| che dire? poche parole non bastano per descrivere quest'opera. Non avevo mai letto qualcosa di Asimov, prima e ne sono rimasta piacevolmente colpita. Ho una confessione da fare: ho ascoltato l'audiolibro e questa è uan colpa perchè se avessi tentato di leggere il libro vero, l'avrei abbandonato per i motivi che scriverò, ma, ascoltandolo nei lunghi tragitti in macchina con un eccellente lettore, mi ha spinta a non abbandonarlo. Cominciamo dalla trama: intensa, immensa, con un'ambientazione ben descitta. Nulla è lasciato al caso e le descrizioni di ambienti e di ruoli, seppur appartenenti ad un mondo distopico lontanissimo culturalmente da noi, sono comprensibili e chiare. Il problema è che, per descrivere tutto, ha dovuto sprecare parole e descrizioni, come narratore e come dialoghi tra i personaggi, rendendo immensamente pesanti alcune parti. Seppur i dialoghi siano eccellenti e non si sprechino mai parole, alla lunga ci sono più scene statiche che di azione. Anzi, l'azione è nella possibilità che qualcosa cambi perchè è la decisione stessa a muovere un mondo altro. i personaggi ci perdono molto in questo meccanismo precisissimo e affascinante. Harlan è il protagonista, con i suoi dubbi, i suoi patemi e ci sta, è un ottimo personaggio centrale. Purtroppo tutto è filtrato dal suo punto di azione e quindi fioriscono dialoghi e rivelazioni di quando lui riceva informazioni in contesti in cui non era. La sua stessa controparte femminile emerge pochissimo e solo alla fine, il suo capo si perde in qualche narrazione e in poche azioni. è il romanzo della necessità narrativa e sis ente. e se da uns parte è davvero un meccanismo affascinante e ben oliato, dall'altra, anche entrati nel lavorìo, è fatiscoso restarci e comprenderlo perchè si va ancora più a fondo. è uno di quei romanzi che non si può leggere col cervello spento, pieno di riflessioni interessanti (come la pubblicità della pallina da golf secondo Cooper), ma richiede tanta concentrazione e tanto impegno. E fa pensare perchè di romanzieri così intensi ne ho trovati pochi. Non escludo, visto il suo fascino, di tentarne un'altro di suo (più breve, però), ma per ora virerò su altre letture più leggere e meno fantascentifiche, perchè la fantascienza, per ora, non è un genere che mi aggrada.
Edited by Atenaide2 - 30/12/2023, 21:19
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