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Diario di Atenaide... un 2023 di libri!

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view post Posted on 4/1/2023, 10:14
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Dopo un 2022 ottimo, vediamo come sarà questo nuovo anno.
Auguro a tutti un buon anno di buone letture! :1267723488.gif:

Comincio già con gennaio
GENNAIO
1. La speranza non è in vendita di Don Luigi Ciotti, un testo apparentemente piccolo, ma con riflessioni importanti sui diritti, sulla Costituzione, sulla democrazia e sulal responsabilità, dei governi e individuale, affinchè il mondo cambi davvero, e in meglio.
2. Come diventare un ingegnere di Vordemar. Immaginatevi bambini, con in casa materiali semplici e aprite questo libro. Ha spiegazioni semplici, gran begli esperimenti da fare. Divertente ed educativo.
3. Il favoloso mondo degli alberi di Buglioni e Bussolati, un libro per ragazzi di quelli molto grandi di formato, con una grafica piacevole, spiegazioni interessanti e date in maniera precisa ma non pesante... è uno di quei testi che solletica la curiosità di un ragazzino e fa sorprendere ancora l'adulto.
4. Atlante del mondo che cambia : Le mappe che spiegano le sfide del mondo di Maurizio Molinari, Conflitti, migrazioni, clima. Parità di genere, razzismo, diseguaglianze. E ancora il populismo che minaccia le nostre democrazie e il virus del Covid-19 che ha sconvolto il Pianeta. Otto lezioni sul mondo che verrà con mappe, grafici e dati per orientarci nell'analisi di un presente che sfida la nostra immaginazione. Grafici, spiegazioni, approfondimenti, per ragionare con l'autore sul futuro che sarà. Un ottimo testo
5. Non erano bambini di Zanolin, un autore pordenonese di gialli che adoro. Mi piace il suo investigatore dannato e mai sereno, la storia che racconta coi temi della diversità culturale e l'ambientazione che usa (a me stranota)
6. I morti del Carso di Heinichen. Lettura in attesa da novembre 2022, finita in tre giorni intensi. L'atmosfera di amre ci sta, la storia è intensa ma non mi ha presa, ho detestato questo detective e le sue paturnie sulle donne, non che il suo carattere estremo. Non ne leggerò altri di quest'autore.
7. Due perfetti sconosciuti di Tortorici, breve ma originale, porta in campo la storia di uan vita e delle proprie convinzioni, raccontata da una signora particolarmente loquace, indifferente al disinteresse smaccato di due interlocutori disinteressati o insofferenti. Strutturato come flusso di coscienza, fa emergere la vita, le convinzioni, le aspettative e gli errori, in un monologo senza interruzione ma straordinariamente connesso. Carino, molto carino
8. Il mercante di luce di Vecchioni: un padre che vive in un mondo tragico greco, il figlio che con la progeria, lo interroga sulla morte. Bella l'idea ma lo sviluppo è cavilloso, troppo dotto e la narrazione è sfuggente. Sarà uno tra i peggiori del mese.
9. Tre giorni di felicità di Miaki, un romanzo che si ispira ad un manga e tratta il tema del valore dle tempo. delicato, distopico ma concettualmente importante, spiega il valore della vita. Mi è piaciuta l'ambientazione con le macchinette automatiche e lo slice of life nipponico. bello, molto bello.
10. L'ombra di Raabe, un thriller che lascia senza fiato, con risvolti psicologici e umani fortissimi. Si parla di morte,di rimpainti, di vendetta. L'ho letteralmente sbranato.
11. Omicidio sull'Orient Express di Christie, rilettura felice. Non ho mai imbroccato un criminale per quanto io abbia letto montagne di gialli. Stavolta sapevo chi era e mi sono goduta l'atmosfera narrativa.
12. Omicidio sul Nilo di Christie, bello bello bello, mi è piaciuta la storia, la tensione narrativa, la caratterizzazione dei personaggi
FEBBRAIO
1. Cari figli del 2053 di Buttafava, un testo "antico", scritto negli anni '70, che s'interrogava sulle dinamiche di ierri e le rifletteva sul 2030. Lo scrittore tratta temi come l'ecologia, la tecnologia (e leggere ora certe parti lo fa parere così innocente). Eppure certi temi sono quelli di oggi, come la medicina ceh spinge la vita sempre più avanti, la tutela dell'ambiente e delel relazioni umane. C'è poi la pagina storica della politica, ma, visti gli avvenimenti recenti, non ci metterei la mano sul fuoco che la politica non ci tocchi più di tanto... fa bene leggere i saggisti del pre muro di Berlino, perchè fa capire che tanto avanti non siamo andati.
2. Chi si ferma è perduto di Malvaldi e Bruzzone. Ok che c'è la mano di Malvaldi e che approfondire un personaggio di solito molto grigio nei gialli, l'investigatore di un omicidio, sia un bel leggere. Lo sviluppo dei personaggi è buoni, verace, sincero. Si sente il paese respirare. Non disegnerei di leggere qualcos'altro su questa bella collaborazione, ma, tirate le somme, non ne sono rìmasta rapita, pur apprezzando questo romanzo.
3.Quando la scienza dà spettacolo : breve storia (scientifica) dell'illusionismo di Fuso e Rusconi, divulgativo, ben scritto ma mai pesante, questo testo svela gli inganni della nostra mente che tanto fanno gola a scienziati e illusionisti, la storia della magia e il suo presente e in parte, rivela che la prestigiazione, è scienza, elettrica, chimica... ma pure meraviglia. Mi è piaciuta la carrellata di capitoli dedicata ai vari prestigiatori, ha Robert-Houdin al celebre Houdini, fino alla parte dedicata ai comitati scientifici che sono sorti in tutto il mondo contro gli imbroglioni, ai quali, non a caso, partecipano prestigiatori di fama. Molto molto bello
4. Il circolo dei contastorie di Carriere: aneddoti di tutto il mondo su temi vicari della nostra vita: al vita, la morte, i buoni o cattivi maestri, il valore di una storia... è stato un percorso originale, intenso, a tratti tragico, a volte divertente, su quanto la natura umana non cambi mai, qualunque posto in cui cerchi una storia e un valore. I racconti sui maestri zen, poi, sono tra l'ilare, l'essenziale, il profondo.
5. L'assoluzione di Bakkeid, un giallo nordico che volevo tentare per cambiare gusti. Non ho antipatia per i gialli, ma mettere assieme una ragazza scomparsa, uno scompenso mentale, personaggi fragili e impasticcati, letti più o meno caldi, malgrado la storia desolante di umanità andata a male del villain che potrebbe esserci ben inserita, non mi ha convinta affatto. Come scrittura, scorreva bene, malgrado tutto, ma io cerco gialli meno brutali, più di cuore che di pancia o di malattia.
6. Animali fantastici e dove trovarli : screenplay originale della Rowlings. Dopo anni di curiosità, approfittando del tempo, l'ho iniziato. Leggere un copione non è come leggere un romanzo, ma ho apprezzatto i sottili fili narrativi e i personaggi mai banali.
7. Animali fantastici : i crimini di Grindelwald : screenplay originale di Rowlings. Capitolo due, niente male. Emergono personagg dle mondo di HArry potter e si inseriscono nella storia senza forzature. Mi piace il personaggio di Credence.
8. Animali fantastici : i segreti di Silente : screenplay originale della Rowlings, bello, intenso, mai scontato, costringe i personaggi a mettersi in gioco. Ho sempre fatto il tifo per credenze, ma Jacob è un mito. Spero che la serie proceda, ma da quanto vedo pare arenata.
9. La mala erba di Manzini, realistico, amaro, potente, il mondo sociale descritto dall'autore mette alla prova ciascuno, dalla ragazza diciasettenne, al sessantenne in difficoltà economiche. Il dio denaro, se non c'è, mette in difficoltà la vita di tutti, e forse espone anche il ricco e senza scrupoli proprietario del paese, ai suoi bei rischi. L'amarezza scava profondamente, come il fiato manca al'idea della trappola mortale che è un paese di poveracci senza scampo. Esiste la salvezza? Espedienti per scappare? E come? E da se stessi? E poi c'è l'amore, quello che farebbe bene, ma che non basta da solo. Servono i soldi. E il cappio si stringe, mentre la tragedia si traveste da morte. Potente, da Manzini. Fa male finire questo libro, ma fa anche male staccarsene.
10. Nives di Naspini. Il lutto scava un dolore nella neovedova che s'affeziona ad una gallina e per colpa della gallina chiamerà il veterinario, amico di lunga data. E dalla loro telefonata emergerà una storia intensa, fatta di sogni, tradimenti, ma che svelerà la vera natura di chi è al telefono. Perchè, se una telefonta può essere lunga come una vita, non si sa mai che salvi chi la raccoglie. Una rilettura stupenda.
11. Inferno a Cassino : la battaglia per Roma di Bond, una narrazione lucida ma non fredda degli eventi che hanno portato gli americani a sfondare la linea Gustav presso Montecassino. è una testimonianza che ricorda di come, nel '44, c'era gente che moriva in guerra e non erano solo italiani. Ho scoperto che esiste questo posto: http://openettuno.it/elemento/cimitero-americano-di-nettuno/. Non biosgna dimenticare, perchè i testimoni invecchiano e i morti non parlano più.
12. Breviario per un confuso presente di Augias, capitoli brevi, dai contenuti chiari e ben connessi, con temi come la politica, la vita, Dio, l'amore, la cultura. Quest'uomo è un pozzo di scienza e sa trasmettere in modo vero ciò che spiega.
13. Bugie sepolte di Ohlsson, un giallo straordinario. Mi è piaciuta come la trama si è infittita, il protagonista è emerso con forza e umanità, le ambientazioni sordide fanno riemergere il profilo di una vittima, più che una serie killer. Devo leggere il secondo per capire come finisce!
14. Topi di Reece, intenso, sanguinoso, psicologicamente disturbante. Analizza il passaggio da topi inermi di una madre debole e divorziata e di una figlia bullizzata ad una forma di riscatto fortissima ma cruenta. Sarà un lieto fine? Provatelo voi e ditemelo
15. Verità occulte di Ohlsson, conclusione al cardiopalma. I fili della trama vengono tirati, costringendo il protagonista a tirare fuori l'impossibile per salvare le persone a lui care, ma pure ad affrontare un passato troppo scomodo e doloroso. Una serie che mi ha spinto a rivalutare i gialli nordici.
MARZO 2023
1. Il maestro e Margherita di Bulgakov, recensioni più autorevoli delle mie mi ridurrebbero al silenzio, se non fosse che sono irritata dal fatto che questo romanzo mi ha fatta sentire ignorante e impotente. Trama insensata, scene esagerate e al limite del fantasy, discorsi pesanti e troppo allusivi al nulla. Gli unici capitoli buoni erano quelli di Ponzio Pilato. Mi spiace non aver capito la grandezza di quest'opera(vista la sua storia... ne ho letti di articoli per cambiare idea!), avendo letto pure guerra e pace o delitto e castigo e apprezzandoli molto. Sarà il peggiore del mese, di sicuro.
2. Il sogno di Ryosuke di Sekagawa, scrittura ovattata e onirica che parla di un sogno di riscatto, di pesanti tradizioni ma di ambizioni più grandi e disperate e termina con una liberazione dalla morte, fisica e morale. Forte e intenso, è come quei profumi tenui ma persistenti che non si dimenticano.
3. Norimberga e Vietnam : una tragedia americana di Taylor, questo saggio, scritto nel '71 quando la guerra in Vietnam era ancora in corso. Leggerlo a distanza di quasi settant'anni dal conflitto, sapendo com'è finito, fa pensare. Mi è piaciuto il capitolo che parlava del processo di Norimberga e del suo ruolo di catalizzatore di leggi sulla guerra, tra cui al Convenzione di Ginevra, che prima non erano così internazionali. Ho scopperto che esisteva pure il processo di Tokyo, parallelo a Quello di Norimberga, ma dalle sfumature nipponcihe. La parte relativa al Vietnam analizzava lo sviluppo della guerra, la sua giustezza, le sue atrocità più o meno comminate ai fautori. Fa riflettere che conflitti all'epoc caldi, oggi, se non si approfondisce la storia, sono avvenimenti sterili su un libro di storia.
4. Il diario geniale della signorina Shibata di Yagi, un romanzo ironico, profondo e significativo che racconta le vicende di una giovane donna giapponese, che, davanti alle richieste lavorative assurde dei colleghi, finge di essere incinta e comincia a sentirsi tale. E cambia il suo modo di vedere la vita, di capire quanto la solitudine sia forte e quanto può fare per realizzarsi. Ma il bambino c'è o non c'è? Romanzo geniale, come il titolo
5. Il moro della cima di Malaguti. Siamo sulla Grapa, e qui comincia la storia di un bambino innamorato della sua montagna, poi destinata a diventare prima meta turistica, poi bellica, poi sacrario militare, il monte Grappa, appunto. Quelle di Malaguti sono storie che danno nostalgia e parlano di luoghi, mestieri, ruoli, che il tempo, la guerra, le mode, hanno spazzato via. Eppure il Moro muore ridendo e non spoilero nessuno: ha perso tutto, eppure qualche rivincita se l'è presa. E non è da poco.
6. L'ultimo Catone di Asensi, un mattone che ho finito con rammarico, perchè il suo impianto narrativo solido, la narrazione rapida, lo studio psicologico ben fatto, una chiusura della vicenda ottima, hanno fatto sì che finissi il libro in breve tempo. Di certo prenderò altri suoi libri.
7. La compagnia dei teatranti di Lenz, un testo breve che parla di carcere, libertà, amicizia, sogni e aspirazioni. Il rapporto tra teatro e vita non è scontato, anzi, e la narrazione veloce, a capitoli brevi, restituisce grandi significati con una semplicità disarmante. Ammiro gli autori che in un testo breve e apparentemente leggero, costringano a vedere oltre, a rileggerli in chiavi più grandi. Molto bello.
8. La lunga notte di Gori. Gori e i suoi polizieschi storici mi piacciono un sacco: il suo investigatore che è bigio, nè fascista, nè partigiano, alle prese con il passato scomodo, rappresentato dal suo ex capo e dal suo collaboratore fascista, dal futuro incerto con la fidanzata ebrea che sente la terra bruciarle attorno, dal nuovo capo, influenzato da un amministrazione politica e militare, che all'alba della firma dell'armistizio, vuole affondare il progetto Giant II degli americani.
La cosa curiosa è che il piano giant II è davvero esistito e che se le cose fossero andate diversamente, forse l'Italia avrebbe avuto un'altra storia, dopo il '44.
9. Denaro sporco di Dostoevskji, un racconto illuminante su come la disonestà si riverbera nella società, scatenando il meglio e il peggio della natura umana, portando a coloro che grazie alal fede si salvano e a loro volta possono salvare gli latri, a coloro che sono destinati ad un baratro morale a causa della loro condotta, il che li porterà ad uan sorte certamente negativa, a volte mortale. Un racconto che pare una parabola evangelica, leggibilissimo e che fa riflettere.
10. Il tribunale degli uccelli di Ravatn, un romanzo che è finito dritto dritto tra i peggiori del mese, a causa dei protagonisti vergognosamente assurdi (lei ninfomane crocerossina, lui orso violento. E malgrado i segnali, lei resta al suo fianco), la narrazione che alterna capitoli insignificanti e brevissimi e lunghi e melensi, senza il minimo mordente. Il finale telefonatissimo e la risoluzione fortunella e improbabile. Una porcheria di libro. e del tribunale mai vista l'ombra.
11. La seconda guerra fredda di Rampini. L'autore, giornalista attento alle vicende che influenzano il nostro mondo, è anche un eccellente divulgatore e ci spiega cosa è cambiato, in 10 anni, nel rapporto tra Cina e Stati Uniti. E queste dinamiche interessano tutti, perchè siamo alle porte di un nuovo secolo cinese. E il cinese sarà la lingua del futuro. Rampini lo spiega bene e con chiarezza. Il mondo è cambiato, dal 2008 in poi, e pure noi. Leggere questo testo con una politica che cambia ed evolve a seguito della guerra in Ucraina è ancora più illuminante.
APRILE 2023
1. Lettere contro la guerra di Terzani, una lettura potente che scaca nelle radici dell'odio e dell'amore a partire dai fatti del 2001. E in ogni paese in cui ha viaggiato, ha lasciato pensieri, narrazioni, descrizioni, sperando che, malgrado odi e macerie, qualcosa di buono accadesse. E racconta la guerra in Afghanistan... e sapere cosa è accaduto non è affatto accettabile. Siamo in un mondo che l'americacentrismo ha plasmato e non è una notizia su cui gioire, sapendo della nuova guerra fredda in arrivo.
