Questo terzo episodio, seppur scritto bene come gli altri, non mi ha coinvolta.
Aspettavo sempre un punto cruciale, una svolta, per farmi cambiare parere, invece è stato uguale dall'inizio alla fine.
Solo in un caso mi sono stupita per qualcosa che si è svelato poco prima della fine,
ovvero scoprire che il colpevole era anche il vigile del fuoco marito di Hazel
ma questo tutto sommato non è servito per farmi dire alla fine "Oh, bel libro". No, mi dispiace, nessun colpo di scena, tutto piuttosto piatto, con i tre presunti colpevoli che non mi hanno per niente incuriosita per le loro storie personali, e dire che gliene erano capitate tante a tutti e tre, però non so, non saprei spiegare bene, è stata come una sensazione di calma piatta.
Riguardo l'identità del colpevole non dico che c'ero arrivata perchè sarebbe falso, ma avevo avuto qualche dubbio su quel personaggio
, quando appunto si è saputo che usava le stampelle...ho pensato che poteva essere un pretesto per poter sembrare più debole di quello che era...ed infatti...era proprio così.
Per quanto riguarda Robin, che ho sempre ammirato come personaggio, devo dire che qui ha perso dei punti ai miei occhi e anche tanti quando,
dopo aver finalmente mollato quel suo odioso moroso, lo ha ripreso solo perchè lui, povero, si era messo a a piangere. Ma stiamo scherzando? Doveva come minimo essere preso a bastonate.
Mi dispiace Robin, ma per me è no.
Al contrario tuo che alla fine del libro hai pronunciato "Sì"
All'inizio dei ringraziamenti la Rowling dice che si è divertita parecchio a scrivere questo libro, mi fa piacere per lei, peccato che questo divertimento non l'abbia trasferito a me nel corso della lettura della storia.
Di tutto il libro però devo salvare un personaggio che mi è piaciuto un sacco seppure sia secondario, Shanker , perché a suo modo è stato utile, molto utile. Ovviamente questo non è sufficiente per salvare l'intera storia.
Peccato, peccato davvero.