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Il nome della rosa, Umberto Eco

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view post Posted on 10/4/2020, 19:59
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権叔父

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CITAZIONE
Ultima settimana del novembre 1327. Il novizio Adso da Melk accompagna in un'abbazia dell'alta Italia frate Guglielmo da Baskerville, incaricato di una sottile e imprecisa missione diplomatica. Ex inquisitore, amico di Guglielmo di Occam e di Marsilio da Padova, frate Guglielmo si trova a dover dipanare una serie di misteriosi delitti (sette in sette giorni, perpetrati nel chiuso della cinta abbaziale) che insanguinano una biblioteca labirintica e inaccessibile. Per risolvere il caso, Guglielmo dovrà decifrare indizi di ogni genere, dal comportamento dei santi a quello degli eretici, dalle scritture negromantiche al linguaggio delle erbe, da manoscritti in lingue ignote alle mosse diplomatiche degli uomini di potere. La soluzione arriverà, forse troppo tardi, in termini di giorni, forse troppo presto, in termini di secoli.

Titolo: Il nome della rosa
Autore: Umberto Eco
Prima edizione: 1980
Editore: Bompiani
Lunghezza: 533 pp.

Edited by AISHA* - 24/10/2023, 10:14
 
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view post Posted on 10/4/2020, 20:29
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権叔父

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Avevo un po' di timore a iniziare questo libro, in parte perché con gli anni si è conquistato una certa fama di romanzo pesante e scritto da Eco per dare mostra del proprio sapere. Quest'ultima caratteristica è sicuramente vera: le sfilze di elenchi di testi di monaci della cristianità, di autori pagani (greci latini e arabi), dei simboli della religione cristiana, degli attributi delle gemme preziose e delle piante medicamentali, di interpretazioni delle Sacre Scritture e di discussioni basate sulle proposizioni dei padri della Chiesa costellano tutto il romanzo. C'è da dire che senza questi elementi, che invero appesantiscono abbastanza la narrazione, sarebbe uscito fuori un romanzo storico buono ma un po' mediocre. Quello che invece abbiamo davanti è uno spaccato della vita monacale del '300 per comprendere e immergersi nel quale è impossibile fare a meno degli infiniti riferimenti alle auctoritates del passato e alle superstizioni proprie degli uomini del Medioevo, anche dei più colti. È curioso vedere come fino a non molto tempo fa l'umanità considerata più saggia e intelligente non facesse altro che disquisire di quisquilie cavillose e proposizioni attribuite a non so quale santo e non fossero in grado di formulare un pensiero proprio ma dovessero continuamente fare riferimento a qualcuno venuto prima di loro. È per questo che il mentore del protagonista - Guglielmo da Baskerville - spicca sugli altri personaggi: lui è fondamentalmente capace di pensare con la propria testa.
Oltre all'ideologia e alla cultura dell'epoca, anche il contesto storico-politico è descritto molto bene, tra le continue dispute dei vari ordini religiosi e l'eterna lotta tra Papa e Imperatore. Ma al di là di questi eventi è bello vedere come funzionava la vita quotidiana nell'abbazia.
L'intreccio è ben costruito e appassionante, anche per questo le parti più pesanti non impediscono di procedere la lettura a ritmo serrato (se si effettuano i tormenti amorosi di Adamo: quelli sono davvero tediosi). C'è solo una cosa he mi ha lasciato perplesso: se la biblioteca è un luogo adibito alla conservazione dei libri che chi vuole può prelevare, che senso ha costruirne una così labirintica e di difficile accesso?
In ogni caso, davvero un bel libro e un romanzo di spicco nella letteratura contemporanea.

PS. Forse servirebbe un lavoro di revisione sul testo: ho trovato molti errori nelle frasi in latino e in tedesco, ma forse sono voluti.
 