2. Venne alla spiaggia un assassino di Stancanelli, un testo breve, uan cronaca sulle ONG portata in prima persona da una giornalista che ha tentato l'esperienza di andarci, in una nave da soccorso. E racconta la burocrazia, i preparativi frenetici prima e durante l'azione, il rapporto con le autorità, l'involuzione delle normative sui migranti e sul Meditteraneo, ma soprattutto le persone che vivono per salvare vite umane e il clima umano che si crea in queste navi. Da leggere, per capire quanto la logica del nemico sia mostruosa pure da pensare.
3. L'amministrazione militare austro-ungarica nei territori italiani occupati 1917-18 di Christine Horvath-Mayerhofer ; a cura di Arturo Toso, istruttivo e interessante, fa capire che in realtà l'impero austro ungarico voleva rimanerci, nel Friuli e aveva pensato, a parte le solite requisizioni militari, a costruire in loco strutture burocratiche amministrative. Questa tesi, originariamente non scritta in italiano, è illuminante su come un nemico che invade, spera sempre di vincere e si gestisce in un'ottica di insediamento futuro.
4. Prato all'inglese di Dard, un romanzo degli anno '40 che non sente il peso degli anni. Avvincente, intenso, è di quei thriller seduttivi che non ti lascia fino all'ultima pagina. Non è scontato mai e la scelta di raccontare la storia dal punto di vista del protagonista è labirintica e vincente.
5. 41 perchè di dubbio interesse di Froscianti, un libricino ironico e dissacrante su domande banali ma vitali: perchè pungono sempre me? perchè sono sempre in mezzo ai corridoi? perchè le famiglie si incontrano su whattsup? Perchè in ascensore siamo tutti Giuliacci? Breve ma irriverente sui nostri modi normali di vivere e convivere, con noi stessi e con gli altri
6. La donna del faro di Jonasson, quarto libro di una serie poliziesca, breve ma intenso, scava in vicende passate e relaizoni umane disturbate. è una di quelle letture rapide che lasciano un piccolo segno, ma che non restano a lungo. Però l'atmosfera era stupenda e le descrizioni dei luoghi fantastiche.
7. Il rosso vivo del rabarbaro di Ólafsdóttir, l'orribile dle mese di sicuro. Non c'è una vera trama, la protagonista resta poco analizzata. L'ambiente geografico e umano è interessante, ma la costruzione della vicenda è lacunosa con momenti di stremo tedio. E il tutto è impacchetttao in un libricino dal finale aperto, ma tutto sommato poco comprensibile. Non ho capito il senso delle lettere di sua madre, nè al ricerca della protagonista.
8. L'arte contemporanea in 10 artisti di Nifosì, eccelso, chiaro ma mai pesante, questo libro studia 10 artisti (Pollock, Rothko, Fontana, Burri, Hopper, Bacon, Abramović, González-Torres, Mueck e Hirst) e li analizza in un'ottica comprensibile, a volte non condivisibile (tipo gli obbrobri di Bacon e Hirsh). La felice scoperta del senso di Rotko e di Fontana, della metafisica di Hopper, della ricerca della Abramovic e della profondità di Gonzales-Torres, nonchè dei giganti d Mueck, mi ha fatto capire che forse ero troppo prevenuta e che d'ora in poi valuterò queste opere particolari con più ponderatezza.
9. Cromorama : come il colore ha cambiato il nostro sguardo di Falcinelli, un percorso interessantissimo su come il colore e il concetto della sua esistenza si sia evoluto nel tempo. Con il supporto di immagini che vengono da fonti disparate, si apre un ragionamento che va dai colori naturali, a quelli chimici, fino ad arrivare al pantone, ma soprattutto si sottolinea come il colore noi lo vediamo (e si spiegherà anche l'evoluzione della scoperta di come lo percepiamo) ma la cultura ci impone di percepirlo, a volte in modo inconscio, in maniera diversa e partendo da come sappiamo che lo percepiamo, possiamo capire con maggior chiarezza come lo vedeva chi è venuto prima di noi.
10. Il ritorno di Catone di Asensi, favoloso, intenso, che nell'azione travolgente inserisce dati sull'origine della fede cristiana. La protagonista è sempre lei, passionale, impulsiva, diretta, trascinata in un nuovo giro di enigmi e trappole con compagni già noti. Pur essendo un mattone, l'ho sbranato in pochi giorni.
11. Quando le montagne cantano di Mai, una tra le migliori letture del mese: la profonda sensibilità dell'autrice inserisce una storia bellica complessa e dolorosa, adottando il punto di vista di una famiglia vietnamita, nelle vicende umane di un gruppo famigliare e ne fa un'eredità di destini, rendendo comprensibile sia la storia bellica, che quella umana. Stupendo. L'ho sbranato in poco tempo, ma mi resterà nel cuore.
12. Porti ciascuno la sua colpa : cronache dalle guerre dei nostri tempi di Mannocchi, testimonianze e report di un Iraq piegato dalla guerra all'Isis degli americani, tra ricordi dolorosi di morti violente e insensate, un futuro tragico e inarrivabile e la convivenza tremenda e iniqua tra i parenti delle vittime di Isis e delle sue vedove con i bambini di entrambi a convivere in contesti drammatici di odio. E la giornalista domanda: ma se glia mericani stessi torturarono in nome dell'odio, come possono aiutare l'Iraq a creare quella pace sociale che è al base della loro sbandierata ideologica democratica? anni dopo sappiamo com'è andata, pure in Afghanistan.
13. La vedova di Saramago, un romanzo intenso, emotivamente forte, che descrive le sofferenze emotive e morali di uan vedova e la sua relazione con due uomini, ma soprattutto con la domestica di sempre, vista con dualismo, come uan nemica o una cara sorella. è uno di quesi romanzi in cui accade poco, ma nelel parole dei dialoghi, nella nararzione lenta accompagnata da descrizoni ambientali pregnanti, senti emergere l'onda dell'emotività più densa, umana. Saramago è un eccellente scrittore.
14. Biglietto blu di Mackintosh, una lettura che mi ha sorpresa e ammalliata, che racconta di una non scelta: essere madre o no, e lo decide un biglietto, blu o bianco. La lotta di donne che non accettano il biglietto, che vivono come un mistero e senza nozioni la gravidanza e la vita della protagonista, donna che vuole essere madre ma non sa come fare, a tu per tu col suo corpo, col suo bambino che cresce, in un contesto distopico in cui è fuggiasca e lei stessa cerca l'amore che dia senso alla sua vita. Magnifico, fortissimo, intenso
15. The ghost bride : La sposa fantasma di Choo, seconda splendida rilettura. Le atmosfere malesi, il mondo dell'oltretomba, la protagonista che cresce e dimostra carattere e le sue scelte di cuore. Una romance intensa, non scontata, con una trama intricata e senza momenti di stanca. Stupendo!
MAGGIO 2023
1. In Asia di Terzani, una raccolta di reportage scritto nel periodo più caldo della guerra fredda: gli americani combattevano i comunisti in posti come Corea, Vitnam, Cambogia, Sri Lanka. Questo giornalista viaggiò in oriente per estrarre, con i suoi articoli, l'anima dei popoli, dai dettagli di vita, alle grandi vicende drammatiche. Ed è strano ma toccante come vicende sanguinoso ormai assodate nei libri di storia, lette così, diano il senso di un'umanità che ha agito, ha perso, ha combattuto, ha sperato. Perchè dietro ogni popolo, ogni data, ogni sintesi wikipediana, c'è una storia più grande, viva, pulsante: è quella degli uomini che, nella vita di ogni giorno o contribuiscono a sviluppare una cultura o vivono conflitti sanguinosi e luttuosi ma i loro eredi e discendenti sono ancora con noi, a ricordarci che erano uomini e donne comuni con al loro piccola storia in meccanismi più grandi di loro.
2. l'angelo di neve di Jonasson, primo romanzo che vede protagonsta Ari Tor, intensi e le atmosfere, la mentalità di una cittadina bloccata nel ghiaccio, intensi i ritratti dei personaggi, ma delicati, caratterizzati da quel modo descrittivo pennellato a tinte forti che dà trasparenza e mistero.
3. I giorni del vulcano di Jonasson, un giallo che cerca di entrare nei giorni foschi della tragedia e della violenza, che indaga sul rapporto distorto tra uomo e donna in un'ottica di sopraffazione del secondo sulla prima. Bello bello.
4. Fuori dal mondo di Jonasson, altro romanzo della serie che tratta il tema della famiglia disfunzionale, del segreto e dell'omertà nel contesto famigliare, delle sue conseguenze e dell'isolamento al qual equel segreto condanna. la storia del Ari Por, con i suoi guai personali, bene si attaglia alla vicenda che gli tocca indagare.
5. Notturno islandese di Jonasson, la cittadina persa tra i fiordi diventa raggiungibile con un tunnel. Cosa buona, finchè con esso non arrivano i guai, politici, di corruzione, con tanto di droga in mezzo e violenze correllate. E la macchina del fango si metterà in moto, mentre Ari Thor sarà costretto a far fronte ad una nuova vita col figlio piccolo e troppe cose a cui pensare.
6. In due sarà più facile stare svegli di Surina, ottima penna per una donna che ha lavorato in vari mabiti. Il romanzo tratta le vicende di due donne in cerca della maternità da sole, tra dubbi morali, sociali, personali e un'amicizia che le aiuterà a superare tutti gli ostacoli che la scelta di avere un figlio per pma implica. Ottime le riflessioni correllate alla loro vita, straordinaria al cena metaforica al capitan Schettino... merita davvero come autrice, ha un tocco delicato su una questione delicata e complessa. bellissimo.
7. La porta proibita di Terzani, un'insieme di reportage che questo giornalista fece tra gli anni 70 e 80 del 900 in Cina e ci fa ritratti di un pese sventrato dal maoismo, vittima alle prime battute degli esperimenti di Deng, ancora stato di polizia ma con persone comuni che manifestavano volontà di vivere, con un focus su Tibet e Xiangjian. E purtroppo sappiamo com'è finita in queste due realtà. quello di Terzani è un ritratto impietoso ma non cinico, da giornalista capace di far vedere e sentire, di far parlare le persone, i fatti, le immagini che fa evocare. La sua scrittura denuncia ma non fa invettive inutili, guida alla comprensione di dinamiche altrimenti troppo lontane, ma non ammaestra. Ne leggerò un altro suo di sicuro!
8. I cantieri della storia : Ripartire, ricostruire, rinascere di Rampini. Eccolo qui il Terzani contemporaneo. Se volete sapere com'è finita in medio oriente oggi, leggete lui. In questo libro in cui spiega in modo chiaro vicende complesse, si concentra su eventi come il piano Marshall, la rinascita francese nel dopoguerra, la caduta dell'impero romano (archetipo di tutti, poi), la rinascita di una Cina che pareva condannata alla miseria e allo squallore con manovre "bestiali" da parte dei suoi governatori, il risveglio di un Giappone altrimenti condannato, il new deal spiegato come era e non col mito che è stato... ci fa capire che non tutti i cantieri nascono nella testa di governanti preveggenti, che in fase d'opera le varianti sono molteplici, che i risultati sono altalenanti e imprevedibili, ma l'umanità, con al sua civiltà, è sempre emersa e si è risollevata, tentando, sbagliando, ma delineando un futuro, che, guardacaso, è pure il nostro presente.
9. Il ritratto di Elsa Greer della Christie, un bel giallo in cui le carte cambiano in tavola e, partendo da dialoghi mirati e memorie scritte, emerge un quadro della situazione ribaltato, facendo capire che qualunque vicenda, se vista con gli occhi della Christie, ha più possibilità di evolvere verso un criminale o un'altro, ma sarà sempre lei, salda con la sua penna, a indicare la soluzione giusta. Io che di killer in un giallo non ne ho mai trovati, ho apprezzato la scrittura asciutta, intensa, mirata ala punto ma con indizi misteriosi, della Christie.
10. Il ritorno degli imperi : come la guerra in Ucraina ha stravolto l'ordine globale di Molinari, un testo interessante, che spiega una complessità di vedute con una discorsività e un'attenzione ai fatti e alle mappe, concentrandosi su cosa pensano ad ora, Cina, Europa, Russia e Stati Uniti sulla guerra in Ucraina, soffermandosi su problematiche già esistenti che sono diventati handicap o possibilità per lo stato stesso o per i suoi concorrenti. L'autore, direttore di un quotidiano e conoscitore del tema, ci porta nel cuore di un risiko di cui vediamo l'evoluzione giorno per giorno, perchè al guerra in Ucraina non è solo un conflitto lontano o tra due stati non così noti, ma coinvolge dinamiche sociali, politiche, commercilai e sconvolge equilibri mondiali, come quello della prospettiva di un mercato comune. Meditiamo, signori, meditiamo
11. L'uomo di Calcutta di Mukherjee, uno scrittore brillante che ambienta un giallo nell'epoca colonialista indiana. Ed emergono luci ed ombre di un'epoca nella quale non c'era equilibrio sociale e dove c'erano i germi dle risveglio dle nazionalismo indiano. Il rapporto, poi, tra l'ispettore e il suo sergente indiano, crea una bella coppia da investigazione. Ottima lettura, leggerò la serie completa.
12. Doppio fondo di Osorio. Ora, il tema dei desaparecidos è pregnante di per sè ed un romanzo pubblicato da una collana che fa capo a SEpulveda non è di certo un romanzaccio; se poi aggiungiam che la Osorio, con I vent'anni di Luz di ha fatto pensare e piangere, devo dire che sono rimasta delusa. Questo omanzo ingrana bene all'inizio, ma poi si perde in due linee narrative, offre un mistero ma da la soluzione subito, intreccia amle passato e presente in una situazione nella quale l'emotività deve zampillare per forza e non lo fa. è lungo, verboso, pesante: l'ultima parte l'ho letta rapidamente, giusto per finirlo e devo dire che mi è parsa forzata. Mi spiace, speravo di meglio. Non finirà tra i peggiori, ma ha rischiato grosso
GIUGNO 2023
1. All'orizzonte di Myers, un romanzo leggero ma pregno di significati. Racconta la vicenda di un ragazzo in cerac di sè, pronto alla scoperta e agli entusiasmi seppur ignorante e di uan donna amareggiata, sofferente, ma inteligente e lucida, che lo prende sotto al sua ala. Stupende le descrizioni di questa costa bagnata dal mare, fonte di odio e di amore, di come la natura risuoni nella vita di questi due personaggi. Mi ha sorpreso, l'avevo preso a scatola chiusa.
2. Lo sguardo di Medusa di Haynes, un'opera splendida che rivisita i miti in chiave femminile, aprendoci gli occhi su un eroe maschio arcinoto, Perseo, e mostrandone i moltissimi punti deboli. Gli deì vengono allo stesso tempo umanizzati e parodiati ed emerge l'umanità in figure femminili non convenzionali, come Atena e Medusa. Ironico, sprezzante, a volte molto toccante ma senza essere patetico, questo romanzo ha per me un enorme fascino, mentre cerca di rispondere alla domanda: chi è il vero mostro? è proprio vero che la storia al scrivono i vincitori?
3. Un male necessario di Banerjee, secondo romanzo poliesco della serie. nella quale l'ispettore inglese e il suo sottoposto indiano, nell'India coloniale del 1900, devono indagare sulla morte del principe di un regno noto ma misterioso, con intrighi di corte, politici e religiosi. Bellissimo, leggerò anche il prossimo
4. Less di Greer, un romanzo magnifico, delicato, ironico ma gentile, che racconta la vicenda anticonvenzionale di Less, uno scrittore quasi cinquantenne, che, al matrimonio con un altro dle compagno, decide di fuggire facendo un improbabile giro del mondo spesato da altri. E mentre viaggia, emerge il suo passato remoto con un compagno ormai anziano col quale ha vissuto molto ma che nessuno gli stacac di dosso, il passato più recente col compagno più giovane, sposo di un altro e il presente fatto di disavventure pazzesche, amori fugaci e teneri. Less pare nato sfortunato, senza pelle, senza difesa, ma nel suo viaggio, dentro al presente e dentro ai passati, emergerà una forza interna diperante ma pervicace che pure il suo acerrimo rivale gli notificherà. è un uomo al quale può crollare addosso uan montagna: la sorte gli darà al forza per risollevarsi nelle vesti di chi in lui vede quella forza. Bellissimo, anche per l'impianto narrativo, i dialoghi sull'invecchiamento, il flusso di coscienza che è ben guidato e approfondito.
5. Piante che cambiano la mente : oppio, caffeina, mescalina di Pollan; tre maxicapitoli che in chiave comica, ironica, autobiografica, teorica, parlano delle esperienze dirette che quest'uomo, giardiniere incallito, ha avuto con i papaveri e la legge anti-oppio; con la mancanza di caffè e i suoi effetti (il caffè è una droga!); con la mescalina del San Pedro e del Peyote. La narrazione non è didascalica o didattica, vira sapientamente tra storia, presente, stoccate ironiche, vicende personali narrate in modo colorato e avvincente e pone uan domanda: che sia legale solo al droga che non provoca comportamenti considerati non utili alla società? Lo consiglio davvero, si impara divertendosi.
