| | L'ombra di quel che eravamo, Luis Sepúlveda | |
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| | CITAZIONE Tre amici, ormai sessantenni, accomunati dalla passione politica e dalla antica militanza per Salvador Allende, si danno appuntamento in un magazzino di Santiago del Cile. Attendono una quarta persona, l'anarchico Pedro Nolasco, detto l'Ombra, per compiere insieme un'ultima, audace azione rivoluzionaria. Ma invano, perché Nolasco a quell'incontro non andrà mai... Chi prenderà, allora, il suo posto? Sarà Coco Aravena, il più sprovveduto tra i militanti, a fare le sue veci? E dove condurranno le indagini dell'ispettore Crespo, alle prese con l'identificazione di un cadavere e con un furto di elettrodomestici? In un romanzo, a tratti, ironico e commovente, Luis Sepùlveda mette in scena personaggi straordinari, con un lungo inventario delle perdite e delle tante delusioni alle spalle: l'ombra di quel che erano da giovani, ma ancora capaci di ideali e di speranza. Autore: Luis Sepùlveda Editore: Tea Pagine: 148 Prezzo: € 6,80 ------------------------------------------------------------------------------------------Romanzo carino, interessante e molto scorrevole... si fa leggere in un attimo ma l'ho trovato un po' troppo "politico" x i miei gusti... I continui riferimenti politici mi hanno un po' disorientato (ma non sempre)... anche perchè - lo ammetto - non sono molto interessata all'argomento... ma non mancano i passaggi molto simpatici come
lo scambio di email fra due protagonisti ... o i pensieri di Coco che cerca di crearsi con un po' di fantasia un alibi convincente x l'omicidio
Prima di questo romanzo avevo letto solo "Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico", quindi non posso fare nè confronti, nè dare un giudizio esaustivo sull'autore x ora... leggerò sicuramente altro x farmi un'idea più precisa
Voto: 5+
Edited by AISHA* - 15/12/2016, 16:41
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| | Quanto mi mancava Sepulveda, era da tempo che non leggevo un suo libro e in maniera più ampia un libro di scrittori sudamericani che per tanto tempo invece hanno fatto parte delle mie letture. Non so nemmeno perché abbia smesso o diradato queste letture. Il mondo sudamericano mi piace, sia per il realismo magico, sia per il modo in cui vengono raccontate vicende molto spesso tristi ma in maniera ironica o comunque leggera. Questo libro mi ha fatta divertire per il modo in cui muore una persona. Se ci penso ancora adesso mi viene da ridere per la coincidenza del passaggio lungo la strada e il lancio fuori dalla finestra del giradischi. E’ proprio una bella sfortuna. Poi però mi fa sempre riflettere per la parte riguardante le dittature che molti paesi, non solo il Cile come in questo caso, hanno dovuto subire, attraverso il racconto dei vari personaggi emerge molto della storia di questo Paese. E’ anche una storia di fratellanza, di ricordi dei tempi passati, di ispettori di buon cuore e di tanto tanto altro. Bello, bello davvero.
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| 1 replies since 3/6/2016, 10:05 48 views |
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