Avevo già letto
Il nome della rosa nel 1989, più o meno, ma quello che ricordavo prevalentemente era la trama del
film del 1986. Anche guardando la
serie televisiva del 2019 il paragone era con il film... del libro, alla fine ricordavo ben poco.
Quest'anno ho recuperato la versione audio, letta da
Tommaso Ragno è prodotta da Audible e posso dire di aver scoperto un
altro libro.
La trama gialla era quella e la recitazione di Ragno faceva
il verso, forse involontariamente, forse perché ormai entrate nell'immaginario comune, alle voci dei doppiatori dei personaggi del film.
È stato facile
vedere Sean Connery o Ron Perlman, mentre Ragno dava voce alle loro battute.
Invece tutta la parte teologica, i riferimenti all'immaginario religioso di quegli anni, le lotte tra Papa e Imperatore, le questioni legate alla epurazione dalle sette erotiche da parte dell'Inquisizione e i lunghi elenchi di qualsiasi cosa erano rimasti relegati in un angolino della memoria e dimenticati.
I diversi livelli di lettura, i riferimenti storici reali mescolati ad un medioevo forse troppo stereotipato, l'utilizzo di un italiano non sempre semplice da comprendere sono, per me, punti a favore dell'opera e la riscoperta della parte non gialla della storia, legata ad un periodo storico che mi ha sempre interessato, è stata una piacevole sorpresa e l'ascolto di oltre venti ore di romanzo non è pesato.
5 / 5