5. Il libro dei mostri di Lyon, una raccolta di improbabili ma fantasiosissimi mostri con tant di identikit e didascalia narrativa horror che non possono non piacere ai giovani lettori, sia per l'immediatezza dei contenuti, che per la carica narrativa interessante. Ai grandi strzza l'occhio, perchè un pò di questi mostri appartengono al nostro passato e al nostro presente. La grafica è davvero molto bella e la copertina da vedere. Veloce e carino.
6. La crepa e la luce : sulla strada del perdono : la mia storia di Calabresi Milite. Per nemmeno 100 pagine si allarga a ventaglio la vita di questa donna straordinaria, rimasta vedova con tre figli a 25 anni perchè il marito, il commissario Calabresi, fu vittiam di un attentato negli anni di piombo. A 75 anni la signora racconta il suo percorso per ritrovare la luce tramite il perdono, con riflessioni profonde sulal fede e sulla giustizia, spiegando il suo percorso e quello dei suoi figli. Narra con semplicità ma con molta delicatezza e tatto le vicende più dolorose della sua vita e del suo presente e le bastano davvero poche parole, in capitoli molto brevi, per trasmettere sentimenti di forza, amore, fede. è una grande donna che ha scritto un piccolo libro, ma grande nei suoi contenuti.
7. Il quadrato della vendetta di Aspe, un poliziesco noir incentrato a Bruges in una squadra investigativa. Bella la tensione narrativa, finale tragico. Ne proverò un altro di suo.
8. Sakura di Asensi, un'avventura piena di informazioni su Van Gogh e sui suoi legami col Giappone, intensa la vicenda per quella tecnica narrativa nota dell'Asensi, quella di prove di coraggio e d'ingegno che si susseguono. Avvincente, interessante, ben scritto, diverte ma informa, incuriosisce e mete a far ricerca su google. Ne leggerò altri di suoi
9. Un indovino mi disse di Terzani, è un diario di viaggio nell'oriente più profondo quello che decise di fare Terzani nel 1993, quando un indovino gli disse di non volare e quindi viaggiò laddove incontrò l'umanità, in treno, a piedi, in taxi, in nave, con i ritmi di un percorso interiore ed esteriore, cercando indovini locali che gli predicessero il futuro. E il nostro, con lui, è un bel viaggiare, tra culture, tradìzuioni che spariscono, cambiamenti che portano alla modernità soffocando il passato e omogeneizzando paesi che avevano bisogno di più tutela. Ed è un percorso interiore che ci spiega, quello della superstizione orientale, un cammino iniziatico che si sente e traspare da pagine, parole, osservazioni. Quest'uomo è un mago delle parole, pennella luoghi, persone, colori, tradizioni e li restituisce con cura, attenzione, amore, posizionandoli in uan storia più grande, facendo capire che l'oriente non è un buco nero nella cartina, un marasma di popoli e nomi strani, ma un insieme di civiltà che nascono, vivono, muoiono e di persone, che sperano, sopravvivono, aspirano ad uan vita migliore, vincono o soccombono.
10. Spingendo la notte più in là : storia della mia famiglia e di altre vittime del terrorismo di Calabresi, l'autore, figlio di Luigi Calabresi e figlio di Gemma Calabresi Milite, giornalista, racconta la sua vicenda da un punto di vista dei figli degli uccisi dai terroristi, intervallando frammenti di vita e interviste a persone. E conclude che non si possono tutelare sempre i terroristi: il fine pena mai è delle famiglie e dei figli cresciuti orfani.
11. Come un seme sepolto nel tempo di Fang, stupendo, magnifico! Scavando nel passato di un paese tormentato, emerge la storia di uan donan che ha colpe da dimenticare, di un paese che ha colpe da dimenticare, di un padre che vuole dimenticare, di un figlio moderno che vuole lasciar perdere. Gli unici che ricordano sono gli anziani dileggiati o malsopportati, almeno finchè non muoiono con un carico di informazioni che poi si rivelano importanti... eppure è giusto dimenticare? è giusto ricordare? E se ricordassimo, sarebbero i ricordi giusti? Manncherebeb qualcosa? La ricostruzione sarebbe artificiosa? Eppure fa male lasciar cadere nell'oblio, ma succede troppo spesso. Ognuno è depositario di una vita, di segreti e alcuni se li porta nella tomba.
12. La terra mi ha parlato : vita e morte del contadino di Padovan, Padovan nasce cittadino ma la terra lo chiama e con lui seguiremo il percorso nelle stagioni nella vita di un contadino, tra poesia, aneddoti, racconti personali e denuncia. Denuncia infatti il peso culturale che ha perso il mondo agricolo, oggi bistrattato e soffocato dalle multinazionali, che incisono sia nei semi, che sui prodotti da coltivare e in che quantità, non rispettando più il terreno e i suoi capaci lavoranti.
13. Memorie di un contadino di Marano, quest'uomo narra una vita passata a vivere sui campi, descrive una famiglia patriarcale contadina, il suo essere nipote in un tale gruppo sociale, la sua infanzia, le cose curiose del suo passato, la fede dell'epoca, lo stile di vita frugale che si conduceva; lo fa con nostalgia, ricordando consapevole che oggi tutto è cambiato, ma che all'epoca non si stava poi così male, pur lavorando già da bambini. è un mondo diverso e lontano ai miei occhi, ma era un mondo che fino a 70 anni fa era ancora vivo e ancora, per alcune cure, tradizioni, consuetudini, ancora vive.
LUGLIO 2023
1. Le catene della destra : scienza, guerra, giustizia, giovani, complottismo : l'ascesa degli impostori : inchiesta su un grande imbroglio di Cerasa. Cosa sta dicendo la destra e cosa fa effettivamente? Indagine su destrini che si rivelano chiaramente di destra arcistorica, che fanno politiche contro il popolo in nome di uno stato che alimenta i suoi problemi, che crea un nemico senza risolvere il problema, che punta ai giovani ma li strapenalizza, che parla di tutela dei diritti ma si affilia a partiti stranieri razzisti ad oltranza. Spaventoso.
2. Dante di Barbero, una ricostruzione storica fatta seguendo le fonti, a volte molto noiosa, ma che fa aprire gli occhi su quanto poco sappiamo effettivamente di Dante, dei suoi parenti, della moglie, delle sue finanze, della datazione delle sue opere, dle suo trascorso politico, del suo esilio, della data della morte. Fa riflettere che i libri di scuola diano per assodato ciò che non è: ovvero tutto, ma tutto, di Dante.
3. I guardiani del Nanga di Battista, un racconto che si sviluppa parlando di un alpinista che vuole scalare in Nanga Parbat, la montagna assassina, e che intreccia i suoi pensieri umanissimi alle storie dei guardini, 7 scalatori che in ogni tempo cercarono di scalare la montagna degli deì, morendo nel tentativo. E nelle loro storie c'è la cifra dle valore della loro vista di uomini, di mariti, di osgnatori. Alcuni di essi sono Tomeck, Karl Unterkircher, Ghunthet Messner, il nostro Daniele Nardi. E vederli su youtube vivi, sognanti (tra cui l'ultima intervista di Daniele, fatta dalle Iene, prima della sua ultima scalata), umani, fa riflettere su come vengano considerati suicidi, mentre chi corre in moto o in ferrari e mette comunque a rischio la vita, muore da eroe. A tutt'ora ci sta provando un latro italiano. Tifo per lui e per il suo sogno. Toccante, avvincente, ben scritto, sarà uno tra i migliori del mese.
4. Persuasione di Austen, una noia micidiale, con i soliti stilemi della coppia che si forma alla fine, circondata di gente (soprattutto femmine) chiassossa, chiaccherona, psicologicamente e fisicamente invadente. La scrittura è pesante, riflessiva, si citano signore ad ogni piè sospinto, i ritratti scritti sono tediosi, il finale ovvio e chiaccherato, la profondità emotiva superficiale. Detesto al Austen e questo romanticismo affollatto e pedante.
5. Mobili: sei secoli di stili di Coradeschi, un libro che approfondisce gli stili di sei secoli, con immagini molto belle, didascalie chiare e una spiegazione molto interessante sull'antichità dei mobili e sul loro restauro. Molto bello.
6. Sette anni in Tibet di Harrer, preciso negli eventi e chiaro nella descrizione politica, sociale, religiosa e umana di un Tibet che ormai non esiste più, questìopera fotografa i colori, le vicende, le persone, che popolavano un paese che ormai ha pero la sua identità. Ottimo.
7. Later di King. Scipito, povero, si sente che c'è dietro King ma si capisce pure che è un racconto con poco mordente. Passabile.
8. Iacobus di Asensi, avvincente, avventuroso, che incolla alle pagine fino alla fine, questo romanzo racconta uan vicenda al cardiopalma posizionandola nel passato, am senza perdere di vista vicende, personaggi e intrecci storici.
9. Caos a Bruges di Aspe, chiaccherone, dispersivo, con un investigatore che è scaduto come la vicenda. L'ho finito sfogiandolo svogliata. Basta con questa serie! è il peggiore dle mese.
10. Occidente estremo : il nostro futuro tra ascesa dell'impero cinese e il declino della potenza americana di Rampini. orinete e occidente, due mondi che si oppongono. Ognuno ha i suoi punti di forza, ma anch ele sue immense lacune e se L'america sta rallentando il suo noto progresso, l'orinet sopravvanza scordandosi bellamente dei diritti umani. Lucida analisi di un mondo in cui viviamo, è una lettura interessante e ben narrata.
11. Graffiti writing : origini, significati, tecniche e protagonisti in Italia di Mininno, una raccolta di scatti ma non solo di quelli. In questo trattato c'è la filosofia dle writer, ci sono le sue aspirazioni uamne e artistiche, le motivazioni che spingono quelli che sono detti "imbrattatori" ad agire. E poi c'è la storia dei graffiti e la loro evoluzione. Leggerlo è stata un'esperienza interessante e curiosa.
12. Mobili di Montenegro, un percorso di sei secoli tra mobili che si sono evoluti, luoghi che sono cambiati per ospitare stili di vita diversi. è un vaiggio affascinante: l'uomo plasma sempre ciò che ha attorno, a cominciare dai mobili.
13. Teddy di Rekulak, un romanzo che mi era stato consigliato e ho tanto gradito. Belle le immagini che danno profondità alla vicenda, al storia stessa che cerca mostri e non solo spettrali, la centralità di uan protagonista che dubita per sua natura davanti ad un plot twist favoloso. Meraviglioso.
14. Hokusai : 1760-1849 di Morena, un saggio che, tra spiegazioni valide e immagini molto belle, spiega il percorso umano e artistico di un uomo che ha cambiato al percezione dell'arte anche in occidente. Molto interessante
15. C'era una volta un libro di Naoki Matayoshi, Shinsuke Yoshitake. è un libro che parla di libri, di essere libro e di quanto i libri possono essere metafora di molte cose. Tra disegni di varia natura librosa, storie assurde o meno, con un filo conduttore sgembo da mille e una notte, c'è da tuffarsi in questa strana avventura da "sono hon wa"...
16. Quello che non ti dicono di Calabresi. Questa è la storia di un ragazzo, Carlo Saronio, che non stava bene nella sua pelle e che ha vissuto in un'epoca dove sognare era pericoloso. Sua figlia e il cugino chiedono a Calabresi di fare luce sulla sua fine e da questa storia di uno, emergono le ombre del passato, legate agli anni di piombo, ad una legalità alterata, ad una violenza spregiudicata, che lasciò vari orfani, i quali, ad oggi, devono fare ancora i conti con quelle perdite. Da leggere per capire.
AGOSTO 2023
1. I cinocefali di Ivanov, romanzo russo moderno che scivola sulla china pericolossisma della religione russa, ma lo fa scimiottando lo stile horror di un villaggio abbandonato nel nulla, nel quale arrivano tre giovani moscoviti di città. Il villaggio è deprecabile, sia per le case che sembrano baracche, che per i supi abitqnti che sono donen sottomesse o sguaiate e rozze e uomini violenti e ubriaconi. E poi ci sono i mostri, i cinocefali, ma cosa o chi sono? Internet e le sue notizie sul tema creano collage irreali e beceri (figli dei nostri tempi). Assistiamo allo sfascio della cultura russa, che emerge in un finale pressochè insensato, nel quale i mostri chissà cosa sono e se ci sono. No, non l'ho capito proprio e forse era scrito apposta ciosì, mi sa.
2. Brick for stone di Barbero, questo eccellente autore ci porta in america, in una versione alternativa dell'attacco alle torri gemelle e applica il suo focus su personaggi emblematici come la gang di graffitari, ragazzi di colore dei bassifondi, uan squadra spiantata della CIA che, membro per membro, si troverà a capire che succede quando le loro vite sono in bilico per vari motivi personali, politici, sociali. è un romanzo di colore, con una scrittura cha entra nei pensieri e nel vissuto di ogni personaggio, con lo stile rodato e potente di Alabama. Eccezionale.
3. Ragazzi di zinco di Aleksievic, tra il 1979 e il 1989 la russia comunista voleva creare un sistema comunista in Afghanistan e per fare ciò, mandò al massacro i suoi ragazzi, catapultandoli in un mondo bellico violento, in caserme in cui si praticava nonnismo, in mense immonde, in infermerie precarie, facendoli tornare da reietti, mutilati o nel corpo, o nell'anima. E chi tornava morto, lo afceva in casse di zinco che le madri non potevan aprire, costringendo madri e mogli a piangere su una persona amata senza un minimo di verità da urlare o un riconoscimento sociale. è un romanzo delle voci, quello dell'autrice e giornalista, che dalle bocche dei suoi intervistati fa emergere come l'uomo, in guerra, diventa animale e come nessuno ha mai pagato per risarcire le vittime, quei ragazzi e quelle madri.
4. Il caso Achille Lauro : terrorismo, politica e diritto nella comunità internazionale di Cassese, siamo nel 1985 e una nave da crociera italiana viene dirottata da teroristi palestinesi. è l'inizio di un dramma politico che coinvolse Tunisia, Egitto, Israele, Siria, Italia, America. Era l'epoca del muro, in cui il terrorismo cominciava ad assumere una fusionomia "pulita" di lotta per la libertà dle proprio paese. E ci fu un morto, che minò gli equilibri sudati raggiunti fino ad allora.
5. Cuore di mostro di Parsi, storie di mostri, persone capaci di uccidere figli, genitori, bambini, narrate in prima persona, concentrandosi sul mostro che risiede nel loro cuore; seguono storie di transizioni e storie di liberazione dal mostro che minacciava di far fare loro gesti inconsulti. Questo libro non è un campionaio dei mostri, ma, dice la stessa scrittrice e psicologa, è un testo di esegesi, di catarsi, perchè permette di capire da segnali che i mostri lanciano, ma pure noi, il nostro mostro interiore, che ci corrode il cuore. E può succedere in ogni famiglia, con ogni persona, l'importante è essere consapevoli e aver cura di se, delle relazioni con gli altri, soprattutto se bambini. Forte, ma intenso, è un testo da leggere, perchè indica una via d'uscita, ma allo stesso tempo insegna che mostri non si nasce, lo si diventa.
6. Fumo e cenere di Mukherjee, quarto romanzo di questo giallo favoloso, ambinetato in India. L'ispettore e il suo sergente si troveranno ancora di più in disaccordo morale e ideologico e dal passato dell'ispettore spunterà un mostro. Ottimi i capitoli col flashback che intersecano la trama principale. Mi manca solo un romanzo per finire questa fantastica serie... ;_;
7. Sia da addormentata che da sveglia di Shibasaki, "Una narrazione che ha la bellezza tenue di un manga, la mutevolezza delle foglie in autunno, la poesia dolente del mondo nipponico" dice un commento, io l'ho trovato fare poesia sul nulla. Storia con introspezione meno di zero, che si perde in corpuscoli di dettagli ambientali inutili, personaggi tanti ma che parlano, parlano, senza scopo vero, protagonista che non dimostra così troppi patemi d'amore e fa quello che fa. L'ho sfogliato più da addormentata che da sveglia, perchè l'ho trovato noioso, fastidioso, lento, con frammenti di eventi staccati che non afcevano percepire il loro nesso nella trama. E pensare che in giappone strapiace, degustibus. Per me è il peggiore del mese.
8. La bambina pagana di Tuti, un fumetto ambientato a Venzoni, col ritrovamento di aan mummia di una bambina. Bella la grafica e la vicenda sotterranea. Mi piacciono tanto le graphic novel che parlano di vicende noir con temi adulti e una grafica ricercata ma in bianco e nero.
