| | La famiglia Winshaw, Jonathan Coe | |
| |
| | |
| |
| | CITAZIONE Un romanzo, in cui l'io narrante - lo spaesato scrittore Michael Owen - si muove fra la propria storia di illusioni e trame adolescenziali, di ambizioni azzoppate e di amori frustrati, e quella di una famiglia di rapaci dominatori, gli Winshaw. Saldamente insediati ai posti di comando della finanza e della società inglesi, i componenti della famiglia Winshaw incarnano il delirio di potere che ha segnato gli anni di Margaret Thatcher, portando l'Inghilterra allo sfascio. Copertina flessibile: 478 pagine Editore: Feltrinelli; 22 edizione (24 settembre 2014) Collana: Universale economica Lingua: Italiano TAG: InghilterraEdited by AISHA* - 17/1/2017, 11:27
| | |
| |
|
| |
| | Coe è geniale. Adoro la struttura narrativa dei suoi libri, la capacità di intrecciare eventi e personaggi e di giocare con i piani temporali all'interno dei capitoli. Avevo già notato questi dettagli ne "La casa del sonno", ma qui vengono fuori altre mille sfaccettature che non sono assolutamente alla portata di chi si improvvisa scrittore senza esserlo davvero.
Non c'è una vera definizione per questo romanzo, perchè è saga familiare, documentario, saggio storico, thriller. Un caleidoscopio di personaggi rapac, ipocriti e avidi che mostrano lo squallore della classe che detiene il potere.
Unica nota negativa: la traduzione è un po' antiquata. Ho trovato fastidioso l'uso di termini decisamente desueti, come la scelta di tradurre vernissage con "vernice" o l'utilizzo di espressioni quali calere, propalare o esperire. Ci sono anche alcuni costrutti un po' rugginosi, secondo me andrebbe un po' rivisto il tutto.
| | |
| |
|
| 2 replies since 2/1/2017, 09:20 31 views |
| |
| | |