato anche questo romanzo di Auster. La trama, così come l'ho trovata sui vari siti di libri non rivela molto del libro e forse è proprio meglio così perchè in questo modo si gusta meglio la storia, si scoprono piano piano tanti begli spunti di riflessione. L'inizio non è granchè ma poi la storia si riempie di vari personaggi interessanti e alla fine dispiacerà non avere più a che fare con qualcuno di loro.
Interessante il progetto di Nathan, "Il libro della follia umana" in cui raccoglie, suddivisi per varie categorie vari aneddoti della sua vita, le gaffe fatte, personaggi incontrati, torti subiti e così via.

Edited by MariShari - 3/6/2016, 15:23
 
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ariele55
view post Posted on 17/10/2014, 14:26




RECENSIONE per il reading bingo: ho letto questo libro consigliatomi da una carissima amica e devo dire che mi è piaciuto moltissimo. La scrittura fluida la descrizione dei personaggi sono formidabili il personaggio di Nathan con le sue scatole delle follie mi ha fatto sorridere ma il personaggio che mi ha preso di più e stata la sorella di Tom così camaleontica e disordinata nella sua vita , da un estremo all'altro in cerca di se stessa . Mi è dispiaciuto tanto finire il libro e lasciare i personaggi la sensazione che mi ha dato e stata come quella di aprire una finestra e essere testimone delle loro storie. Una frase mi ha particolarmente colpito :la vita si era messa di mezzo-due anni nell'esercito, il lavoro ,il matrimonio,le responsabilità familiari, il bisogno di guadagnare sempre di più , tutta la melma in cui rimani impantanato quando non hai le palle per farti valere- ma non avevo mai perso il mio interesse per i libri.leggere per me era evasione e conforto,era la mia consolazione,il mio stimolante preferito:leggere per il puro gusto della lettura, per il meraviglioso silenzio che ti circonda quando ascolti le parole di un autore riverberate dentro la tua testa.
 
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view post Posted on 11/5/2018, 08:47
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I have a dream

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Devo dire che questo libro mi è piaciuto tantissimo. Non avevo mai letto nulla dell'autore e confesso che mi sono accostata a lui con un certo timore, non sapendo bene cosa aspettarmi. Beh, ho trovato una storia bellissima seppur "normale" , storie di vita di persone normali, che conducono vite normali, alle quali capita quello che potrebbe capitare quasi a chiunque. Eppure la narrazione superba ha reso per me questo libro una piccola perla, una finestra per sbirciare dentro le vite degli altri, come diceva su l'altra recensione. Ho provato grande dispiacere a chiudere il libri. Mi ero davvero affezionata a questa combriccola di personaggi particolari, strambi eppure così quotidiani. Insomma un ottimo inizio con questo autore. Non vedo l'ora di leggere altro di suo.
Non ho idea di come siano gli altri suoi libri ma di certo credo di essere partita bene, quindi lo consiglio a chi non ha mai letto altro di Auster
 
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view post Posted on 11/5/2018, 10:13
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Zelante Istrionica Etnea

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Bella storia, ben raccontata.
Sono rimasta colpita dagli eventi legati alla vita di Harry, specialmente il finale.
Mi è piaciuto molto Nat, Lucy e come immagini L'hotel Esistenza e una idea esposta da Nat sul finire del libro. Sarebbe veramente molto bello realizzarla.

Più che chiamarlo "Follie di Brooklyn" io l'avrei chiamato "Follie familiari" considerando il termine familiari in un'accezione più ampia che include non solo coloro a cui siamo legati per vincoli di sangue ma coloro che consideriamo famiglia per via del rapporto che ci lega.
 
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CARL ZEISS
view post Posted on 11/5/2018, 11:55




Bene,sono contento. Pausa Auster è uno dei miei autori preferiti ^_^
 
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view post Posted on 11/5/2018, 11:55
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I have a dream

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Concordo con tutto quello che hai detto Sb :tfofc.gif:
 
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view post Posted on 16/2/2024, 22:08
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Non mi è dispiaciuto, ma devo dire che mi è sembrato un caleidoscopio di situazioni rese a tratti un po’ superficialmente
Per alcuni personaggi interessanti avrei preferito un maggiore approfondimento

Comunque proseguiró a leggere l’autore
 
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6 replies since 24/1/2012, 08:46   114 views
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