9. Diventa mentalista : stupisci con i giochi psicologici dei mentalisti più famosi al mondo di Liguori. L'autore ci porta dentro il mentalismo, introducendo le sue basi. Non è magia, ma studio della mente umana e lettura delle cose e delle persone, nonchè capacità di osservazione e di relazione. Senza saperlo e senza volerlo, mandiamo segnali e il mentalista li sa leggere e li interpreta. Senza volerlo il nostro pensiero opera in strettoie mentali nelle quali passiamo tutti e il mentalista lo sa. Colpisce il fatto che, svelando pochi trucchi, faccia intendere che c'è molto d'altro sotto e, mlagrado abbia conosciuto personaggi molto noti (seppur nei trafiletti non dica chiaramente il loro nome), si presenta come uan persona nacora alal ricerca di qualcos'altro, uno che non è ancora arrivato, che sa quanto vale un pubblico nel suo mestiere. E i risvolti del mestiere del mentalista sono molti, e ce lo dice, non solo i giochi mentali di prestigio.
10. Il morto nel Bunker di Pollack, un reportage di uan ricerca, quella della storia di un padre. L'autore, che lo ha perso quando aveva poco più di anno, comincia a seguirne le tracce nelle fonti scritte, dato che in famiglia si è restii a parlarne, giudicando l'uomo come giusto. Infatti il padre era un nazista della prima ora, membro delle SS, fedele seguace di Hitler e (forse) macellaio di essere umani, in prima linea, con ruolo di comando. E allora l'autore parte dalla famiglia del nonno, per risalire al padre e ai suoi trascorsi, tramite foto, fonti ufficiali e l'ultimo taccuino che gli è stato ritrovato di fianco(al padre), quando fu rinvenuto morto in quel bunker. é una ricerca posata, che si appoggia su fonti, che intreccia le vicende del nazismo crescente in Germania fino alla venuta degli alleati e sulla storia di un uomo interseca vicende, vite, un epoca storica, in cui persone comuni o non comuni erano convinte di agire per il bene, facendo ciò che oggi condanniamo, giustamente, senza riserva. Il padre volle che il figlio mantenesse il cognome, ma ques'ultimo non lo fece mai: l'autore ha studiato il polacco e le lingue slave, amante di un paese in cui ci furono spaventose stragi naziste ai danni degli ebrei. Il mondo si evolve e chi viene dopo può essere migliore. Purtroppo in Germania esiste ancora un partito di ultradestra, che propone idee "naziste", perchè anche i mostri lasciano nostalgici.
11. Oltre la notte di piombo di Moncalvo, 6 uomini che avevano una missione, essere cristiani e servire la verità, lo stato, la giustizia. Erano gli anni di piombo, nei quali i terroristi minavano le basi della società colpendo gli uomini che la muovevano e tra di loro c'erano Dalla Chiesa, Bachelet, Galli, Taliercio, Tobagi, Galvaligi. L'autore ha incontrato, a pochi anni di distanza dalla loro morte, causata dalla mafia (nel caso di dalla Chiesa) o dai terroristi, le famiglie, parlando con le vedove e i loro figli più grandi. In punta di piedi si è fatto raccontare l'uomo al di la dle ruolo, il marito, il padre, l'essere umano, che erano.
12. Colorama : il mio campionario cromatico di Crushiform, una raccolat di oltre 100 colori con relativa spiegazione cromatica non pesante, per capire come le sfumature sono innumerevoli, sia di verde, che di rosso, ma pure di bianco e di nero! Con l'avvento dei colori da campionario, siamo consapevoli che esistono varie tinte, ma, aalemno per me, era stupefacente confrontarmi con vari tipi di binaco o vari tipi di nero: i colori degli astucci hanno alterato il nostro modo di percepire un colore.
13. L'origine perduta di Asensi, altra sfolgorante avventura dell'Asensi, che stavolta ci porta in rovine preincaiche, interrogandoci sul rapporto tra tecnologia evolutasi in intelligenza artificiale e conoscenza umana e geografica. Da un inizio un pò verboso, l'avventura porta in luoghi antichi, in tradizioni perdute, fino alla nostra contemporaneità, fatta di un inferno verde e di tribù amazzoniche sperse nell aforesta, nonchè di esploratori scomparsi. Mi è piaciuta l'evoluzione del personaggio narrante, che da nerd ipertecnologico, rapportandosi col passato evoluto e con la natura più selvaggia, e con una verità scomoda, diventerà più consapevole di se, della sua famiglia, del suo futuro e di una scelta amorosa che in passato, mai, ma proprio mai, avrebbe fatto. Delicata e intelligentemente inserita è la storia d'amore che l'autrice inserisce, la quale non diventa mai romanticismo, non travalica con passioni esagerate, ma si muove tra intelligenza, relazione e un rispetto che matura tra due personaggi partiti malissimo. Confermo al mia impressione sull'Asensi: i suoi mattoni si leggono che è un piacere... è un peccato finirli troppo presto!
14. La legione straniera di Bergot, una serie di racconti che seguono i momenti salienti di 150 anni di vita di una legione celeberrima. Capitolo per capitolo, in modalità narrativa fedele alla storia ma di una scorrevolezza non pedante, si vede questo corpo d'armata impegnato in vari conflitti, dalla Francia di Napoleone III in subbuglio, alla Spagna contesa, la celebre Camerone nel Messico, fino ai due conflitti mondiali, la guera nell'allora Indocina francese, la pacificazione del Marocco. Filo comune di ogni narrazione è l'eroismo estremo di soldati capacui di combattere fino all'ultimo uomo, anche se la sconfitta e la morte sono inevitabili, in qualunque, inospitale, teatro naturale, manifestando uno spirito di corpo e uan determinazione tali che anche se sconfitti, i superstiti erano onorati e se vittoriosi, i nemici accettavano da loro come onorevole la loro disfatta. Fa strano pensare che, seguendo la cronologia delle battaglie di questo corpo, si segua idealmente la matrice di un conflitto che cambia e che si sposta nel mondo, perchè l'uomo non ha mai smesso di combattere, nè i popoli di denunciare la necessità di avere un loro territorio libero da occupanti stranieri, nè gli interessi delle nazioni latre hanno smesso di incidere sulle politiche di altri stati. La legione ad oggi esiste ancora, inglobata nell'esercito francese, a tutt'ora ha partecipato a conflitti come la guerra in Afghanistan o in Mali. Ho visto video e letto articoli su queste eroiche canaglie e devo dire che resto sempre colpita dal fatto che, chi viene dopo (io, nella fatispecie), scopre cose dle passato che altrimenti non saprebbe, am che all'epoca erano arcinote: il mondo cambia ma con esso la memoria si perde. E pensare che ho letto questo libro per colpa di un film storico di Franco e Ciccio sui legionari!
15. Hic sunt Leones : esploratori, geografi e viaggiatori tra Ottocento e Novecento : dal Friuli alla conoscenza dei paesi extaeuropei di Visentini, un bel librone con tante immagini e molte spiegazioni, che prende avvio da una mostra che ha avuto sede a Udine. Tra biografie di uomini e donne celebri, approfondimenti sulla preparazione e sui motivi che sèingevano questi esploratori a partire, il libro fa fare un viaggio come come si viaggiava in passato e se all'inizio erano o gentiluomini annoiati o evangelici in missione, poi emersero glie sploratori su commissione, pagati per esplorare le colonie conquistate o conquistabili. Alcuni di loro approfondirono conoscenze, come Pietro Savorgnar Di Brazza, nobile di famiglia viaggiatrice, che diede il noem a Brazzaville, la capitale del Congo o di suo fratello Giacomo, morto giovane ma con un lascito importante. Non mancano figure eroiche come Ardito Desio (vi invito a vedere cos'ha fatto quest'uomo!) o coloro che hanno esplorato l'Argentina con passione. Gli ultimi capitoli parlano di come il rapporto con i nativi abbia generato un cieco primativismo sociale e artistico e di come il rapporto con la musica e il cibo abbia modificato, soprattutto dopo l'esplorazione dell'America, il rapporto degli occidentali con mondo. A volte noioso, ma sempre affascinante, questo libro fa ragionare sul valore di un'esplorazione lenta, decsritta dalle lettere perchè le macchine fotografiche all'epoca non erano efficacissime, fa riflettere sul nostro modo di conoscere oggi il medesimo mondo e sul fatto che google maps non ha mappato tutto: ancora nel 2001 un esploratore sparì in una zona grigia della foresta amazzonica. Era una geografia che nasceva con entuusiasmo ed anima, cosa che diamo oggi per scontato davanti a cartine preconfezionate e subito fruibili.
16. Visione verticale : la grande avventura dell'alpinismo di Gogna. L'autore, alpinista noto pure lui, ci racconta con il suo stile coinvolgente, parlando ai "profani", del rapporto tra luomo e la montagna, cominciando dai terrori medioevali, alla ricerca illuministica, per poi passare da scienza a patriottismo ad agonismo di vario tipo. Fa poi approfondimenti su alpinisti noti ai più, come Mallory e Messner, a quelli che non avevo mai sentito, tipo Casarotto, analizzando le loro vite, le loro vittorie, il loro profilo sportivo ed umano. Questo testo conferma che la montagna è ricerca di sè, in vari modi, in varie forme, vivendo il rischio coem conoscenza di sè e degli altri. è facile dire "è morto lassù." e con "lassù" citare uan montagna x, è più difficile capire il percorso che un uomo o una donna fanno per vivere uan ricerca in un luogo magnifico ma inospitale, la montagna. Lo stesso autore denuncia uan tendenza alal sicurezza, che latera i percorsi storici in nome di un fruibilità da principiante dle weekend, a cui gli scalatori più determintai rispondono con scalate alla modalità alpina (senza troppi chiodi o tecnologia) o col climbing solo (solitarie leggere scalando quasi senza appigli). è affascinante come, dietro la patian di un mondo che pare noto, c'è una filosofia di vita, di pensiero, modalità di agire, di rapportarsi con gli latri e con gli elementi.
17. A piedi nudi sulla terra di Terzani. Folco Terzani, figlio del celebre Tiziano Terzani, ha, come il padre, cominciato uan ricerca di spiritualità in oriente e in uan di queste sue avventure ha incontrato Baba Cesare, un sadhu, ovvero un santone, che, nato in Italia, è diventato parte di quell'India spirituale. Quest'uomo ha raccontato a Folco la sua vita e lo scrittore l'ha messa su carta, rispettando lo slang dell'uomo. Entriamo, allora, in uan vita cominciata da fughe e droga, la ricerca di esperienze che all'epoca erano quasi legali, il provare ogni eraba possibile. Poi il carcere, sia in Italia che in India, per diversi motivi, al ricerca spirituale, le riflessioni sulla nostra società consumistica, la sua vita sentimentale, i figli. Colpisce la naturalezza con cui racconta di un mondo oggi entrat in un'ottica new-age, ma che lui ha interiorizzato come normale: il suo vivere senza denaro, di uan carità che non è tale perchè chi gli offre qualcosa lo onora per i suoi sacrifici a un dio, il suo rapporto con la vita. Racconta, ad esempio, che un uomo sneza scarpe, in India, è ancora rispettato come chi intraptrende un viaggio di rinuncia religiosa. In Italia e in occidente non si pensa a questo, perchè non è a Gesù che ci si riferisce in prima battuta, vedendo un tizio scalzo: si pensa che sia pazzo, eccentrico o poveraccio. raccota, poi, che a furia di perdere il contatto con la natura, filtrata da orpelli tecnologici o cibi trangenici, finiremmo col perdere la nostra naturalità. è un'esperienza strana leggere questo libro, perchè mette davanti ad un punto di vista che il narratore accetta come legittimo e costringe a vedere il nostro guardare al mondo come qualcosa di non scontato.
18. Il tempo di vivere con te di Culicchia: sono passati 40 anni da quando l'autore ne aveva solo10 e perdeva suo cugino, il celebre brigatista Walter Alasia, allora solo 18enne. è coi ricordi di bambino, l'esperienza di giornalista che raccoglie da più fonti (personali come lettere o regali, gli oggetti del cugino, famigliari come i ricordi, di cronaca come i titoli di giornali dell'epoca o le testimonianze di chi incontrò suo cugino o partecipò ai motivi che lo portarono a morire come un cane), che l'autore, usando un tu poetico il cui destinatario è Walter, costruisce una storia personale, famigliare, sociale, politica, senza recriminazioni, patetismo o polemica fine a se stessa. è una lettura sottile, ma illuminante, che, dopo aver letto le storie dei personaggi noti, troppi noti, che durante gli anni di piombo furono vittima dei terroristi (e le polemiche recenti di piazza fontana?), fa capire cosa stava dall'altra parte, chi erano i terroristi, cosa li muoveva e di chi erano figli, fa comprendere il dolore di una famiglia (la madre di Walter morì di crepacuore a 52 anni). Polemica sottile è l'ultima parte , in cui registra le vittime delle BR su wikipedia, ma non i terroristi uccisi dalle forze dell'ordine. è proprio vero quello che molti storici denunciano: uan Storia è fatta di storie e non è mai detto che la Storia ufficiale (o legale), corrisponde al vissuto di tutti.
19. L'ombra di Mao : sulle tracce del grande timoniere per capire il presente di Cina, Tibet, Corea del Nord e il futuro del mondo di Rampini. Rampini, sempre chiaro nelle sue dissertazioni e mai pesante, ci porta nella realtà di una Cina che ha dovuto fare i conti con un uomo controverso, sia da vivo che da morto, macellaio o salvatore ancora non lo si vuole comprendere. è un Moa che fin da giovane attirava consensi, che col tempo compì errori, ma che, in corner, salvà la Cina e si salvò da svolte ancor più autoritariste. Questa è la storia di una Cina che non ha fatto i conti con questo gigante, che l'ha troppo mitizzato per ridimensionarlo, la cui eredità 70 percento buono, 30 percento cattivo (a detta del suo successore Deng) è ancora lì, tra svolte dirigiste che ad oggi paiono il motore di una Cina affatto democratica e politiche di sopressione culturale, dentro e fuori i confini cinesi. Fa impressione leggere di un gigante con cui oggi, con il conflitto ucraino in corso, non possono non fare i conti, che agli inizi del '900 era una realtà imperiale al collasso, occupata dagli stranieri, falcidiata dalla fame e dalla carenza di persone. La storia si legge vivendola, quando il fenomeno passa ed entra in un flusso osservabile, un pò come la storia delle montagne di Quando le montagne cantano. E leggere simili libri fa pensare: quello che per noi è macroscopico e incomprensibile, in futuro sarà ben inserito in uan pagina di storia, tra cause a lungo, medio e breve termine, con relative conseguenze. E la storia, da oggi, si scrive così velocemente da essere tanto controversa da scatenare passioni ed essere troppo revisionata. In che mondo pericoloso (per la memoria, per la Storia), viviamo.
SETTEMBRE 2023
1. L'Ucraina e Putin: tra storia e ideologia di Graziosi. Il professore ci spiega, in modo chiaro, sintetico e a volte molto tecnico, le radici del pensiero putiniano e la vera natura della "nazione" Uceraina. Nella prima parte sviscera il perchè l'Ucraina non è una nazione come noi pensiamo, bensì un collage storico di religioni, lingue, nazionalità diverse, nate su impulso del dittatore (dallo Zar Pietro il grande, a Lenin e Stalin). L'Ucraina è un sentimento senza confini (la Crimea fu aggiunta solo nel '53 da uno Stalin che voleva controllare l'Ucraina... dicasi regalo avvelenato), con una lingua fatta anche di russo (che per loro era come l'inglese, per Putin sintomo di "russità"). Segue un capitolo sulle dinamiche belliche e, infine, l'ultima parte, composta da tre capitoli, che analizza la situazione russa e le sue pesanti eredità Subendo 78 anni di regime e non avendo quadri di ricambio, in un nazionalismo multiculturale e un El'cin che ha dato inizio alla C.S.I., la nostalgia e lo spirito dell'"uomo russo", hanno vinto su vicende che potevano portare ad un inrtegrazione positiva del gigante dimezzato in Europa. E sull'onda di un nazionalismo russo, che ha rigettato i principi bolscevichi, in nome di una potenza revanscista che ha creato i suoi mostri (l'Occidente corrotto che non ha aiutato, in realtà tesi fasulla: la Russi apost Stalin ebbe denaro a fondo perduto, nessuna sanzione e un riconoscimento mondiale nel G7), Putin si è mosso alla conquista di un'Ucraina che temeva di perdere. Questo testo fa riflettere su quanto poco sappiamo delle dinamiche attuali, sulla particolarità di una situazione politica, sociale, culturale, sia russa che ucraina, su ciò che si poteva fare in un'ottica più positiva per tutti e su come il mondo occidentale non abbia ancora inteso che, ciò che accade non è frutto di una reazione di un paese alle sue azioni, ma che le dinamiche e le motivazioni possono nascere altrove, affondando in una storia diversa, ma anch'essa pregevole di essere valutata. Dovremmo guarire dal nostro Eurocentrismo o arriveremo tardi alle sfide del nostro mondo nuovo e multicentrico.
