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The Constant Rabbit, Jasper Fforde

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view post Posted on 31/10/2020, 21:34
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

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Titolo The Constant Rabbit
Autore Jasper Fforde
Genere Fantasy, fantascienza
Paese U.K.
Lingua inglese
Prima edizione 2020
Editore Hodder & Stoughton
Pagine 320
Trama
Peter Knox lives quietly in one of those small country villages that's up for the Village Garden of the Year award. Until Doc and Constance Rabbit move in next door, upsetting the locals (many of them members of governing political party United Kingdom Against Rabbit Population), complicating Peter's job as a Rabbit Spotter, and forcing him to take a stand, moving from unconscious leporiphobe to active supporter of the UK's amiable and peaceful population of anthropomorphised rabbits.

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Seguo Jasper Fforde dai tempi di Il caso Jane Eyre, il primo romanzo con Thursday Next. Ho recuperato, anche se non ho ancora letto tutto (mi conservo ancora intoccato l'ultimo della serie di Thursday, nella speranza che esca il seguente), ogni romanzo scritto e spero sempre che ogni post nella sua pagina Instagram riguardi l'uscita del prossimo capitolo di Thursday o del secondo volume di Shades of Grey.
Nel frattempo andiamo di stand alone e, dopo l'inverno passato in ibernazione con Early Riser, questa volta ci ritroviamo in una Gran Bretagna dove, a causa di un misterioso Evento, i conigli sono stati umanizzati, diventando più simili a Bugs Bunny che ai protagonisti di La collina dei conigli.
La popolazione britannica si è rapidamente trovata a dover gestire migliaia di conigli antropomorfi, con una loro lingua, abitudini che hanno solo adeguato alla nuova dimensione e una loro religione, facendoli presto diventare la minoranza da temere e fonte di ogni male.
Non troppo stranamente le volpi e le donnole coinvolte nell'Evento, avendo abbracciato con gioia la via umana, hanno avuto molto meno problemi ad essere accettati dagli umani, che hanno trovato in loro gli agenti ottimali per perseguire e perseguitare i conigli.

Peter Knox, il protagonista narratore, è un membro del RabCoT (Rabbit Compliance Taskforce) e il suo compito è quello di riconoscere i conigli, cosa che pochi umani riescono a fare (non che gli animali antropomorfizzati siano così abili nel distinguere gli umani).
Peccato che, durante l'università, si fosse innamorato di una coniglia e che quella coniglia, con marito e figli, si sia da poco trasferita nel suo villaggio, proprio nella casa accanto alla sua.
Ben presto, tra comitati del villaggio anti conigli, movimenti armati conigliofobici e un piano per segregare tutti i conigli in una conigliera artificiale in Galles, la vita di Peter diventerà un inferno... dentro al quale si incamminerà con gioia.

Fforde, utilizzando i conigli come alieni superpartes, imbastisce una satira sociale adeguata alla situazione politica attuale, indipendentemente dalla minoranza e dal governo a cui fate riferimento.
Le varie parti in causa, le manovre utilizzate, i metodi di reclutamento e intimidatori... tutto può essere traslato senza problemi nella nostra realtà.
Fortunatamente lo humour e il lato assurdo della storia rendono il tutto godibile e divertente.
Il finale, dolceamaro, è forse l'unico possibile... anche se mi ha intristito parecchio.



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