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Rotherweird (Rotherweird #1), Andrew Caldecott

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view post Posted on 10/5/2021, 20:10
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

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QCiL
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Bologna

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39709232._SY475_

Titolo originale Rotherweird
Autore Andrew Caldecott
Serie Rotherweird #1
Illustratore Sasha Laika
Genere fantasy, mystery
Paese U.K.
Lingua inglese
Prima edizione 2017
Editore Jo Fletcher Books
Pagine 433
Trama
1558: Twelve children, gifted far beyond their years, are banished by their Tudor queen to the town of Rotherweird. Some say they are the golden generation; some say the devil's spawn. But everyone knows they are something to be revered - and feared.

Four and a half centuries on, cast adrift from the rest of England by Elizabeth I and still bound by its ancient laws, Rotherweird's independence is subject to one disturbing condition: nobody, but nobody, studies the town or its history.

Then an Outsider arrives, a man of unparallelled wealth and power, enough to buy the whole of Rotherweird - deeply buried secrets and all...

¥¥¥¥¥¥¥¥¥¥


In Gran Bretagna Andrew Caldecott è sicuramente un nome famoso anche fuori dal mondo letterario, qui in Italia credo possa essere conosciuto solo nell'ambiente legale.
Non è stato dunque l'autore ad interessarmi, quello che mi ha spinto a comprare Rotherweird, ancor più della trama, è stata la copertina.
Divisa tra il presente e l'epoca elisabettiana, la vicenda che coinvolge il borgo di Rotherweird promette meraviglie.
Separata ed indipendente dal resto del paese per ordine di Elisabetta I, Rotherweird non accetta estranei (tranne poche eccezioni funzionali alla trama), non ha tecnologia moderna (niente elettricità, internet, motori a benzina) e, sempre per via dell'editto di Elisabetta, è contro la legge studiare il passato della cittadina e ci sono notevoli limitazioni anche nello studio della Storia in generale.
I personaggi sono una moltitudine, tutti con nomi bizzarri. I ruoli all'interno della società sono spesso ereditari e i segreti non si contano e, soprattutto, sono spesso sconosciuti ai cittadini stessi.
L'atmosfera della città ricorda quella di molto altri libri simili, così come la commistione tra magia e scienza eclettica e la presenza di un luogo altro che si rivela essere uno dei collegamenti tra i fatti del passato (non solo quello elisabettiano che da origine alla città, ma si risale fino alla conquista romana) e quelli moderni.
Peccato che le trame di Caldecott risulrino troppo circonvolute, con informazioni e dettagli che poi risultano inutili o vengono abbandonate poco dopo.
Ci sono vari momenti di ritrovo tra i personaggi principali che servono a riepilogare e spiegare quello che è accaduto o il significato di anagrammi o giochi di parole (dei quali Caldecott deve essere particolarmente appassionato) che dovrebbero risultare fondamentali alla trama.
Di fatto il mistero misterioso può essere identificato e risolto dal lettore dopo pochi capitoli. Tutte le informazioni e i MacGuffin presenti servono solo ad allungare il brodo e spesso appesantiscono il tutto.
Il finale, essendo il primo di una trilogia, non è definitivo ma non è difficile immaginare dove Wyntertide, il secondo capitolo, potrebbe andare a parare.
Nel complesso non.è stata una brutta lettura, ma tutto aveva un sapore di già letto/visto e poche cose so o effettivamente originali.
Alcuni dettagli relativi alla città e società di Rotherweird non hanno un senso particolare, servono solo a dare colore ma, in realtà, mi hanno spesso buttato fuori dalla storia. Una ambientazione temporale diversa, magari inizio secolo scorso, e già tutto avrebbe acquistato un sapore migliore, per quanto non troppo originale.
Leggerò il secondo? Se lo troverò ad prezzo indecentemente basso credo di sì... ma senza troppo slancio.

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