2. Il potere del cane di Savage. Che lettura potente e tenebrosa (e qui si parla di fitte tenebre dell'anima). L'ambientazione è il far west, una tenuta, due fratelli diversissimi e la moglie del più giovane e debole. L'autore ha una penna eccezionale mentre alterna descrizioni rapide ma incisive, esami dell'animo mai dilungati ma fatti con un bisturi di parole preciso. Pare stupefacente che in poche pagine si incontrino personaggi così approfonditi, si intendano le loro relazioni laterate o malate e si percepisca come se questa storia non abbia riscontri solo di pagine, ma che, tramite uan narrazione capace, si possa risalire al passato più pregnate di tutti, per vederli camminare assieme verso uan conclusione che li vede, magari non tutti parlanti, ma giunti ad un nuovo sbocco. Per la potenza narrativa quasi all'apparenza scarna mi ricorda un altro eccellente autore, John Williams.
3. La nave dei vinti di Gori. Arcieri torna, ricordando una vicenda accaduta nel '39, quando, in una nave piena di repubblicani in fuga dalla Spagna Franchista, ha luogo un'omicidio e una vicenda di spionaggio. Gli squadristi mostrano i muscoli, Arcieri si fa largo a spallate, intanto i suoi collaboratori non collaborano troppo con lui. Mi è mancato Gori, ricercherò tutta la serie di Arcieri.
4. L'ultima Odissea di Rollins. quindicesimo della serie, questo libro ha i classici stilemi Rollingsiani: misteri antichi, scoperte avveniristiche in tempi incredibili, città sepolte, fughe, ferimenti, esplosioni e, all'interno, due coppie in crisi: da uan parte Gray e Seichan neogenitori e dall'altra Maria e Kawalsky, che pare dopo due anni hanno perso intesa.
5. Belle Greene di Lapierre, una lettura che non avrei mai fatto se non solecitata dal Gdl, ma che mi ha colpita, sia per la scrittura documentaristica, che per al ricotruzione di un'epoca fortemente razzista e molto movimentata (il Titanica, la guerra, il mondo dell'arte e delel aste), che per la protagonista, forte, ma indebolita da un segreto che poi distruggerà al sua serenità, alla fine della sua vita. Era un'epoca in cui scrivere lettere era uan vear e propria occupazione da tempo lungo, quindi da queste fonti l'autrice ha tratto la figura storica di Belle Greene e le ha dato calore e solidità umana ed emotiva. Mi è piaciuto molto, come libro. Grazie a chi l'ha consigiato per il Gdl.
6. Addio, Mr. Chips di Hilton. La recensione che ho letto parlva di un piccolo capolavoro e ho voluto tentare perciò di capire s elo fosse davvero. E in effetti, è uno di quei libricini che ti stupisce, per la vicenda umana che ricostruisce in capitoli brevissimi, per le pennellate gentili e la descrizione fatta quasi in punta di pennello di Mr. Chipping, un professore in pensione di un college inglese non notissimo. La sua vita è tutto sommato banale, ma l'autore ne fa un monumento gentile all'uomo che, pur non avendo figli, ha avuto nel cuore i suoi allievi, e loro lui; di un professionista che ha avuto cura della sua scuola anche quando, pensionato, fu chiamato dal preside ad aiutarlo, perchè la guerra aveva assottigliato sia gli allievi che i professori degni di nota; di un vecchio che leggeva le liste dei caduti dei suoi ragazzi e piangeva senza vergognarsi; è il testimone di un'epoca che passa, di vicende che con lui andranno perdute ma che non sa riscrivere. E tuttavia non emerge tristezza in quest'uomo dalla battuta salace, ricercata golosamente dagli allievi. Da l'impressione di aver vissuto al sua vita con compostezza, serenità, senza rancori nè pretese. Che bello questo romanzo! è una lettura velocissima ma che scalda il cuore. Alcuni autori sono bravi a fare mattoni e li si loda, ma quelli che con estrem,a sintesi danno profondità e sentimento, vanno premiati allo stesso modo.
7. Quella vecchia storia di Gori. Arcieri è in pensione e pare essersi gettao alle spalle la sua vita di intrighi, ma ad un suo colaboratore, Max, il passato non ha dimenticato di bussare alla porta. Arcieri indagherà sulla sua scomparsa, riesumando vecchi fascisti morti, con al fianco la sua spia Nanette, ora caduta in disgrazia e forse per colpa sua e daniele, il misterioso collaboratore, con un passato nerissimo, nostalgico fascista, con tecniche spicce, l'anima nera di Arcieri, che non può non amare o odiare, soprattutto adesso che ha una malattia terminale. C'è un noir che si tinge di giallo in questa serie, dove luci ce ne sono poche e le ombre ammantano cose, persone, luoghi, la storia stessa. Gori merita una rilettura integrale, sisi.
8. Polvere e cenere di Zanolin. Questo giallista pordenonese è il padre del commissario Tonelli, un uomo cinquantenne a cui piace mangiare nelle locande giuste, a cui piacciono le belle donne (tranne il suo capo che si strugge per lui, am è troppo vecchia, mi sa). Questo giro indaga su un giro di droga/prostituzione e un misticismo nipponico. Non mi ha entusiasmato, speravo di gran lunga meglio. Non ho gradito tutto il racconto in parte asettico, con paragrafi brevissimi e sterili, questa fissa per le beltà nipponiche e i rotolamenti nel letto con tanto di tvb, le confessioni lunghe e la narrazione pesante e macchinosa. Il finale dovrebbe essere tragico ma pare telegrafati (mancano solo gli stop tra uan parola e l'altra). E pensare che volevo leggerlo da tempo! Ne tenterò un altro suosperando bene.
9.La speranza indiana di Rampini, un saggio di questo eccellente autore e giornalista che analizza la situazione indina, con le sue moltissime luci e le sue tante ombre. Tanto per cominciare la storia dell'India è millenaria, fu colonia per molto tempo, ma mai abbastanza per cancellare la sua cultura multietnica, multireligiosa e molto tollerante. è un paese che bnasce come democrazia ancora prima di essere paese industrializzato, creando due velocità di crescita ma una democrazia potente, molto rappresentativa dei poveri, nella quale i ragazzi che en escono più che diplomati (pochi rispetto al numero totale della popolazione), hanno progetti moderni volti a migliorare le condizioni delle classi assolutamente meno abbienti. Ma malgrado sia un paese reale, con problematiche di intolleranza e di continui scontri religiosi (ma gli estremisti non sono comunque, seppur presenti, contro il popolo, anzi), con la madre di tutte le burocrazie, un sistema di caste percepito e immense baraccopoli, ma spinto verso una modernità fortissima con i suoi geniali laureati in elettronica (tanto che Bangalore è diventata la nuova silicon valley), non è quello che ne percepiamo. Autori noti, occidentali, hanno influenzato un pensiero mistico, gentile, su questo gifgante, che cinquant'anni fa pareva destinato alla miseria. Il suo sviluppo è la speranza di molti paese del terzo mondo che cercano una via d'uscita dalla loro situazione, ma può parere una minaccia, lei e i dragoni orientali, per l'occidente ormai abituato al benessere che fatica ad accettare di non essere più, nè a livello produttivo e innovativo, nè a livello demografico, il centro dle mondo. Ci aspetta un mondo nuovo: vedere, capire, sentire, ci farà essere consapevoli della geografia di un mondo nuovo, non scontato, in evoluzione.
9. Nero di maggio di Gori, il primo romanzo della serie in cui il giovane Arcieri, nel momento dell'arrivo di Hitler a Firenze, si trova a gestire un omicidio che i fascisti intendono insabbiare, uan ricerca del passato squadrista della "disperata"(realmente esistita), un gerarchetto molto originale (che l'autore indicherà come Pavolini la cui biografia è tutta una sorpresa) e la donna amata, ebrea e sfuggente. Bellissimo, ma tanto so che mi rileggerò tutta la serie
10. L'alchimista di Coelho, riletto dopo quasi un decennio grazie alla sfida dei cinque libri... che dire? magico, potente, ha un impianto favolistico ma non è affatto scontato. Dietro un'apparente linearità da "piccolo principe", nasconde significati inarrivabili e profondi, come nell'episodio in cui il ragazzo tenta di diventare vento. Frasi profonde a parte, è un percorso narrativo misterico, di cui si percepisce la profondità, am senza poterla raggiungere. E mi affascina, perchè, avendo mato al filosofia, riconosco laddove c'è una sfida mentale in cui perdo, anche se mi sforzo di comprendere. è entusiasmante, per me, trovare un limite nel mio intelletto, portandolo al massimo sforzo nozionistico, personale e umano. Bello, bello, bello
OTTOBRE 2023
1. Vita segreta dei papi : tra leggenda e documenti storici, cronaca e racconti popolari rivivono i segreti e le passioni, le opere e i peccati, i vizi e le virtù dei pontefici, da san Pietro a Benedetto sedicesimo di Rendina. per colpa sua ho rallentato il mese scorso! Ma ne è valga la pena. in 500 e passa pagine questo studioso introduce a eventi che nei secoli hanno segnato la vita dei papi, e, di riflesso, la vita dello Vaticano. Con lui si ripercorrono le vicende dei primi papi martiri, delle reliquei più strane, della nascita della prima chiesa precedente a Sa Pietro, delle vicende dei possedimenti dello sttao pontificio, dei papi pederasti e viziosi oppure allegramente omicidi, dei vari movimenti spirituali e dei loro fondatori, delle vicende legate al restringimento del Vaticano, fino alle poesiole scritte in romanesco che sottolineavano i difetti del papa e del suo seguito. Poteva essere una noia incredibile, è stato davvero un percorso di lettura curioso, interessante, non scontato. Davvero bello.
2. La città sepolta di Rollins. è il primo capitolo della serie della Sigma Force di Rollins, ci sono tutti gli ingredienti che hanno reso grande quest'autore: misteri milllenari, scienza che si sforza di spiegarli, azione e sparatorie, inseguimenti al cardiopalma, misteri svelati ed esplosioni roboanti. é uno scrittore che ti tiene avvinta perchè mescola al mistero più profondo l'azione più concitata. Le rivelazioni si alternano, spezzate e riprese, a vicende rapide. Scarsa al psicologai dei personaggi, am ormai ci ho fatto il callo. E dopo questo, avanti con la serie! I romanzi sono 15, quindi sarà una lunga avventura, quella mia con Rollins.
3. Mosaico Ucraina di Jaremcuk, un reportage di viaggio, che capitolo dopo capitolo, incontro dopo incontro, luogo dopo luogo, aiuta a capire la realtà di un'Ucraina che è figlia del tempo, di successivi insediamenti, forzati o meno. E scopriamo che in Ucraina vivono comunità ebree, valacche, Turche, albanesi, alcuni svedesi di staliniana memoria, armeni, ciascuno col suo carico di vicende e di dolori. Sono comunità che difendono le loro radici, perchè stanno perdendo l'identità, ma nei loro membri c'è il ricordo, la volontà di tutelare la loro cultura. E ogni cultura è il tassello di un mosaico, che non stona con gli latri, se visto da lontano, perchè, come dice la giornalista, da piccoal viveva questa realtà multietnica con naturalezza e si è mossa nel fare questo reportage da una domanda: ma tutte queste persone, che sono i turchi dell'Ucraina, gli ebrei dell'Ucraina (i nostri turchi, i nostri armeni, dice nell'introduzione), come sono arrivati qui? E solo conoscendoli, spiega, si possono tutelare. è un viaggio dell'anima, questo libricino, in un'Ucraina che dovrebeb essere più nota, perchè è quel paese che ha deciso di dare la cittadinanza ucraina a chiunque stesse nei confini, essendo questa "nazione" figlai dle tempo, figlai di comunità diverse che vivono sotto lo stesso tetto, senza discrominazioni.
4. La fabbrica delle bambole di Macneal, letto per la sfida dei 5 titoli. Che dire? i personaggi mi sono piaciuti, l'impianto narrativo dà davvero tanta tensione e il contesto è un affresco molto chiaro. Si sbrana che è un piacere. Resto perplessa per il finale e per la mancanza di un sfondo più serioso e storico. Ma dipende da me, forse, che tendo a letture più saggistiche e che cerco più elementi storici che narrativi. Però, in conclusione, non lo sconsiglio, ha una scvrittura che pennella bene, ambienti, personaggi, quadri.
5. Anahita e l'enigma del tappeto di Sayres; che dire di questo romanzo? Troppo rosa per me, seppur io abbia apprezzato le parti storiche e culturali (mi sono pure messa a vedere uan televendita di tappeti!). Tutto sommato è scritto bene, scorre velocemente e si sofferma molto su molte tematiche, facendole ntendere senza approfindirle. Ma come narrazione non mi è parsa giusta per la mia età: mi sono sentita troppo vecchai per uan favola simile, ma posso capire l'attrattiva che ha per chi cerca uan lettura bella, interessante, ma poco impegnativa.
6. Capire la rotta migratoria a cuar di Napolitano. è un testo sottile ma potente, ogni capitolo è scritto da un autore diverso, ma lo scopo è fotografare, da più di vista contigui da diversi, la rotta balcanica. Che ci deve interessare. Dalla crisi siriana dle 2015, ci siamo trasformati nella Fortezza Europa, delegando agli stati a cui promettiamo di unirsio alla nostra Comunità Europea, la "difesa" dei confini. Ma difesa da chi? queste persone, che vivono in uno stato disumano, nel limbo degli hotspot, che cercando disperati di attraverasre i confini per giungere in Europa, sono trattati peggio degli animali, allontanati da muri tecnologici e sorveglianza via drone, quando l'emergenza migranti (schifido chi ha associato questi termini), è un continuo muoversi dell'umanità, soprattutto per chi cerca serenità da paesi nella quale la vita è resa rischiosa e impossibile sia dai regimi che ci sono, che dalle condizioni economiche desolanti. E la farsa delle richieste di asilo, con il solito problema dei ricollocamenti di questi giorni, non è uan condotat degna delle radici dell'Europa.
Lascio due link per capire meglio, perchè, dice Saviano nell'introduzione, sono i fatti che parlano e se vogliamo essere una società umana, dobbiamo vedere come sono trattati gli ultimi, gli altri, i diversi. in un mondo che si destrizza sempre più, teniamo aperti mente e cuore.
http://fortresseurope.blogspot.com/; https://borderviolence.eu/testimonies/
7. Storia immaginaria della mia famiglia : romanzo di Vianello; può l'ironia essere tenera e nostalgica? con questo autore, si. Il romanzo è narrato da un uomo che ricorda la sua famiglia, facendone una biografia stramba, divertente, ma dolcissima e affettuosa. E allora parla del papà panciuto, roccia economica di una famiglai composta da una sorella, la sirena pettoruta, e il fratello cantante da spiaggia; parla di una madre ansiosa e generalessa, pure con la sorella maggiore, sposata con un Elvis pescatore, e quella minore dalle storie sfortunate. parla dei nonni, uno paterno fascista e futurista, il nonno ruvido, e sua moglie, la nonna monumentale e salvifica e del nonno materno antifascista, quello buono e la moglie, la Regina Madre. In un carosello pazzo e nostalgico, si ride su questa famiglia grande e intensa e poi c'è la struggente tristezza del finale, quando il protagonista è adulto, ha perso molti membri della famiglai stessa e decide di ricordare una giornata di bambini, in cui erano tutti assieme.
una nota positiva è la sintassi, piena di virgole, ben gestita, con termini delicamente ironici, un vocabolario geniale, una gioia per chi legge.
Questo è un estratto del testo, molto bello: "Nel girotondo dei miei nonni delusi tutti si tenevano per mano: il Nonno Buono e il Nonno Ruvido, il partigiano e l'ultrafascista, i loro padri distratti o combattenti, viaggiatori del mondo con l'orizzonte oltre il mare e bottegai mai usciti da Roma ma con la spina dorsale incorporata, le loro madri segrete e ufficiali, le sorelle maledette, le loro mogli salvifiche e monumentali o silenziose e regali, e in tutto questo la loro grande famiglia che si dipanava nei rami di mille vite e mille destini, compreso il mio."
