Quelli Che i Libri - Forum Libri e Letteratura

The Graveyard Apartment, Mariko Koike

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 31/10/2020, 21:43
Avatar

Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

Group:
QCiL
Posts:
24,483
Location:
Bologna

Status:


30164422._SY475_

Titolo The Graveyard Apartment
Titolo originale 墓地を見おろす家
Autore Mariko Koike
Traduttore Deborah Boliver Boehm
Genere horror
Paese Giappone
Lingua giapponese
Prima edizione 1986
Edizione americana 2016
Editore Thomas Dunne
Pagine 334
Trama
One of the most popular writers working in Japan today, Mariko Koike is a recognized master of detective fiction and horror writing. Known in particular for her hybrid works that blend these styles with elements of romance, The Graveyard Apartment is arguably Koike’s masterpiece. Originally published in Japan in 1986, Koike’s novel is the suspenseful tale of a young family that believes it has found the perfect home to grow into, only to realize that the apartment’s idyllic setting harbors the specter of evil and that longer they stay, the more trapped they become.

This tale of a young married couple who harbor a dark secret is packed with dread and terror, as they and their daughter move into a brand new apartment building built next to a graveyard. As strange and terrifying occurrences begin to pile up, people in the building start to move out one by one, until the young family is left alone with someone... or something... lurking in the basement. The psychological horror builds moment after moment, scene after scene, culminating with a conclusion that will make you think twice before ever going into a basement again.

¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥



Vorrei dare quattro stelle a questo horror giapponese, ma ci sono alcune cose che mi frenano, non ultima una traduzione pesante da digerire.
Il libro è stato pubblicato nel 1986 in Giappone, la storia è ambientata in un 1987 poco tecnologico rispetto al nostro tempo, ma non si sente la mancanza di computer o cellulari, non essendo fondamentali per la storia.
La traduzione inglese, invece, è recentissima ma suona troppo impostata, molti termini utilizzati sono datati e certe frasi sembrano traduzioni letterari, con poco senso in inglese.
La storia invece è interessante, non mi sorprenderebbe vedere un film o una serie tv tratta dal romanzo, ma alcune scene e altre lungaggini ripetitive tolgono un po' di pepe all'azione.

Siamo alle prese con una giovane famiglia moderna. Teppei, il padre, e Misao, la madre, hanno iniziato la loro relazione come amanti, una storia clandestina che ha provocato la morte per suicidio della prima moglie di Teppei, Reiko. La figlia Tamao è nata dopo il matrimonio, ma sono in molti ad aver ostracizzato la coppia, soprattutto Misao, a causa della morte di Reiko. Morte che nessuno di loro è riuscito a superare, visto che tengono un piccolo altare dedicato alla donna in un angolo della casa.
Le famiglie di origine sono distanti e solo il fratello di Teppei e sua moglie cercano di restare in termini amichevoli, per quanto glaciali, con la coppia.
Completano la famiglia un cane, Cookie, e Pyoko, un uccellino... non meno importanti dei componenti umani del gruppo e forse i soli veramente simpatici.

Con un colpo di fortuna la giovane coppia trova quella che crede essere la casa dei loro sogni... peccato che sorga accanto a un vasto cimitero, con tombe e lapidi di un'epoca che non conteplava ancora la cremazione, con monastero buddista e crematorio incorporati.
Il prezzo basso e la veduta primaverile non proprio brutta convince la coppia e il trasloco avviene senza problemi... tranne la morte improvvisa di Pyoko, situazione che mi ha ricordato l'inizio di Poltergeist.
Il palazzo mezzo vuoto, la figlia che dice di ricevere visite notturne da parte del volatile defunto e il pensiero costante del cimitero non aiutano la salute mentale di Misao, ma l'amicizia di una vicina con figli della stessa età di Tamao e la possibilità di riprendere il lavoro sembrano aiutare un po'.
Poi, come da copione, iniziano i fatti strani.
Oltre alle piume del volatile fantasma in giro per casa e i messaggi poco allegri che lascia a Tamao, abbiamo un seminterrato che sembra pieno di energie negative e un ascensore, unico collegamento tra il corpo principale e il basamento, che fa spesso le bizze.
Misao si fissa sulla storia del quartiere, e sul progetto della costruzione di una galleria sotterranea che correrebbe sotto il cimitero, il tutto mentre i vicini di casa decidono di andarsere uno dopo l'altro.
Un incidente capitato a Tamao mentre giocava nel sotterraneo convince entrambi i genitori che c'è qualcosa di ambiguo ma è solo quando anche la famiglia amica decide di andarsene che le presenze decidono di mostrarsi, esibendosi in una apparizione da Oscar lungo il perimetro vetrato dell'androne del palazzo.
Teppei e Misao, restati soli nel condominio, decidono di andarsene ma passano settimane alla ricerca di un nuovo appartamento e non sembra che il palazzo e i fantasmi facciano molto.
Solo alla fine, il giorno del trasloco, le cose precipitano, coinvolgendo non solo la nostra famiglia ma anche il fratello di Teppei e la moglie.

L'andamento del racconto è lento e costante, le troppe ripetizioni dopo un po' stancano e, come capita spesso nei j-horror, la spiegazione dei fatti è solo accennata e non spiegata completamente al lettore. Molti dettagli mi fanno pensare al fatto che ci fosse un substrato di miti e leggende che non è riuscito a passare la traduzione. Alcune cose sono assimilabili al folklore occidentale, ma alcune sono tipicamente nipponiche... solo che il lettore le nota unicamente se ne ha già una infarinatura.
Come capita tipicamente, niente viene sbattuto in faccia al lettore. Non ci sono mostri grondanti di sangue, la tensione è sempre strisciante e non vediamo mai nulla di splatter o gore.
Il problema è che non riesci a provare empatia per nessuno dei personaggi, tranne la povera Cookie.
Tutti hanno un lato egoistico e giudicante che provoca, alla lunga, la caduta verso la perdizione.
Il finale, apparentemente tronco per un pubblico occidentale, chiude perfettamente la storia... lasciando campo libero ad un nuovo ciclo.

Sarei curiosa di leggere altro di Mariko Koike, ma solo se proposta con un traduttore diverso.



3 / 5
 
Top
0 replies since 31/10/2020, 21:43   4 views
  Share