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Il dilemma morale dell'ebook pirata.

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view post Posted on 21/6/2012, 13:17
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Il dilemma morale dell’ebook pirata
Confessioni di uno scrittore che scarica i libri elettronici con sensi di colpa e una certezza: la letteratura sopravviverà. Anche se si ridurranno i guadagni di alcuni autori ed editori, come è successo nel mondo della musica e del cinema

Vorrei parlare di pirateria. Avevo Napster quando è nato; tuttora scarico quello che posso, anche se la musica classica — che costituisce gran parte dei miei ascolti — è difficile da trovare, e in genere finisco per comprarla in versione digitale. Lo stesso vale per i film; vado al cinema spesso, ma tutto ciò che non è in sala lo vedo al computer. Le difficoltà di reperimento, o i problemi di connessione, mi spingerebbero ad abbonarmi a un servizio come Netflix (che negli Stati Uniti fornisce legalmente, dietro un piccolo pagamento, ciò che si può scaricare illegalmente), se in Italia ci fosse; ma forse per miopia legislativa, forse per mancanza di mercato, non c’è: e di comodità si fa vizio. È quasi naturale, si potrebbe quindi dire, che io scarichi i libri.

C’è una ragione, però, per cui non sembra tanto naturale: ed è che coi libri io ci vivo, più o meno. In quest’ultimo anno i diritti d’autore hanno rappresentato una percentuale non irrisoria dei miei piuttosto irrisori guadagni. Il fatto che io calpesti un diritto altrui che pure spero nessuno calpesti ai miei danni può essere visto come una dissociazione, o una pia illusione, o un tentativo di free-riding, o un sepolcro imbiancato: poco importa. Lo faccio. So che non dovrei,ma lo faccio. E so, o credo di sapere, che prima o poi lo faranno tutti.

Alcune ragioni per cui scarico i libri
1. Abito a cinque minuti da una piccola libreria di quartiere; a quindici da una grande libreria indipendente; a trenta da una catena. Lavoro con la letteratura, e l’idea di perdere un’ora per vedere se trovo un libro che mi serve—e che magari non trovo — non è molto allettante. Pigro? Forse: o forse abituato al turbocapitalismo della soddisfazione istantanea, che in fondo è lo stesso. Ma anche qui, si parla di ghiacciai.

2. Gran parte dei libri che scarico non li comprerei. È triste, ma è così. Molti — moltissimi — li abbandono appena iniziati, dopo aver scoperto che non mi interessano. In cartaceo li avrei comprati? No: ma neppure mi sareimesso a leggerli in libreria, un’esperienza atroce e contraria a tutto ciò che ama chi ama la lettura: confusione, luci pessime, gente che passa. Semplicemente, non li avrei sfogliati. Chi ci avrebbe rimesso? L’autore no, io sì. Non è una giustificazione, lo so: ma è comunque un fatto.

3. Tutti i libri che scarico sono in inglese — un po’ perché leggo i romanzi in lingua originale, un po’ perché la saggistica, spesso, non viene tradotta, o lo è solo molto tardi. Acquistare online un libro in inglese, fra le carenze delle poste e della dogana, i costi di spedizione, e i tempi, è un’ordalia che non si può paragonare alla possibilità di ottenere il tutto gratis, e in un istante, ovunque ci si trovi.

Alcune ragioni per cui non scaricherei i libri o li comprerei dopo aver verificato il mio interesse sull’ebook scaricato, alibi irrealistico di quello che si spaccia come «il volto umano» della pirateria:
1. La carta che fragra.
2. Il dilemma morale.

Alcune ragioni per cui scaricherei i libri, sì, ma a pagamento:
1. Il dilemma morale.

Quindi
Del fascino della carta che fragra si è già parlato: credo che passerà, se non per tutti per molti, se non presto tardi. Il dilemma morale è una questione più delicata. Io stesso — se dovessi prendermi a terreno d’esame per questo problema — non darei ottimi risultati: pur avendo ogni interesse «egoista», in quanto scrittore, a che i diritti d’autore siano rispettati, non li rispetto. Più in generale, credo, non ci si può aspettare granché dall’argomento morale: basta immaginare una società in cui, ad esempio, il pagamento delle tasse non sia automatizzato col meccanismo della ritenuta, né sanzionata l’evasione, ma solo dichiarato come obbligatorio e lasciato alla buona fede del contribuente, un po’ come è dichiaratamente obbligatorio comprare, e non scaricare, gli ebook. In quanti pagherebbero le tasse, in quella società? Ecco la forza del dilemma morale.

