| | Il racconto dell'ancella - Serie di Gilead, Vol 1° - Margaret Atwood | |
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| | CITAZIONE In un mondo devastato dalle radiazioni atomiche, gli Stati Uniti sono divenuti uno Stato totalitario, basato sul controllo del corpo femminile. Difred, la donna che appartiene a Fred, ha solo un compito nella neonata Repubblica di Gilead: garantire una discendenza alla élite dominante. Il regime monoteocratico di questa società del futuro, infatti, è fondato sullo sfruttamento delle cosiddette ancelle, le uniche donne che dopo la catastrofe sono ancora in grado di procreare. Ma anche lo Stato più repressivo non riesce a schiacciare i desideri e da questo dipenderà la possibilità e, forse, il successo di una ribellione. Mito, metafora e storia si fondono per sferrare una satira energica contro i regimi totalitari. Ma non solo: c'è anche la volontà di colpire, con tagliente ironia, il cuore di una società meschinamente puritana che, dietro il paravento di tabù istituzionali, fonda la sua legge brutale sull'intreccio tra sessualità e politica. Quello che l'ancella racconta sta in un tempo di là da venire, ma interpella fortemente il presente. Editore : Ponte alle Grazie (27 giugno 2019) Lingua : Italiano Copertina flessibile : 398 pagine ISBN-10 : 8833312259 ISBN-13 : 978-8833312255
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| | Un futuro distopico, una nuova società che ha sovvertito le regole del vivere civile che conosciamo ora (e che non è tanto cambiato dal 1985, anno in cui il romanzo è stato pubblicato). Il governo degli Stati Uniti, in un periodo di tempo relativamente breve, è stato spazzato via e sostituito con un regime pseudo religioso, dove alcuni uomini comandano, altri subiscono e le donne sembrano pagare per tutti. Non ho trovato assurda la rapidità con cui il mondo moderno si è trasformato nell'incubo della Repubblica di Gilead (non so se in italiano sia stata tradotta). Il golpe è avvento nel giro di poco, ma la preparazione è avvenuta con calma, come il racconto della protagonista fa capire senza problemi. La società divisa in caste ricorda altre società, reali o fittizie. Tutto é coerente con i fatti raccontati e il finale aperto, oltre all'ultima parte esplicativa, rendono la narrazione della protagonista ancor più particolare. Il ricordo, mescolato in un unico flusso di pensiero, di passato remoto, presente e passato prossimo può confondere, così come lo stile, anche se quest'ultimo posso solo evincerlo dai vari commenti. Avendo ascoltato un audiolibro, la narrazione della protagonista, con freddezza, coinvolgimento o rassegnazione, ha reso il libro molto più simile a quello che l'autrice aveva immaginato, che non la sua trascrizione su carta. Una lettura non facile e, per molti allarmanti.segnali, molto più attuale oggi di quanto non fosse nel secolo scorso.
4 / 5
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| | Un'amica di mia mamma gliel'ha dato dicendole "Dallo a Elena, a me non è piaciuto, vediamo se a lei piace" Così mi trovo "costretta" a leggerlo anche se non ne ho alcuna voglia visto che proprio non mi attira
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| | Non c'è niente di piacevole in questo libro e non perché sia brutto. A me ha trasmesso disagio e orrore, soprattutto perché, come dice taksya, certi segnali sono troppi per non provare inquietudine Anche se ho trovato inverosimile l'atteggiamento sottomesso di queste donne che accettano tutto in modo apatico. Terrificante soprattutto la remissività di Difred, che si dice disposta a tutto pur di restare in vita. Ma come può desiderare una cosa del genere dopo che le hanno ammazzato il marito, portato via la figlia e ridotto lei in schiavitù? Lei che non è nata in quel mondo, ma ha conosciuto diritti e dignità. Vivere a tutti i costi un corno! Lotta per riavere la tua libertà o muori provandoci Ovviamente leggerò i Testamenti. Se non altro perché voglio vedere
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| | CITAZIONE (*Abra* @ 8/3/2021, 22:05) Non c'è niente di piacevole in questo libro e non perché sia brutto. A me ha trasmesso disagio e orrore, soprattutto perché, come dice taksya, certi segnali sono troppi per non provare inquietudine Anche se ho trovato inverosimile l'atteggiamento sottomesso di queste donne che accettano tutto in modo apatico. Terrificante soprattutto la remissività di Difred, che si dice disposta a tutto pur di restare in vita. Ma come può desiderare una cosa del genere dopo che le hanno ammazzato il marito, portato via la figlia e ridotto lei in schiavitù? Lei che non è nata in quel mondo, ma ha conosciuto diritti e dignità. Vivere a tutti i costi un corno! Lotta per riavere la tua libertà o muori provandoci Ovviamente leggerò i Testamenti. Se non altro perché voglio vedere Vero, la condizione femminile in questo libro, ridotta a vacca da riproduzione o a prostitute per il diletto dei comandanti è allucinante, ma è un messaggio, deve colpire. Sulla sottomissione, ricordati che ha subito un lavaggio del cervello, che è in prigione, che vive in un contesto di paura, Sopravvivere è la speranza di poter rivedere la figlia.
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| | CITAZIONE (*Abra* @ 8/3/2021, 22:05) Anche se ho trovato inverosimile l'atteggiamento sottomesso di queste donne che accettano tutto in modo apatico. Terrificante soprattutto la remissività di Difred, che si dice disposta a tutto pur di restare in vita. Ma come può desiderare una cosa del genere dopo che le hanno ammazzato il marito, portato via la figlia e ridotto lei in schiavitù? Lei che non è nata in quel mondo, ma ha conosciuto diritti e dignità. Vivere a tutti i costi un corno! Lotta per riavere la tua libertà o muori provandoci Non lo trovo così inverosimile. Pensa a come si sono ritrovata a vivere le donne iraniane dopo la presa di potere di Khomeyni. Da una situazione di libertà come le occidentali a una di sottomissione. Se vuoi sopravvivere e non vedi vie di fuga, sei costretta ad adeguarti.
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| | Si, ma vedi, è proprio il voler sopravvivere a tutti i costi che non capisco. Mi terrorizza a tal punto vivere in una situazione del genere che io preferirei davvero passare a miglior vita. Lo so che sono parole forti, ma è così. E niente, questo libro mi ha sconvolta CITAZIONE è allucinante, ma è un messaggio, deve colpire. Ci riesce eccome!
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| | A mente fredda è facile pensarlo ma, davanti al rischio di morire, spesso si fanno scelte che non si sarebbero mai pensate possibili. Io ho trovato il racconto molto credibile.
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| | È inquietante e claustrofobico. Terrorizzante se si considera che nonostante tutto non è così lontano da alcune realtà.
In alcuni momenti avrei voluto scuotere Difred, che tituba, teme, si sottomette. Ma io mi comporterei forse diversamente? Spero di non doverlo mai scoprire.
Per quanto riguarda la chiusura, non amo i finali aperti, così aperti poi men che meno. Ma capisco benissimo la scelta fatta dalla Atwood.
Non so se è un libro che consiglio, non so neanche se sono contenta di averlo letto per il senso di turbamento che lo accompagnana e lascia strascichi.
Però il mio giudizio finale è 4/5
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| | Letto diversi anni fa, e anch’io come voi lo ricordo con turbamento non so se lo consiglierei, come gli altri libri di questa autrice
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| 9 replies since 6/3/2021, 19:21 175 views |
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