8. Litigando con il mondo di Andric, una serie di racconti vividi e fortissimi sull'infanzia, della forza propulsiva dei suoi sentimenti, sull'animo esplorativo ma ancora ignorante sulle dinamiche adulte e sul senso di nostalgia abbandonica che l'infanzia lascia quando si diventa "grandi" e si sente d'aver perso quel senso di meraviglia, di possibilità. Eppure restano i ricordi di quei sentimenti, pennellate sbiadite ma evocative di ciò che si era, come si si fosse stati un'altra persona. Andric, poi, è un autore da leggere, da provare, da vivere, perchè non si limita a fare l'autore di colore (e il contesto di cui parla è l'interessante melting pot dei balcani), ma è pure uno scrittore dell'anima, che sull'archetto da violinista della penna, accarezza le corde dell'aniam dei suoi personaggi, senza sfociare nel patetismo. è un autore virtuoso da provare almeno una volta nella vita.
9. Sparando al cielo di Franco, sbranatissimo. si svolge su tre archi temporali, che si susseguono e si integrano, quello del passato che ha portato la famiglia alla disperazione e il padre mafioso, braccio destro di Escobar, a sparire; quello del presente, in cui il protagonista, tornato per le ossa del corpo dle padre, spuntate da una discarica, si trova con vecchi amici in una Medelìn di fuochi d'artificio, spinelli, festini e superalcolici e un'altra del passato più prossimo, in cui, in aereo ha incontrato la bella Charlie, in lutto per il padre e si sono trovati, la, in cielo. Bello, intenso, rapidissimo, l'azione è trascinante, il passato è un affresco della medellìn di Escobar, il presente poreta pochi cambiamenti, riesuma ossa e dolori e forse, l'unica forza che posas salvare il protagonista dalla miseria morale dle passato e del presente, è l'amore, che si lega inestricabilmente alla morte.
10. Le ombre degli uomini di Mukherjee, l'ultimo romanzo poliziesco della serie. Siamo ancora nell'India coloniale e, all'alba delle elezioni, qualcuno soffia sul fuoco delle differenze religiose. C'è un morto noto di parte indu e nella sua morte è implicato uno dei protagonisti. è un crescendo di ingiustizie e di violenze, questo scritto, che spiega la politica divisiva degli inglesi su un'India che stava sfuggendo definitivamente al loro controllo. Ho amato questa serie per la potenza narrativa e storica, per le sue atmosfere e i suoi personaggi. Mi mancherà.
11. Audiolibro: il castello errante di Howl. Ora, dopo aver visto più volte il film, l'attesa era diversa. Ci sono più personaggi, o sono diversi da quelli di Miyazaki, la narrazione è favolistica, a volte troppo buffa per essere presa sul serio. Più noir è la parte finale sul ruolo della strega delle lande desolate, sul suo scopo di vita, sul suo demone. Howl è più volitivo, sfuggente e ha un passato sorprendente. Gli scontri magici non li ho trovati un granchè, nè la storia di Howl e Sophie. L'ammucchiata finale di personaggi mi è parsa troppo. Devo dire che Miyazaki ha preso il meglio di questo romanzo, perchè non mi è proprio piaciuto.
NOVEMBRE 2023
1.L'incendio : reportage su una generazione tra Iran, Ucraina e Afghanistan di Sala, un lungo reportage che ci porta i 3 luoghi caldi, Iran, Ucraina e Afghanistan, a conoscere le realtà e i vissuti dei giovani che vivono, sognano, trepidano e combattono. E colpisce che, quello che per noi è un loro destino, loro non lo vedono tale: i ragazzi ucraini stanno combattendo e vivendo per un'Ucraina libera, arancione, i ragazzi e le ragazze iraniani vogliono un futuro e lo vogliono costruire con le loro mani, al di là di pesanti precetti religiosi che sono solo l'alibi per aprire l'argine delle libertà possibili; i ragazzi afghani non sanno nulla dei folli che hanno preso il loro paese: sono vissuti nella libertà concessa dagli americani, e, soprattutto le ragazze, sono pronte a non diventare fantasmi sotto un velo pesante. Leggere questo reportage ci fa pensare che libertà a noi note e scontate, in altri paesi non lo sono: dovremmo averne cura e usarle senza eccedere in particolarismi o solipsismi.
2. il secolo cinese di Rampini, scritto nel 2000, può parere datato, ma i suoi contenuti sono interessanti anche alla luce degli eventi contemporanei. Abbiamo una Cina che si sta sviluppando, nel libro, modernizzando, portando un pesante passato che vuole nascondere o valorizzare quando è più comodo, con un futuro megalomane (già sotto Hu Jintao, il famoso ometto maltrattato in diretta mondiale da Xi Jinping), ma un'ambiente al collasso (vedi la diga delle tre gole), con una società sempre più smaliziata, che si muove a due velocità (campagna e città), con una politica del figlio unico che ad oggi risulta fallimentare, in quanto ha portato alla nascita dei chuppie e dei piccoli imperatori. Rampini fa capire, in capitoli brevi ma efficaci, dinamiche complesse e interessanti, di uno stato che conquisterà e sta conquistando, il mondo col suo soft power.
3. il diavolo e la signorina Prym di Coelho. il bene e il male si scontrano in un piccolo paesino morente: un uomo arriva portando morte e cupidigia, col suo oro e col suo diavolo personale e incontra la signorina Prym, orfana, ambiziosa ma scaltra e gentile e mette in moto il diavolo e l'angelo di lei, mettendo poi in subbuglio un paese, in un turpe scambio. è in una contemporaneità favolistica ma non troppo che il male e il bene si scontrano, si mescolano e si purificano a vicenda, dimostrando come nell'animo umano convivano entrambi e come l'occasione può portare a giustificare il proprio diavolo personale. Emblematica è la figura del prete disilluso, quella del sindaco manolesta, ma soprattutto quello profondo, tenero, incisivo, della vecchia signora. Qui Coelho arriva e colpisce, con la sua penna, rivelando che siamo luce e ombra e dobbiamo avere a che fare con noi stessi, anche davanti a terribili tentazioni.
4. Il gattopardo di Di Lampedusa. Scrittura paternalistica, tipo saggio romanzato, a volte pesante nei continui giudizi profusi. Il nostro gattopardone pare la scusa buona per Lampedusa di narrare ciò che ha sentito il nonno all'alba dell'arrivo di Garibaldi. Ma lo fa con personaggi memorabili, seppur visti dall'alto e dal di fuori quasi con distacco flemmatico. La vicenda è quella nota, ma che mette in subbuglio il Regno di Sicilia, i suoi potenti, i suoi nobili, agita animi rivoluzionari, mette in dubbio credibilità popolari e nobili, rivelando come quel reuccio arrivato da fuori sia visto dalle due fasce della società siciliana. Ci sono poi le passioni amorose, che ridono e rodono, figure come quella del principe col monologo pregno del principe sui siciliani, imponente ma fragile nel suo osservare il mondo con lo stesso spirito in cui osserva se stesso; quella di padre Pirrone, religioso di casa Salina, che fa un discorso emblematico su cosa siano i nobili e perchè si comportino così, o Bernabò, il cane di casa, che diventa metafora di una nobiltà legata al passato e ai rimpianti. Io non credo che il ballo sia un esempio fulgido del libro, quando la stanza di Concetta, quella si, ma io pareri sono pareri.
5. Dopo la pioggia di Mezzalama, un romanzo che scoppietta come un fuoco d'artificio, con una girandola di personaggi strani, tra cui suore militanti, una giapponese di Fukushima, un giovane svedese che ha sognato la campagna romana, un raccoglitore di tartufi e pure filosofo, che circondano una famiglia allo sfascio nella Roma sommersa da un diluvio. La madre è in crisi, si sente mancare l'amore e la considerazione come donna dal marito, che ha chiaramente un'amante, i figli sono consapevoli dei problemi dei genitori e in un'oddisea di pioggia tutti si scoprono diversi, più forti. Molte sono le riflessioni, fatte per bocca dei personaggi, su quanto stiamo agendo contro la natura e sul nostro dovere di tutelarla. Bellissimo
6. Audiolibro: Uno, nessuno, centomila di Pirandello:che meraviglia! Ho adorato tutte le fasi meditative dell'autodistruzione del protagonista, il suo continuo interpellare il lettore con esempi calzanti, la narrazione della storia dal suo personalissimo punto di vista (immaginando quello degli altri e sforzandosi di concordare con la sua versione), il finale tragicamente felice della vicenda. E che riflessioni veritiere: noi non siamo chi crediamo di essere: il nostro corpo, i nostri atteggiamenti, sono degli altri e ciascuno ci da un'identità; o la riflessione sull'uomo che altera la natura, non ne comprende il senso, la stravolge, tutto costruisce, pure se stesso, finchè gli regge l'animo. Mi mancherà questo romanzo, ne proverò un altro suo. Ed è strano, perchè scorso a scuola non mi aveva nè appassionata, nè incuriosita e oggi, a 33 anni suonati, ne riscopro la potenza.
7. Audiolibro: la metaforfosi di Kafka. che dire? un capolavoro di disumanità. è una di quelle opere che capisce solo quando leggi o senti leggere. La trama è arcinota, ma sentire la narrazione che descrive un uomo che diventa scarafaggio e di uno scarafaggio che non può vivere come un uomo, è estraneante e potente. La metamorfosi non è che una favola nera: di come una persona prima utile e necessaria, e forse sfruttata pure dai suoi parenti, diventa da oggetto di cura a peso inumano, generando in chi lo ha amato abbandono e rifiuto. Dolorosa è la parte del violino, in cui un umanissimo Gregor si accorge che lo considerano uno scarafaggio, percezione che aveva cercato di allontanare fino a prima, e comprende che non c'è più posto per lui. O la parte della mela, innocua ma dolorosa, metafora di quanto male fanno le inezie in famiglia se dette come sappiamo farlo peggio; o ancora, il finale, quando Gregor trapassa solo e la famiglia si sente libera di fare piani per il futuro, come a significare quanto la sua "disabilità" lo avesse reso degno di una lacrima da vivo, un piantino da morto, ma che per la famiglai lui fosse morto già da tempo. Che male che mi ha fatto questo libro, ma mi è stato consigliato e mi ha colpiata molto. è proprio vero, i classici meritano di essere percepiti e vissuti da sè, allontanando ogni pregiudizio scolastico o che ci hanno messo in testa.
8. Dieci piccoli indiani di Christie, un classico meraviglioso, una splendida rilettura. La trama è arcinota, lo sviluppo pure, ma la vicenda, la tensione narrativa, i ritratti dei personaggi e le descrizioni die luoghi sono così potenti da colpire l'immaginario e restarci. La Christie merita una rilettura.
9. La mappa di pietra di Rollins, secondo romanzo della vicenda che vede protagonista la sigma force. Incrociamo per la prima volta Seichan e Sara e Vittorio Veroni, che poi diventeranno personaggi ricorrenti. Ci sono pure Grayson Pierce, Monk Kokkalis e Kat Briant, alla loro prima apparizione. Ancora i personaggi non hanno avuto lo sviluppo noto ai cultori di Rollins ed è affascinante alternare all'avventura esoterica, scientifica e d'azione, con sparatorie e fughe rocambolesche, le vicende private dei personaggi. Per quanto riguarda l'avventura ci sono di mezzo di Re magi, le 7 meraviglie del mondo, un'arma potente e antichissima, enigmi da svelare posti 500 anni prima e una setta vivissima ma con manie assassine. Il mix è fanatstico e mi fa capire che il suo ultimo romanzo è proprio scialbetto, in confronto ai primissimi.
10. Paolo Borsellino per amore della verità di Melati: il giornalista ha conosciuto Borsellino e la famiglia e, con mano sapiente, racconta fatti, coincidenze e testimonianze, pure dei figli di Borsellino. E fa emergere l'umanità, il sorriso, la corretteza dell'uomo Paolo Borsellino, ma pure i depistaggi potenti, continui, la mancata giustizia che la famiglia richiede(dopo anni di controlli quasi orwelliani), il ruolo scomodo del magistrato, in vita e in morte (come quello di Falcone), prima della morte. Visiteremo il bunkerino (www.progettolegalita.it/prenotazione-visita-museo/) e capiremo le implicazioni del luogo, nel senso giuridico e umano. E poi il capitolo finale, la profezia di Sciascia e la frase di chiusura: "Paolo Borsellino ha parlato del "profumo della libertà". Si tratta del suo lascito più grande. A futura memoria, se la memoria ha un futuro come dice Sciascia. Il passato è soltanto una possibilità nelle nostre mani. Come il futuro." Potente ma umano, questo saggio lascia sì un amaro in bocca per un passato vergognoso e un presente difficile, ma finchè non ci arrenderemo a facili narrazioni o finte celebrazioni o ricorrenze "sentite", ci potrà essere una Verità, che valga, non solo per la famiglia, ma anche per noi, cittadini dello stato italiano.
11. audiolibro: la fine dell'eternità di Asimov, potente e visionario. A livello narrativo un meccanismo preciso, ma la visione centrata sul protagonista rende pesante la narrazione già farraginosa, tra patemi umani e possibilistici, dialoghi lunghi e laboriosi, infiniti e sempre più complessi. Non è un romanzo da cervello spento, e questo è un bene, ma con questa grande sovrastruttura narrativa, i personaggi rimangono schiacciati e, stringi stringi, scopri che la vera protagonista è l'eternità. Essendo comunque un romanzo intelligente che mi ha colpita, ne tenterò un altro (di lui ci sono molti audiolibri), ma più breve!
12. Instinct di Patterson, l'azione è incalzante, le vicende personali ben descritte, l'adrenalina scorre a fiumi e il finale è perfetto. è un ottimo romanzo d'azione, niente da dire. Potrei tentare qualcos'altro di Patterson.
13. L'ultima settimana di settembre di Licalzi, emotivamente funziona, la struttura narrativa on the road è capace di tirare fuori il meglio da due personaggi (l'adolescente orfano e l'anziano inacidito e disincantato). Le situazioni che si creano offrono all'adolescente la possibilità di sperimentare un nonno diverso e un mondo possibile, mentre il nonno, celebre per il suo libro e per quel capitolo potentemente chiaro, scopre che il mondo non è quel luogo frequentato da persone orribili e altamente detestabili che crede e torna in contatto con se stesso, i suoi sentimenti e la vita (e pure col cagnone!). Lunghetto il capitolo della confessione dello zio, geniale l'idea della lettera e del romanzo, ma di più ho apprezzato l'anatomia dell'animo del nonno, che cambia, si autoanalizza e passa da una critica feroce al mondo ad un'apertura capace di accogliere una nuova vita e nuove vite.
14. Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto di Coelho, breve, potente, si infratta tra amore, miracoli, un dio dal volto femminile e Lourdes. Si legge, ha belle frasi, ma l'atea che c'è in me ha alzato gli occhi al cielo più volte.
15. Io, mio padre e le formiche : lettera ai ragazzi sui desideri e sul domani di Postorino, un discorso breve ma potente, sui sogni, sul potere della letterarura e della cultura.
16. Fatherland di Harris, un romanzo potente, basato su un "what if?". Nasce dall'idea del mondo possibile se Hitler avesse vinto la seconda guerra mondiale, con nuovi equilibri mondiali politici e una Berlino architettonicamente e socialmente organizzata secondo un ideale arcinazista (col la "zampona" di Speer). Siamo nel 75esimo compleanno del Fuhrer e viene trovato morto un nazista della prima ora. Il poliziotto che investiga è un "bigio" e si trova a dover scoprire il perchè della sua morte, in un gioco di specchi che nascondono solo inganni. Ma la verità emerge, strato dopo strato, terribile (e le fonti sono vere!), all'alba di un incontro tra Kennedy, quasi neoeletto presidente americano e Hitler, in merito alla "scomparsa" nell'Est degli ebrei. è una girandola di eventi, con una storia potente, personaggi storici esistiti e morti male che rivivono in una narrazione feroce e stringente. E poi è affascinante la possibilità narrata e il suo sviluppo che ingloba tutta la società tedesca immaginata. Il romanzo stesso fece scapore, nascendo durante la guerra fredda. Leggerò altro di Harris, senz'altro!
DICEMBRE 2023