[...]

Cosa resta alla letteratura? Dico sul serio: cosa resta? Non credo che gli scaricamenti illegali arriveranno mai ad annullare le vendite; ma credo che potranno — come nel caso di musica e cinema — coprirne una parte sufficiente a fare sì che la redditività del settore non possa più basarsi unicamente su quel canale. Il cinema e la musica ne hanno altri, rispettivamente botteghini e concerti, che offrono al pubblico qualcosa che un download non potrà mai sostituire: e la letteratura?

(articolo completo: Notizie di libri e cultura del Corriere della Sera

Cosa ne pensate? Qual è la vostra posizione a riguardo? Idee? Soluzioni?
 
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bassettaro
view post Posted on 26/7/2012, 16:46




Da quanto leggo nel tuo post sei uno scrittore, che libri hai scritto? scusa la curiosità.
Finita questa premessa rispondo al tuo interrogativo con la mia esperienza personale. Un mio caro amico super-tecnologico mi propose l'acquisto del dispositivo kindle vista la mia propensione per la lettura e la mia necessità di viaggiare essendo uno studente fuori sede. Non sto qui ad esplicare la difficoltà di dover trasportare da una parte all'altra i miei libri cercando di fare calcoli su quanti libri portare con me per non rischiare di finirne uno senza poter iniziare il successivo tenendo anche conto dello spazio in valigia.
Primo punto a favore dell' e-book. Mi sono deciso ad acquistarlo e, nonostante come te prediligo il tatto con un foglio di carta mi sono presto abituato all'idea di leggere dal dispositivo.
Condivido in pieno anche con il fatto che scaricare un libro è molto più semplice che reperirlo in chissà quale scaffale di chissà quale libreria.
Fin qui sono stato un po' confusionario, elencherò i pro e i contro della "pirateria" e dell' e-book in generale.
Pro:
1) Innanzitutto come anche tu sostenevi a volte la curiosità ci porta a voler leggere dei libri che tuttavia possono deluderci. In tal caso abbiamo avuto la conferma che quel libro non fa per noi senza aver speso tempo e denaro
2) Aumenta esponenzialmente la quantità di titoli reperibili in breve tempo, si possono prendere tutti i libri che si desidera quando si desidera. Non si è costretti a scegliere se acquistare un titolo piuttosto che un altro a causa degli scarsi risparmi.
3) facilità di accesso ai libri in lingua straniera.

Contro:
1) Il piacere (per me lo è) di passare tra gli scaffali, sfiorare le pagine, osservare le copertine. Insomma le librerie mi affascinano
2) Dilemma morale

Soluzione che ho trovato per la mia coscienza:
leggo i libri in formato e-book, rigorosamente scaricandoli (non li acquisterei mai in quel formato, salvo casi straordinari) riservandomi di acquistarli in formato cartaceo qualora dalla loro lettura io rimanga affascinato.
Lo facevo con i libri che mi venivano prestati dagli amici, non vedo perchè non potrei continuare a farlo con l'e-book.
Considero la "pirateria" dei libri come una sorta di prestito. Potendo leggere tutto ciò che voglio potrebbe esserci come risvolto positivo che magari leggo un libro che non avrei mai comprato a scatola chiusa, mi piace e alla fine lo acquisto, cosa che non avrei fatto senza averlo prima scaricato e letto
 
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view post Posted on 26/7/2012, 20:08
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è un articolo preso dal corriere della sera, non credo che Ponga abbia mai scritto libri opsomszf7
 
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bassettaro
view post Posted on 26/7/2012, 23:51




CITAZIONE (AISHA* @ 26/7/2012, 21:08) 
è un articolo preso dal corriere della sera, non credo che Ponga abbia mai scritto libri opsomszf7

sorry non avevo notato la parte finale
 
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view post Posted on 27/7/2012, 07:59
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CITAZIONE (bassettaro @ 27/7/2012, 00:51) 
CITAZIONE (AISHA* @ 26/7/2012, 21:08) 
è un articolo preso dal corriere della sera, non credo che Ponga abbia mai scritto libri opsomszf7

sorry non avevo notato la parte finale

No, mai scritto libri. La mia poca costanza me lo impedisce. Alla faccia del mio prof. di lettere che al liceo mi dava sonori 4 nei temi e/o saggi perchè - diceva - il suo compito era spronarmi, visto che sarei diventata scrittrice
 