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view post Posted on 3/7/2021, 18:42
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Biting's excellent.
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Avevo già letto Il nome della rosa nel 1989, più o meno, ma quello che ricordavo prevalentemente era la trama del film del 1986. Anche guardando la serie televisiva del 2019 il paragone era con il film... del libro, alla fine ricordavo ben poco.
Quest'anno ho recuperato la versione audio, letta da Tommaso Ragno è prodotta da Audible e posso dire di aver scoperto un altro libro.
La trama gialla era quella e la recitazione di Ragno faceva il verso, forse involontariamente, forse perché ormai entrate nell'immaginario comune, alle voci dei doppiatori dei personaggi del film.
È stato facile vedere Sean Connery o Ron Perlman, mentre Ragno dava voce alle loro battute.
Invece tutta la parte teologica, i riferimenti all'immaginario religioso di quegli anni, le lotte tra Papa e Imperatore, le questioni legate alla epurazione dalle sette erotiche da parte dell'Inquisizione e i lunghi elenchi di qualsiasi cosa erano rimasti relegati in un angolino della memoria e dimenticati.
I diversi livelli di lettura, i riferimenti storici reali mescolati ad un medioevo forse troppo stereotipato, l'utilizzo di un italiano non sempre semplice da comprendere sono, per me, punti a favore dell'opera e la riscoperta della parte non gialla della storia, legata ad un periodo storico che mi ha sempre interessato, è stata una piacevole sorpresa e l'ascolto di oltre venti ore di romanzo non è pesato.

5 / 5
 
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view post Posted on 6/10/2023, 19:56
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4/5
Non mi sento di dare voto pieno ma non posso nemmeno dare di meno.
Perché non voto pieno: perché ho fatto veramente fatica a leggerlo. I motivi sono due
1. le frasi in latino e tedesco non erano tradotte, almeno nella mia edizione, qualcuno spero sia stato più fortunato con edizioni diverse. Quindi continua ricerca per tradurre e poter capire (per così dire 😅)
2. Troppi esempi ed elenchi, sembrano fatti più per il vantarsi di sapere tanto di tutto che per reale necessità, ne bastavano meno della metà e tutto sarebbe sembrato più scorrevole e “leggero”.
Perché non posso dare meno: perché è un bellissimo romanzo storico, uno scritto di altri tempi con questo modo di esprimersi che risulta sempre corposo, avvolgente e si anche un po’ pesante ma in modo positivo, quando non si esagera ovviamente 🙄, così diverso dal modo di oggi. Senza nulla togliere agli attuali scrittori si intende, che ne abbiamo di validissimi per fortuna. Però paragonato a certi, diciamo che ha proprio un’altro spessore.
Come ultima cosa devo dire che anche le note alla fine sono interessanti.
 
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view post Posted on 15/10/2023, 07:50
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Ho riletto con piacere questo libro per la sfida dei Preferiti. Come spesso accade, il mio ricordo era un filino edulcorato (dai, siamo sinceri, sia la descrizione del portone che il sogno di Adso sono lunghi e tediosi fino all'inverosimile) eppure la scrittura di Eco avvinghia e non ti lascia scampo.

Ricordando bene diversi particolari, ho potuto conntrarmo meglio su tutta la cornice storica. E se Eco si è lasciato un po' andare all'autocompoacimento per la sua vasta conoscenza è ampiamente perdonato. D'altronde se non avesse potuto lui, chi avrebbe potuto?

Per me, sempre cinque stelline brillanti cum laude.

Nota: mentre scorrevo le recensioni precedenti ho seguito il suggerimento di Taksya e ascoltato qua e là pezzetti dell'audiolibro (pezzetti è un eufemismo, a momenti l'ho ascoltato tutto :rotfl_drop.gif:). Bellissimo.
 
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view post Posted on 18/10/2023, 12:28
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civettina curiosa

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Io ho provato ad iniziarlo ma non è il suo momento. Ritenterò.
 
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view post Posted on 19/10/2023, 08:22
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Credo che si tratti di uno di quei casi di "amore o odio" , infatti ho sentito varie persone che proprio non sono riuscite ad andare oltre le prime pagine...come tanti che invece lo hanno amato....
:flowers2: :flowers2:
 
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view post Posted on 8/3/2024, 21:01
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I have a dream

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Mi ero dimenticata quanto fosse bello questo romanzo! Prevedo un fine settimana strepitoso
 
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