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Horrorstör, Grady Hendrix

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view post Posted on 30/7/2021, 15:21
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Biting's excellent.
It's like kissing.
Only there's a winner.

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Bologna

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Titolo Horrorstör
Titolo originale Horrorstör
Autore Grady Hendrix
Traduttore Rosa Prencipe
Genere horror, humor
Paese U.S.A.
Lingua inglese
Prima edizione 2014
Edizione italiana 2021
Editore italiano Mondadori
Pagine264
Trama
Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjërring a pezzi, bicchieri Lågniå in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c’è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all’alba e – come vuole la tradizione – si troveranno alle prese con orrori che sfidano l’immaginazione.

Horrorstör non è solo la classica storia di una casa infestata che si svolge in un ambiente contemporaneo (intriso di paure che tutti noi conosciamo), ma è anche una satira del consumismo e della natura degradata del lavoro nella nuova economia del XXI secolo. Tutto questo e molto altro troverete in questo libro confezionato sotto forma di un catalogo al dettaglio, completo di illustrazioni di mobili pronti per il montaggio e altri accessori via via sempre più sinistri. Un horror insomma dal design esclusivo, capace di offrire ai lettori il terrore psicologico di cui hanno bisogno nell’elegante confezione che si meritano.

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Horrorstör è uno di quei libri comprati solo grazie alla copertina. La trama sembrava interessante, ma è stata la copertina a intrigarmi di più.
In pratica siamo di fronte alla classica casa costruita sul cimitero indiano e infestata da spiriti inquieti... solo che la casa è un grande magazzino, che richiama volutamente l'idea (citata più volte anche all'interno del romanzo), e il cimitero indiano è... beh, questo dovrete scoprirlo leggendolo.
Personaggi e situazioni, traslati sempre nell'ottica del grande magazzino, sono abbastanza classici ma, pur trovando scontate le varie situazioni in cui si vengono a trovare, ammetto di essere rimasta agganciata alla storia e di aver finito la lettura a tempo record (considerando i miei tempi di lettura attuali).
La confezione grafica simili catalogo, con le immagini dei prodotti in vendita nel magazzino, via via sempre più assurde, è accattivante e il ritmo dell'azione sembra già adatto alla trasposizione video.
Il finale non è un finale, ma non necessariamente foriero di un sequel. È una di quelle situazioni che potrebbero restare aperte all'infinito, lasciando al lettore la scelta su come tutto potrebbe concludersi, nel bene o nel male per i poveri protagonisti.
La cosa certa, se provate già una certa inquietudine nel frequentare grandi magazzini come Ikea & company, leggere Horrorstör non vi aiuterà a rendere più gradevole il prossimo shopping domenicale.


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