1. Un giorno senza fine : storie dall'Ucraina in guerra di Camilli. la giornalista vuole far sentire la voce degli ucraini, denunciando come tutti parlino per loro, ma nessuno abbai davvero capito chi sono e cosa davvero vogliano per se stessi. E allora in questo reportage ci porta nell'Ucraina bellica, ad incontrare le persone, a sentire el loro storie, le loro aspettative, ciò che hanno perso e cosa pensano dle rapporto col loro scomodo vicino. La giornalista riflette anche su come, davanti alale tragedie, finiamo con l'annoiarci, a fare di tutat l'erba un fascio e di coem le immagini siano fuorvianti e oggetto di polemica; appunto perchè i giornalisti danno valore a tutti i protagonisti del conflitto, sono troppo scomodi e non di parte, per quello diventano oggetto di un tiro al bersaglio indegno e disumano. Libro sottile ma potente, invita a non spegnere le luci sull'Ucraina, ma ad ascoltare e smettere il nostro punto di vista eurocentrico.
-la signorina di Andric, una rilettura potente. La signorina è una ragazza che fa un giuramento al padre e che vincola la sua vita al denaro, considerato l'unica certezza, tagliando i ponti emotivi col mondo. Ma siamo nei balcani prima e dopo al seconda guerra mondiale; la società cambia e lei, pur volendo della sua vita un monismo, ne resta influenzata e per salvare il suo denaro, dovrà scendere a compomessi, pagando poi un prezzo tragicamente ironico. è un Andric che descrive un'atmosfera di un'epoca, di un paese, che scava nell'anima di una donna apparentemente abietta e banale, e ne fa una storia di un'anima tragica. Bello e potente.
2. audiolibro: doppio sogno di Schnitzler. Ho visto recensioni illuminate dall'entusiasmo... da aprte mia non l'ho capito, questo sentimento da 5 stelle. Posso, sforzandomi, capire il valore di uan coppia che nei tradimenti sognati o tentati, cerca di sfuggire ad una routine che appiatisce il giovane matrimonio e manifesta la gelosia in violente ricerche di altro e di altri, ma, personalmente, non mi ha detto poi molto. Ho dovuto forzarmi a finire l'audiolibro che, seppur breve, mi è parso pesante.
3. Il conformista di Moravia, una bella lettura che però mi ha tenuto molto analitica, come forse voleva l'autore. Marcello insegue un equilibrio impossibile, la normalità: qualcosa lo ha spiazzato e stravolto e quindi da adulto si rasserena pensando di essere come gli altri. Tra sè e il mondo tiene una patina di malinconica indifferenza, con una percezione di possibilità e vite impossibili, e quando vive cerca di essere "normale". Ma come esserlo nel periodo fascista? Pagando quella normalità borghese con il sangue, nel modo più cruento possibile. Se poi la passione arriva non ricambiata, quella normale banalità si stravolge. Solo la caduta del fascismo gli provoca riflessioni più ampie, am orami è amledetto. Romanzo potente e non scontato, risulta freddo, analitico, poco empatizzante, come se marcello fosse un insetto sotto vetro, come se le sue azioni, seppur ponderate, risultino poveri agiti di un annegato. è una critica al fascismo(basat vedere la scena del padre in manicomio e quel foglio: strage e malinconia) e ai suoi uomini, viziosi o pecoramente fedeli, calcolatori o vili ruote di un meccanismo che andrebbe pure senza di loro.
4. Api grigie di Kurkov, un romanzo ambienttao nell'Ucraina di adesso. Il protagonista è un apicoltore che abita nella zona grigia, contesa tra russi e ucraini. Non è un romanzo sulal guerra, ma essa fa da sfondo alle pellegrinazioni mentali, oniriche e on the road, dell'uomo. E mentre vive esperienze sempre più negative (l'odio verso di lui, che parla russo pur essendo ucraino, la repressione sanguinosa verso la famiglia tatara che lo accoglie, la confisca della sua arnia, i numerosi posti di blocco), c'è una metafora potente sulle api che si svolge: le spi come simbolo di un popolo cominista: tutti al lavoro, in comunità, sempre, senza godere del risultato della propria fatica. E poi la vicenda delle api grigie, su come e quando appaiono e soprattutto il finale, nel quale sia ha la perfetta similitudine tra di lui, abitante della zona grigia, in bilico tra ucraini e russi, e l'ape grigia (di cui lui ha un rapporto con quella maledetta arnia), scacciata dalle api "noramli" e che lui non ha il coraggio di uccidere, sopravissuta alle altre e ormai senza casa o pungiglione. Bello e potente, a volte, per i riferimenti culturali o per i luoghi, può risultare non facile da capire.
5. L'assassinio di un immortale di Markaris, una serie di racconti ambientati soprattutto in Grecia, tra accademici assasini, crimini per uan moschea, odi razziali profondi e uno scorcio di Germania nazista. Non mi è piaciuto nè lo stile nè la tematica troppo locale. Ho faticato a finirlo.
6. Sarò la tua memoria di Calabresi. Calabresi, per vicende giornalistiche personali, incontra una vicenda toccante e ce la illustra ocn semplicità, in uan narrazione adatta ad un pubblico molto giovane. è al storia di Joshua, un bambino afroamericano, con uan nonna, Andra, che ha un tatuaggio numerico sul polso. La nonna, sensibile e intelligente, diventa capace di testimoniare il suo passato nel lager di Auswitz, vissuto con la sorella Tatiana e il cuginetto Sergio, finito vittima degli inumani esperimenti di Mengele. Il bambino crescerà, curioso, sensibile, fino a diventare un ragazzo che ha voluto provare i rigori vissuti dalal nonna, un weekend in garage. E sarà la memoria senza rancore trasmessa dalla nonna e la grande sensibilità di questo ragazzo, a far emergere la bellezza di questo libro e della loro vita vera. Perchè la memoria è importante, se trasmessa con garbo, anche la più atroce. E se chi raccoglie ha un grande cuore (quando la nonna morità Joshua, per testimoniare, si farà tatuare il suo numero sul polso, per poter raccontare ancora e ancora), allora non morirà. In un'epoca in cui perdiamo i testimoni, ci vogliono davvero persone come Joshua. ma soprattutto, ricordare oggi è sapere cosa pensare della guerra istraelo-palestinese, perchè nessuna guerra ha fazioni tipo tifoserie cieche, ma va intesa, nel passato, nel presente e nel futuro.
7. audiolibro: Blade runner: anche gli androidi sognano pecore elettriche? di Dick; Non ho mai visto il film seppur ne ho sentito parlare (perché era inevitabile). Mi aspettavo un drammone maggiore e personaggi più memorabili, ma ho apprezzato che la lunga narrazione si snodi senza momenti di morta nell’arco narrativo di una giornata, che in essa emerge sia la quotidianità di una terra presa delle polveri nucleari, che della socialità tra umani, droidi e speciali.
Quello che emerge di questo romanzo non è il dato fascinosamente futuristico, no, quello è utile per seguire le vicende di un cacciatore di droidi, che, tra un annunciatore radio sempiterno e dissacratore e un “messia” quasi cristologico, vive una profonda crisi di coscienza, prima verso lo strumento del suo lavoro, poi verso un binomio che lo stritola tra umani che assomigliano moralmente ai droidi e ai droidi che sono troppo umani. Colpisce l’elemento religioso e il valore, come il valore di un vero animale, che non sia elettrico, e non solo economico. Ma quello che più emerge è la banalità di un rifugio quasi di ripiego, davanti ad una crisi di valori che quasi condanna il cacciatore a morire in solitudine e come l’unico essere umano che sia tale, risulti il giudice più potente e senza pietà per il cacciatore, pur avendo egli avuto grande trasporto per il destino di un ragno (ma non svelerò di più).
Mi è piaciuto molto, questo romanzo e lo consiglio senz’altro.
8. L'ordine del sole nero di Rollins. terzo capitolo della vicenda in cui Painter incontra Lisa e hanno inizio travolgente; Gray incontra Fiona e capisce che sì, copn sara è ora di fare sul serio; Monk e Kat hanno la loro prima gravidanza. E poi c'è la parte della vicenda in cui ci sono i nazisti, i loro segreti, la spierale di inseguimenti, trappole, rivelazioni spezzate nei momenti di massima tensione da eventi adrenalinici, ambientazioni straordinarie e fortemente evocative (la villa, il castello...) e un finale che è in linea con l'adrenalinha della vicenda. favoloso. Il prossimo mi aspetta!:D
9. Poeta al comando di Barbero. Ora, io amo questo storico per la sua capacità dialettica, ma è il terzo suo scritto che trovo orribile. per quanto la vicenda possa essere simil biografica, narrando le vicende della costituzione del Carnaro e di D'annunzio crepuscolare a Fiume, ho detestato l'insieme di vicende ad alto tasso o politico od erotico, gli scarsi appigli storici della vicenda, malgrado fosse un romanzo dalal struttura non saggistica come quello di Dante. Barbero mi delude sempre di più.
10. La voce dell'acqua di Hiromi; il Giappone è terra di scrittura liquida e poetica e qui lo si sente. è al vicenda di due fratelli, ma il punto di vista è quello della sorella maggiore, che ricorda i trascorsi famigliari non limpidi, ma incestuosi o adulterini di nonno, madre, papà naturale e quello putativo, per poi assare a ricordare il fratello nelle sue fasi di crescita e maturazione. E in questa nostalgia c'è la fissità di un sentimento proibito, che sfocerà in eventi sempre più collegati e ravvicinati, finchè i due ormai giovani adulti decidono di andare a vivere assieme nella vecchia casa della madre defunta. Il fatto che questo romanzo parli di incesto non ne provoca un rifiuto, in me, perchè la capacità narrativa e descrittiva, di luoghi che si legano a sentimenti o di semplici gesti che risvegliano riflessioni d'anima ed emozioni composite, sono ben curate e dosate, creando, poi, nel finale, un'aspetto narrativo ancora inedito.
11. Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Haddon. letto su consiglio di una persona, l'ho trovato strano. Da una parte ho apprezzato che l'autore, adulto "normodotato", abbia creato un personaggio come quello di un ragazzino con la sindrome di Asperger così credibile. E dal punto di vista del ragazzino vicende per noi chiare, diventano labirinti di difficoltà sempre più insormontabili, che, in contesti caotici, portano il protagonista a vedere elementi "sbagliati" ed ad agire secondo gli istinti che ne derivano. Il problemi di questo romanzo, a parte il fatto che ha modalità datate, è che ci sono troppo imprecazioni e parolacce, nei dialoghi davanti al ragazzo e verso il ragazzo; che è snervante perchè entrare nell'ottica del ragazzo è quasi impossibile, mettersi nei suoi panni fuori discussione e quindi crea sempre più ripulsa l'idea di un ragazzino con simile linguaggio, ignoranza, inadeguatezza rispetto il contesto e incomprensione dolorosissima per i genitori. E qui gli adulti fanno la figura di coloro che sì, s'impegnano ad aver cura di lui, ma, come ogni genitore con un figlio con autismo, non possono sbagliare o rischiano di perderlo. Vedere, quindi, il punto di vista essenzialmente egocentrico del ragazzo è doloroso: lui sa cosa lo rende felice, chiaramente, gli altri sono in sua funzione. Non ho capito il valore positivo di questo romanzo, tanto più che parlare di autismo in un romanzo pare quasi un modo per farsi buona pubblicità.
12. Gli occhi di Marianne di Dard, Dard è il re dei gialli-thriller rapidissimi e intensi. Il suo protagonista ha uan vita serena e un futuro radioso, ma incontra una giovane donan bionda e se ne innamora, ricambiato. Tutto pare molto bello,ma fantasmi di sangue stannio per emergere, travolgendoli. Finale amarissimo e potente. Bellissimo.
13. La mia anima è ovunque tu sia : un delitto, un tesoro, una guerra, un amore : romanzo di Cazzullo. Troppo roba in pochissime pagine, capitoli da telegramma, con tre tempi diversi, gli anni 40, gli anni 60 e il 2011, che creano solo caos. Se l'architettura fosse stata più estesa, non sarebbe stata fragile con puntelli pochi solidi. Il titolo è esplicativo, ma la schizofrenia che caratterizza questo mini-romanzo è pesantemente invalidante, tanto che finito il romanzo, bisogna stare a ricoleggare i puntini, pensando che una simile materia prima di elementi, poteva essere gestita molto meglio. è uno dei pessimi del mese
14. I bastardi vanno all'inferno di Dard, rapidissimo e intenso vede la vicenda di un poliziotto che si infiltra in carcere per far meglio cantare un criminale. Come finisce è tutto una sorpresa. Dard scrive questi libri quasi con la stessa scrittura sicura, asciutta, efficace di Simenon.
15. Lo scarafaggio di McEwan. un giorno gli scarafaggi prendono il dominio del premierato inglese, con uno scopo chiaro a loro e per raggiungerlo devono inventarsi uan guerra, vera e politica. Questo romanzo, un incrocio tra una teoria economica e il celebre romanzo di Kafka, fa un'ironia sottile, diabolica, in certe parti troppo complessa da capire, ma è brevissimo e si legge bene. Ne tenterò altri di suoi.
16. V2 di Harris. Harris ha la penna del thriller storico. In questo romanzo ci presenta al situazione tedesca dei V2, i razzi pensati dal celebre Von Braun, uno scienziato nazista poi "rubato" dalla NASA e di come gli inglesi fecero la loro contromossa. Pare di leggere Follett, per l'intreccio dei personaggi. Sapiente il racconto che porta pian piano al presente storico del libro. Colpisce la vicenda storica e, facendo qualche ricerca, emergono cose interessanti.
17. Gli intrusi di Simenon: il Simenon non Maigrettiano mi piace un sacco, perchè fotografa l'anima dei suoi personaggi, presi nella morsa odiosa dis e stessi e della vicenda che li coinvolge loro malgrado. In questo romanzo c'è un uomo ormai fiito e abbruttito dal bere e dalla noia sociale, costretto a riemergere alla realtà quando un uomo è trovato cadavere in casa sua e si scopre che proprio la in casa, davanti al suo naso, la figlia e un gruppo di amici si incontravano. Sedotto dalal loro vita, si riscopre giovane ma vecchio contemporaneamente e si rimette in carreggiata: ha un compito da svolgere. Bella rilettura, ne farò altre.
18. Il buio oltre la siepe di Lee; Scout è più grande, quando racconta le vicende di un'esate fosca. Il romanzo dalla trama celebre è intervallato da riflessioni profonde, come quelle del padre di lei e quelel che lei stessa fa, con al luce della maturità. Quello dei due ragazzi Finch è uno scontro contro una realtà non più giusta, fatata e la vicenda giudiziaria del padre li porterà a capire che in ognuno c'è un mostro, ma pure che siamo tutti umani. Emergerà il valore del mettersi nei panni dell'altro, ma, sopratutto, quello di difendere i passeri. I personaggi sono forti, memorabili, colpiscono per la loro forza benigna o distruttiva. Mi ha colpito l bianco che fingeva di bere per non essere giudicato dalal sua vita con una nera e con prole mista. Forte e ancora attuale è l'arringa difensiva di Atticus. Proverò il seguito, Va, metti una sentinella.
19. Kimono : i colori del Giappone : la collezione di Katsumi Yumioka, belle le immagini, i commenti dei kimoni, dei loro motivi e i trafiletti che ne narravano la storia sociale del colore e del capo d'abbigliamento. Colpisce il fatto che un abito così impegnativo e difficile da portare, doni una grazia incantevole a chi lo indossa. Il fatto di valorizzare il kimono nella sua cultura, poi, sottoline il genio e l'abilità sartoriali, concreat manifestazione di segni e simboli della società d'appartenenza.
****************IN LETTURA*************
-Follia di Mcgrath
-Il mistero della finocchiona a pedali di Cecchini
-Il nome della rosa di Eco
###########IN ATTESA############
-Ninfee nere di Bussi
-Fiorire tra le rocce : la via dell'equilibrio quando la vita si fa ripida di Corona (padre e figlia)
-A regola d'arte : Libri, quadri, poesie: nuove lezioni sul bello di Sgarbi
-Victoria e Abdul di Basu
-I 75 giorni delle Falkland di De Riso
-Conclave di Harris
-Il marchio di Giuda di Rollins
-Piero fa la Merica di Malaguti
-
-Kennedy : fu vera gloria? Amori e potere di un mito di Vespa
-Il respiro del buio di Lilin
§§§§§§§§§§§§§§§§§SCARTATI§§§§§§§§
GENNAIO 2023
Grand Hotel : Natale con delitto per quattro coinquilini e un gatto : romanzo di Venditto
FEBBRAIO 2023
Una lunga notte messicana di Mayault
Genetica e destino : riflessioni su identità, memoria ed evoluzione di Piazza
MARZO 2023
Il segreto di Inga di Larsson
APRILE 2023
Le donne della Gioconda di Guillois
Le figlie dell'orsa di Venti
MAGGIO 2023
Elvira di Amabile
GIUGNO 2023
Fiore di roccia di Tuti
Bella vita e guerre altrui di Mr. Pyle, gentiluomo di Barbero
SETTEMBRE 2023
E se capita a noi di Albertalli e Silvera
NOVEMBRE 2023
il treno dei bambini di Ardone
DICEMBRE 2023
la lettera scarlatta di Hawthorne
Che tu sia per me il coltello di Grossman

