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Circolo chiuso - Saga dei Brocchi, vol. 2 - Jonathan Coe

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TOPIC_ICON5  view post Posted on 2/1/2017, 09:27
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CITAZIONE
Alle soglie del capodanno del 2000 Claire Newman, reduce da un matrimonio fallito e da un lungo soggiorno in Italia, decide di tornare in Inghilterra, nella sua vecchia città di Birmingham. Pensa sia venuto il momento, dopo più di vent'anni, di scoprire definitivamente cosa sia successo a sua sorella Miriam, scomparsa misteriosamente all'improvviso nel 1978.
Tornare a Birmingham significa anche rientrare in contatto con amici e conoscenti persi di vista e riannodare rapporti complessi, quello con suo figlio, per esempio, che aveva deciso di restare a vivere con il padre in Inghilterra. Pochissimi giorni dopo il rientro, incontra per caso un vecchio amico, Benjamin Trotter, in compagnia di una bellissima ragazza, Malvina: Claire sospetta che tra i due possa esserci qualcosa, mentre in realtà Malvina, della quale nulla si sa fino alla fine del romanzo, è innamorata di Paul Trotter, fratello di Benjamin e deputato laburista.
Questi e altri personaggi sono delle vecchie conoscenze per chi ha letto La banda dei brocchi, lasciate alla fine del liceo: attorno a loro ruotano eventi privati e pubblici che, con grande naturalezza, formano un impasto unico. Assistiamo all'ascesa di Tony Blair al potere e alla conseguente svolta del partito laburista e delle sue politiche; vediamo il dramma del lavoro sottoposto alla morsa e alle costrizioni della globalizzazione; le conseguenze dell'11 settembre fino alla guerra in Iraq. Insomma, neanche in questo romanzo manca la pienezza cui Jonathan Coe ci ha abituati: infatti, sebbene sia in sé compiuto, preso insieme a La banda dei brocchi (anni settanta) e a La famiglia Winshaw (anni ottanta), il Circolo chiuso rappresenta la conclusione di un grande affresco del recente passato e del presente dell'Inghilterra.

Copertina flessibile: 403 pagine
Editore: Feltrinelli; 5 edizione (9 luglio 2014)
Collana: Universale economica
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8807884968

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Inghilterra

Edited by AISHA* - 17/1/2017, 12:20
 
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view post Posted on 11/1/2017, 11:41
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Avevo lasciato i protagonisti de "La banda dei brocchi" liberi di crescere e di affrontare finalmente la vita. Li ho ritrovati qui, vent'anni dopo, scialbi, perdenti, grigi e noiosi.

Non è questo il seguito che mi aspettavo. Prima di tutto, perchè è stato dato un sacco di spazio a Paul che era uno dei personaggi più antipatici del gruppo (e che onestamente era un ottimo "elemento di disturbo", ma come protagonista è davvero noioso e banale e prevedibile e *aggiungere altro aggettivo negativo a caso*) e poi perchè non ho trovato la stessa atmosfera, la stessa verve, nè nella storia e tanto meno nei personaggi.

Vengono risolti "misteri" lasciati aperti nel libro precedente, che potevano tranquillamente rimanere punti aperti, per quanto mi riguarda. Anche perchè la banalità delle scoperte è stata chiara e lampante sin dalle primissime pagine.

Come sempre, ottima la struttura narrativa. Ma questa volta non è sufficiente a reggere un romanzo di cui non si sentiva affatto la necessità. Mi dispiace Jonathan, ma qui hai toppato.
 
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view post Posted on 17/1/2017, 11:17
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CITAZIONE (Ponga @ 2/1/2017, 09:27) 
Questi e altri personaggi sono delle vecchie conoscenze per chi ha letto La banda dei brocchi

...mmm :2kfrio.gif: quindi lo inseriamo nelle serie direi, se i personaggi sono gli stessi
 
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view post Posted on 17/1/2017, 11:39
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Avevo il dilemma quando ho aperto le schede ma poi non li ho messi in serie perchè sono in realtà due libri autonomi e autoconclusivi. Nel senso che sì, i personaggi si conoscono già, però non è fondamentale leggerli in ordine. Il fatto che siano legati è un'aggiunta.

Leggendoli anche invertiti, ad esempio, non è che stai a "rovinarti" la sorpresa o altro (anche perchè ambientandoli a 20 anni di distanza è molto facile anche giustificare le differenze nel carattere dei personaggi eccetera eccetera). Le linee narrative sono ben distinte.

Non so se mi sono spiegata :2kfrio.gif:
 
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view post Posted on 17/1/2017, 11:48
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CITAZIONE (Ponga @ 17/1/2017, 11:39) 
Avevo il dilemma quando ho aperto le schede ma poi non li ho messi in serie perchè sono in realtà due libri autonomi e autoconclusivi. Nel senso che sì, i personaggi si conoscono già, però non è fondamentale leggerli in ordine. Il fatto che siano legati è un'aggiunta.

Leggendoli anche invertiti, ad esempio, non è che stai a "rovinarti" la sorpresa o altro (anche perchè ambientandoli a 20 anni di distanza è molto facile anche giustificare le differenze nel carattere dei personaggi eccetera eccetera). Le linee narrative sono ben distinte.

Non so se mi sono spiegata :2kfrio.gif:

Sì, però abbiamo sempre messo in serie qulli con gli stessi personaggi o la stessa ambientazione :2kfrio.gif:
 
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view post Posted on 17/1/2017, 12:18
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Allora lo modifico in serie!
 
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5 replies since 2/1/2017, 09:27   65 views
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