Titolo I demoni di Wakenhyrst
Titolo originale Wakenhyrst
Autore Michelle Paver
Traduttore Francesca Cosi, Alessandra Repossi
Genere horror, gotico, horror psicologico
Paese U.K.
Lingua inglese
Prima edizione 2019
Prima edizione italiana 2020
Editore italiano Neri Pozza
Pagine 290
TramaCITAZIONE
A Wakenhyrst, un minuscolo borgo del Suffolk, sorge Wake’s End, un maniero dai tetti dissestati spruzzati di licheni arancioni e dalle finestre che si fanno a stento largo tra l’edera. Un posto fuori dal tempo, reso ancora più tale dalla Palude di Guthlaf, la landa selvaggia e intrisa d’acqua che circonda la tenuta. A Wake’s End, un tempo, vivevano Edmund Stearne, ricco proprietario terriero e stimato storico, e sua figlia Maude. Ma nel 1913 la sedicenne Maud Stearne vide il padre scendere i gradini con un punteruolo da ghiaccio e un martello da geologo e massacrare la prima persona che gli capitò a tiro nel modo più assurdo e raccapricciante. Internato in un manicomio, Edmund Stearne dedicò il resto della sua vita alla realizzazione di tre sbalorditivi dipinti. Opere che paiono uscite da un incubo: grottesche, macabre, malvagie. Opere che celano la chiave dell’omicidio? Nel 1965, per rispondere a questa domanda, la storica dell’arte Robin Hunter decide di contattare e interrogare l’ormai anziana Maude. La ricerca della risposta, tuttavia, trascina con sé altre domande. I fatti del 1913 hanno forse a che fare con il rinvenimento di uno spaventoso dipinto medievale chiamato l’Apocalisse, scoperto da Edmund nel camposanto di Wakenhyrst? E i diavoli raffigurati nella pala. sono loro la causa dell’inspiegabile e improvvisa perdita di senno dell’irreprensibile e stimato storico? O a farlo precipitare nel baratro della follia sono stati invece i demoni del suo passato? Romanzo storico che spazia da Mary Shelley e Bram Stoker, I demoni di Wakenhyrst ha conquistato i lettori al suo apparire in Inghilterra. Con la sua impeccabile trama, in cui i generi si mescolano in un avvincente thriller, ha sancito la definitiva consacrazione di Michelle Paver.
«Originale e avvincente... Paver fonde m
agistralmente i generi narrativi, mescolando demoni, mistici e la condizione delle donne nell’Inghilterra edoardiana». Observer
«Una storia di orrore e bellezza». Sunday Telegraph
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C'è molto poco horror nella storia narrata da
Michelle Paver, ma molto terrore, in perfetto stile edoardiano, con un senso di paura dato da quello che immaginiamo (noi e i personaggi) più che in quello che viene mostrato.
La vicenda de
I demoni di Wakenhyrst è narrata da più voci, tutte inaffidabili e tutte convinte di quello che raccontano.
Abbiamo Maud Stearne, figlia maggiore dello storico Edmund Stearne, uomo interessato solo a se stesso e alla sua opera magna, la traduzione e l'esegesi delle opere e della vita di una mistica locale, vissuta durante la grande peste.
Lei è la voce narrante principale, affiancata dalla voce del padre e del suo progressivo delirio, appuntato diligentemente in alcuni taccuini che, con il passare del tempo (e un piccolo aiuto esterno), dettagliato la sua discesa nella follia.
Maude passa dall'ammirazione nei confronti del padre all'odio più feroce. Per quelli che ha fatto alla madre, a lei stessa e a quelli che lei ama e noi lettori seguiamo la sua progressiva presa di posizione, così come assistiamo, prevedendo in parte, la fine ingloriosa del padre.
Ma i veri protagonisti della storia sono la palude e le sue leggende, cariche di creature misteriose, forzatamente demoniache per la mente chiusa e bigotta degli abitanti del posto, e un'antica pala d'altare, che rappresenta una visione
paludosa del diavolo e dell'inferno.
Tutto ha una spiegazione logica alla fine, tranne quei piccoli dettagli che vanno a scardinare le certezze e lasciano quel piacevole dubbio che, in realtà, qualcosa di strano esista veramente.
Pur sapendo dall'inizio quello che sarebbe avvenuto e, una volta inquadrati i personaggi, prevedendo quello che sarebbe accaduto nel frattempo, la scrittura della Paver ti accompagna nella lettura e ti tiene legato, mantenendo alto l'interesse.
Interessante anche la postfazione, dove l'autrice offre al lettore la genesi del romanzo e, a chi interessato, vari spunti da seguire riguardo le opere e i luoghi che hanno dato vita all'idea del romanzo.
4 / 5Edited by AISHA* - 8/2/2021, 11:05