Edited by Atenaide2 - 2/1/2024, 11:01
 
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view post Posted on 4/1/2023, 10:48
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civettina curiosa

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Cioè...ne hai già letti 4? Complimenti e buon proseguimento di letture.
 
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Uhm sembrano interessanti le tue letture, ho dato un occhiata su ibs e mi hai dato degli ottimi spunti.
Comq buon anno e tante buone letture :vGByp:
 
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view post Posted on 5/1/2023, 10:59
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CITAZIONE (greeneyes09 @ 4/1/2023, 10:48) 
Cioè...ne hai già letti 4? Complimenti e buon proseguimento di letture.

Grazie, anche a te! Ho uno stile di lettura vorace (complice il poco tempo che avrò poi) e quindi approfitto ora che le scuole sono ancora chiuse :P
 
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view post Posted on 5/1/2023, 11:02
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CITAZIONE (Erica.C @ 4/1/2023, 12:48) 
Uhm sembrano interessanti le tue letture, ho dato un occhiata su ibs e mi hai dato degli ottimi spunti.
Comq buon anno e tante buone letture :vGByp:

Buon anno di letture anche a te!
Sono felice di averti dato spunti di lettura... io adoro riceverli! Mi è capitato di fare la bibliotecaria e mi sono divertita tantissimo. :lol:
 
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view post Posted on 6/1/2023, 23:12
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Buone letture!
 
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Buone letture :)
 
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view post Posted on 7/1/2023, 14:41
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...e poi ci sono io che non ho ancora nemmeno aperto il diario :rotfl_drop.gif:

Buone letture, sbircerò come sempre con curiosità tra i tuoi titoli. Sono sempre molto variegati!
 
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view post Posted on 7/1/2023, 20:55
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"Una sognatrice non si arrende mai!"

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Bell'inizio, complimenti! Buone letture!
 
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view post Posted on 7/1/2023, 22:22

"Dopo tutto questo tempo?" "Sempre!"

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Buone letture, complimenti per la vastità dei temi.
 
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Ciao! Non so se ho modificato io per sbaglio il titolo mentre provavo a mettere il nome in grassetto :mafttarello0sl.gif:
In caso scusa, risistemalo perché io non sono capace :uhuh:
 
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view post Posted on 10/1/2023, 09:57
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CITAZIONE (AISHA* @ 9/1/2023, 09:08) 
Ciao! Non so se ho modificato io per sbaglio il titolo mentre provavo a mettere il nome in grassetto :mafttarello0sl.gif:
In caso scusa, risistemalo perché io non sono capace :uhuh:

Tranquilla, succede! Appena ho tempo lo faccio, ma non è nulla di grave :1267723488.gif:
 
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view post Posted on 21/2/2023, 10:26
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Gennaio 2023! ho recuperato letture dalle vacanze di Natale, ne ho aggiunte in preda all'entusiasmo di avere tempo...

SAGGI
-La speranza non è in vendita di Don Luigi Ciotti, un testo apparentemente piccolo, ma con riflessioni importanti sui diritti, sulla Costituzione, sulal democrazia e sulal responsabilità, dei governi e individuale, affinchè il mondo cambi davvero, e in meglio.
-Atlante del mondo che cambia : Le mappe che spiegano le sfide del mondo di Maurizio Molinari, Conflitti, migrazioni, clima. Parità di genere, razzismo, diseguaglianze. E ancora il populismo che minaccia le nostre democrazie e il virus del Covid-19 che ha sconvolto il Pianeta. Otto lezioni sul mondo che verrà con mappe, grafici e dati per orientarci nell'analisi di un presente che sfida la nostra immaginazione. Grafici, spiegazioni, approfondimenti, per ragionare con l'autore sul futuro che sarà. Un ottimo testo

ROMANZI
-Non erano bambini di Zanolin, un autore pordenonese di gialli che adoro. Mi piace il suo investigatore dannato e mai sereno, la storia che racconta coi temi della diversità culturale e l'ambientazione che usa (a me stranota)
-I morti del Carso di Heinichen. Lettura in attesa da novembre 2022, finita in tre giorni intensi. L'atmosfera di morte ci sta, la storia è intensa ma non mi ha presa, ho detestato questo detective e le sue paturnie sulle donne, non che il suo carattere estremo. Non ne leggerò altri di quest'autore.
-Due perfetti sconosciuti di Tortorici, breve ma originale, porta in campo la storia di uan vita e delle proprie convinzioni, raccontata da una signora particolarmente loquace, indifferente al disinteresse smaccato di due interlocutori disinteressati o insofferenti. Strutturato come flusso di coscienza, fa emergere la vita, le convinzioni, le aspettative e gli errori, in un monologo senza interruzione ma straordinariamente connesso. Carino, molto carino
-Il mercante di luce di Vecchioni: un padre che vive in un mondo tragico greco, il figlio che con la progeria, lo interroga sulla morte. Bella l'idea ma lo sviluppo è cavilloso, troppo dotto e la narrazione è sfuggente. Sarà uno tra i peggiori del mese.
-Tre giorni di felicità di Miaki, un romanzo che si ispira ad un manga e tratta il tema del valore dle tempo. delicato, distopico ma concettualmente importante, spiega il valore della vita. Mi è piaciuta l'ambientazione con le macchinette automatiche e lo slice of life nipponico. bello, molto bello.
-L'ombra di Raabe, un thriller che lascia senza fiato, con risvolti psicologici e umani fortissimi. Si parla di morte,di rimpainti, di vendetta. L'ho letteralmente sbranato.
-Omicidio sul Nilo di Christie, bello bello bello, mi è piaciuta la storia, la tensione narrativa, la caratterizzazione dei personaggi
-Omicidio sull'Orient Express di Christie, rilettura felice. Non ho mai imbroccato un criminale per quanto io abbia letto montagne di gialli. Stavolta sapevo chi era e mi sono goduta l'atmosfera narrativa.

LIBRI PER RAGAZZI
-Come diventare un ingegnere di Vordemar. Immaginatevi bambini, con in casa materiali semplici e aprite questo libro. Ha spiegazioni semplici, gran begli esperimenti da fare. Divertente ed educativo.
-Il favoloso mondo degli alberi di Buglioni e Bussolati, un libro per ragazzi di quelli molto grandi di formato, con una grafica piacevole, spiegazioni interessanti e date in maniera precisa ma non pesante... è uno di quei testi che solletica la curiosità di un ragazzino e fa sorprendere ancora l'adulto.

letture del mese 12, la parte del leone la fanno i romanzi.
 
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view post Posted on 22/2/2023, 16:51
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Che bella lettura Poirot sul Nilo :mafttarello0sl.gif: uno dei miei preferiti di sempre
Orient express non molto, invece
 
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view post Posted on 2/3/2023, 10:09
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CITAZIONE (QuinnS @ 22/2/2023, 16:51) 
Che bella lettura Poirot sul Nilo :mafttarello0sl.gif: uno dei miei preferiti di sempre
Orient express non molto, invece

Infatti per me Omicidio sul Nilo è stato il migliore del mese :icon_pfft.gif:
 
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