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view post Posted on 27/7/2012, 08:09
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CITAZIONE (Ponga @ 27/7/2012, 08:59) 
CITAZIONE (bassettaro @ 27/7/2012, 00:51) 
sorry non avevo notato la parte finale

No, mai scritto libri. La mia poca costanza me lo impedisce. Alla faccia del mio prof. di lettere che al liceo mi dava sonori 4 nei temi e/o saggi perchè - diceva - il suo compito era spronarmi, visto che sarei diventata scrittrice

ma che simpatico umoristaa :2wnr3a0.png:
 
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Miskin
view post Posted on 27/7/2012, 09:12




interessante l'articolo e mi piace l'idea di leggere i libri in formato e-book, rigorosamente scaricandoli (non li acquisterei mai in quel formato, salvo casi straordinari) riservandomi di acquistarli in formato cartaceo qualora dalla loro lettura io rimanga affascinato.

io sono ancora agli albori e quindi alle prese con i classici che sono invece spesso scaricabili legalmente...
 
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view post Posted on 27/7/2012, 09:54
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I have a dream

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non mi pongo nessun dilemma morale io...... :1201367183ic1.gif: :didi.gif:
 
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view post Posted on 27/7/2012, 10:04
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CITAZIONE (Mari 83 @ 27/7/2012, 10:54) 
non mi pongo nessun dilemma morale io...... :1201367183ic1.gif: :didi.gif:

sei una persona orribile, tu :1201367183ic1.gif: :didi.gif:


:1285f609894.gif:

 
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view post Posted on 27/7/2012, 10:05
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I have a dream

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:shifty: :shifty: vado fiera della mia immoralità :woot: :1201367183ic1.gif: :didi.gif:
 
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Miskin
view post Posted on 7/8/2012, 20:41




boh... ma quando ti prestano un libro? allo stesso modo non leggi un libro senza pagare diritti d'autore?
 
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view post Posted on 8/8/2012, 08:44
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Zelante Istrionica Etnea

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Quando presti un libro è sempre la stessa copia che passa da un lettore all'altro, e dunque uno solo di voi può leggerlo in quel lasso di tempo, mentre con le copie degli ebook più soggetti possono leggerlo contemporaneamente.
Negli USA Amazon, ma se non sbaglio anche Adobe permettono il prestito degli ebook in quanto nel momento in cui definisci a chi prestarlo a te è inibita la lettura.
In Italia credo che non si possa fare perchè le case editrici non lo consentono, come sono sempre loro ad imporre prezzi degli ebook decisamente più alti che negli altri paesi.
 
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Miskin
view post Posted on 13/8/2012, 07:35




si giusto... ma in casa un libro si può comunque leggere in due contemporaneamente ... o no?
 
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bassettaro
view post Posted on 13/8/2012, 20:38




Beh diciamo anche oggettivamente che mentre lo ha in mano una persona un libro non lo può completamente tenere l'altro. prestarlo inoltre presuppone che almeno un soggetto l'abbia acquistato. Scaricandolo invece ci si potrebbe trovare(e ci si trova) nella situazione in cui nessuno l'ha comprato ma tutti lo leggono.
Tuttavia, e ribadisco ancora il mio pensiero, come con i dischi musicali anche per i libri ritengo giusto scaricare e diffondere più possibile a patto di comprare poi almeno qualcuno di quelli che sia piaciuto particolarmente.
Sinceramente preferirei (da aspirante scrittore) e da amante della lettura che un libro (i libri) vengano letti dal numero maggiore di persone possibile. La lettura è cultura e rendendola accessibile gratuitamente e sul web c'è maggiore possibilità di diffusione. Fermo restando che è giusto che gli autori che si "sbattono" debbano avere il giusto riconoscimento e la giusta ricompensa per la propria opera intellettuale e anche fisica
 
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view post Posted on 20/8/2012, 10:48
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I have a dream

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Continuo a non pormi nessun dilemma morale....U_U
 
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