Il Bookcity Milano è finito ieri e sono pronta a farvi sapere le mie impressioni. Quest'anno ho partecipato a 2 eventi (anche se nell'idea iniziale erano 3): Dieci anni di fantasy (incontro con Licia Troisi e presentazione del suo ultimo libro) e L'impatto di Harry Potter nella letteratura per ragazzi.
Posso subito dire che l'esperienza è stata positiva, anche perchè l'ho condivisa con un'amica.
Il primo evento si è svolto sabato all'una in via Santa Marta (10 minuti dal Duomo) ed è stato molto emozionante: incontrare un autore al quale sei legato perchè i suoi libri ti hanno accompagnato per una parte della tua infanzia (e tutt'ora) è sempre qualcosa di straordinario. Poi è stato bellissimo perchè è l'autrice preferita della mia amica (e suo modello di scrittrice) e la incontrava per la prima volta e la sua emozione era alle stelle
. Licia Troisi è stata molto simpatica e nella sua "intervista" si sono toccati temi intetessanti (tipo la morte dei personaggi, il ruolo femminile nei suoi libri, il ruolo della donna nel mondo del lavoro, il razzismo). Poi è stata gentilissima perchè al firma-copie chiedeva ad ognuno il nome con un sorriso, era disponibile a fare le foto coi fan, ad ascoltare i commenti e alla fine ti ringraziava con un sorriso. Ed è stata felicissima quando la mia amica le ha portato una copia del suo (=della mia amica) libro da farle leggere.
Il luogo scelto è stato azzeccato: sembrava un'aula universitaria di quelle in cui i posti degli studenti sono disposti in "diagonale" a salire cosicchè si vedeva bene da tutti i posti che non erano pochi (noi ovviamente eravamo nelle prime file
). E sopratutto era al chiuso visto che sabato (giorno dell'evento) pioveva "che Dio la mandava". L'unica cosa che non mi è piaciuta moltissimo è stato il luogo del firma-copie: era una stanzatta laterale lunga e la fila non ci stava tutta quindi abbiamo dovuto occupare (con la fila) un luogo all'aperto ma coperto.
Ci tengo a sottolineare questa cosa che non è del tutto negativa perchè alla Mindadori di piazza del Duomo (quella sotto i portici di fianco a Palazzo Reale) c'era Sophie Kinsella che firmava i libri. Ora, si faceva la fila per entare, ma la fila PARTIVA da FUORI e facevano entare a gruppetti. Capisco che lo abbiano fatto per non crare problemi, ma c'era gente che è stata ORE fuori con l'ombrello e una pioggia torrenziale. Secondo me avrebbero potuto organizzare meglio, magari in uno spazio eventi più capiente. Anche perchè la Mondadori restava aperta a chi voleva entrare a comprare, questo io non lo avrei fatto: a 5 minuti scarsi a piedi ce n'è un'altra identica! Ne chiudi una per un pomeriggio per ospitare un evento, verranno un sacco di persone e probabilmente compreranno un libro. Però questo è solo quello che penso io.
Il secondo evento (quello su Harry Potter) si svolgeva di domenica mattina a piazzale Abbiategrasso e sono andata da sola. L'evento è stato molto interessante, ma mi aspettavo più partecipazione visto l'argomento. La relatrice era Marina Lenti una studiosa e saggista della saga di Harry Potter da 10 anni. E ha scritto e curato dei saggi su HarrY Potter, io neanche sapevo esistesseto cose del genere! In compenso ne ho comprato uno da regalare a un'amica per Natale
. È stato molto interessante perchè ha raccontato un po' la storia di come l'autrice ha dovuto "lottare" per vedere pubblicato il suo libro e delle conseguenze del successo della serie. Ha parlato anche di come la serie di Harry Potter fosse diversa rispetto ai libri per ragazzi degli anni '90, e questa è stata una delle cose più interessanti. Ci sono state poche domande, visto che non eravamo molti, e questo è stato un peccato (ovviamente a me è venuta in mente una domanda dopo la fine dell'incontro xD). Il luogo era un po' isolato, ma vabbè.
Non è stato tutto perfetto ovviamente, la pioggia di sabato innanzitutto. Ovviamente non "incolpo" nessuno, solo che ha creato molti disagi anche ai trasporti. Domenica invece è stata un'odissea arrivare e tornare dalla biblioteca dove si svolgeva l'incontro. Capisco che di domenica ci siano meno mezzi, ma per un evento come il Bookcity mi aspettavo che questo aspetto fosse un minimo potenziato. Invece c'è stato puro lo sciopero venerdì: non mi è sembrata una grande idea...
...perchè si scoraggia la gente a muoversi e a partecipare agli eventi e a girare per Milano. Avrebbe potuto essere un'occasione per avere più persone a Milano e potenzialmente più conpratori. Può essere una mia semplificazione, ma questa è l'idea che mi sono fatta.
L'altro aspetto un po' negativo è stata l'informazione. Cioè, agli studenti dell'Università Statale di Milano è arrivata una mail che pubblicizzava gli eventi, ma quando ho chiesto informazioni e ho detto la parola "Bookcity", la gente mi ha guardato in modo strano dicendomi che non sapeva cos'era.
Un'altra cosa è stata la quantità di eventi: ce n'erano tantissimi, secondo me troppi. Ho fatto fatica a scegliere a cosa andare e ho dovuto "sacrificare" eventi perchè in concomitanza con altri (questo probabilmente sarebbe successo comunque, ma se riducessero di un pochino il numero di eventi secondo me sarebbe meglio). Anche i luoghi erano molteplici: da un lato è positivo perchè permette di scoprire nuove parti della città e nuove biblioteche, dall'altro se non si affianca un servizio pubblico efficiente diventa un problema raggiungere i luoghi.
In definitiva mi sono piaciuti gli eventi a cui ho partecipata, ma l'organizazzione può essere migliore
.
Mamma mia! Ho scritto tantissimo! Se siete arrivati fin qui: grazie per aver letto e aver resisto
. Giuro che ho finito ora