| Posto qui un articolo del sito webnauta.it in cui spiega come riconoscere le recensioni false, argomento a cui tengo molto e di cui ho avuto modo di discutere stamattina su Instagram.
Sia che acquistiate nella libreria sotto casa, sia che comperiate i vostri libri online, sicuramente prima dell’acquisto tutti voi cercherete dei commenti degli altri lettori per orientarvi nella scelta. Le recensioni non sono importanti solo per quello che dicono sulla qualità del libro, ma anche perché con la loro numerosità contribuiscono alla visibilità del titolo in classifica e nelle ricerche online. Per questo negli anni si è creato un mercato di acquisto di recensioni fasulle (leggi: False recensioni su Amazon: come funzionano e quanto pagano) E non si tratta solo di recensioni positive: spesso vengono contrattate anche valutazioni negative per boicottare il prodotto della concorrenza e far guadagnare posizioni in classifica al proprio titolo.
Torniamo quindi con un nuovo bollettino nautico del mondo dei libri, per Navigare Informati nel nostro oceano di parole, per capire come noi lettori possiamo difenderci da queste parole artificiose e riconoscere quelle genuine di cui davvero fidarci. Ne è risultato un elenco di punti da considerare per verificare la bontà delle recensioni sui libri.
Molti di questi consigli li ho sperimentati personalmente nel sito d’opinioni Ciao.it, dove ho scritto per un decennio, finché non ha chiuso definitivamente lo scorso dicembre. In quella piattaforma, le opinioni venivano pagate in base alla valutazioni che gli altri utenti davano dell’opinione stessa: più era giudicata utile e pertinente, più cresceva il suo compenso. Le opinioni erano talvolta richieste dagli stessi produttori, con un compenso supplementare, mentre le esperienze negative di alcuni consumatori hanno consentito di portare in tribunale alcuni truffatori. Nonostante fosse chiaro si trattasse di opinioni pagate, il sistema all’inizio si manteneva in un giusto equilibrio. Poi l’esplosione della rete e dei social, l’abbassamento delle tariffe e la diminuzione dei controlli da parte dei gestori, ha premiato sempre più le recensioni fasulle. Aziende e consumatori veri se non sono andati, e il sito ha dovuto chiudere.
Personalmente per i libri mi fido maggiormente delle recensioni di Amazon, dove sono in funzione controlli serrati per combattere il mercato delle recensioni false, deleterie sia per i consumatori che per il sito stesso che rischia di perdere credibilità e acquirenti. Anche le recensioni degli altri shop online di libri contengono per la maggior parte buone recensioni, anche se lì sono esclusi i titoli in self-publishing, ovvero quelli per cui le recensioni sono lo strumento indispensabile di diffusione.
Quello che proprio non considero è Goodreads, perché soprattutto in questi anni lo trovo molto vicino agli ultimi tempi di Ciao.it, quando regnava il caos, le recensioni veritiere venivano affossate da account non verificati e i toni erano degenerati in volgarità. Sto notando lo stesso comportamento su Goodreads: le recensioni dei lettori forti sono affossate dalle battaglie tra clan dei diversi scrittori esordienti, a suon di recensioni negative. Tutto questo a discapito del lettore vero. Ci sarebbe anche aNobii, ma in seguito a problemi strutturali del sito, molti utenti l’hanno abbandonato.
Cerchiamo dunque di capire come difenderci da tutto questo e acquistare in serenità il libro che fa davvero per noi. E se vi siete persi le precedenti puntate del bollettino, potete trovarle tutte qui: Navigare informati – rubrica per lettori E se non volete perdere i prossimi appuntamenti, iscrivetevi alla newsletter. Perché un lettore informato è un lettore conquistato.
Recensioni di libri: come valutarle
Suona un po’ di pazzia dover valutare le valutazioni, ma in fondo ci siamo costretti anche quando cambiamo l’auto: possiamo davvero fidarci di quel bell’articolo in prima pagina sulla rivista automobilistica più accreditata? Con i libri la difficoltà è che entrano in gioco i sentimenti: un libro è soprattutto emozione e non tutti riescono a spiegare cosa e come quella lettura ha toccato le corde più intime.
Ma le recensioni false possono essere sia positive che negative. La concorrenza arriva anche ad assoldare falsi recensori per abbassare la media delle valutazioni del libro e scoraggiare altri futuri lettori. Senza contare le parole prodotte dall’invidia bruciante di alcuni scrittori che non riescono ad avere gli stessi risultati dei loro colleghi. Una battaglia a suon di stelline a ribasso! Proviamo a vedere insieme quali possono essere i segnali che devono mettervi la pulce all’orecchio. 1. Linguaggio scurrile
Soldi buttati nel cesso. Potevo comprarmi un altro libro e invece se ne sono andati per un libro che fa letteralmente cagare.
Una recensione che contiene parolacce denota un eccesso di livore quanto meno sospetto. Si può benissimo esprimere una critica negativa senza ricorrere al colorito linguaggio dello scaricatore di porto. Anzi, soprattutto da parte di chi legge libri ci si aspetta uno stile consono. Alla prima imprecazione, girate al largo.
2. Attacchi personali all’autore
L’autore sarebbe laureato in Lettere e Filosofia (o stupidologia?), si vanta di essere un editor, ma non sa proprio scrivere, nemmeno l’alfabeto.
Gli attacchi personali dimostrano, in qualsiasi ambiente, una mancanza di contenuti. Quando si arriva ad offendere la persona, e non l’operato, significa che non ci sono davvero argomenti validi con cui sostenere le proprie tesi. La recensione deve essere focalizzata solo sul libro. Gli attacchi personali, con dettagli sulla vita, il lavoro, le amicizie dell’autore, potrebbero indicare la recensione negativa della concorrenza.
3. Critiche senza esempi
Il libro è scritto veramente male, con le parole e una costruzione periodica da bambino delle elementari. Ci sono ripetizioni dello stesso aggettivo in poche righe, e verbi coniugati errati. Non si riesce a leggere!
Questa può essere una critica costruttiva solo se segue un esempio pratico tratto dal libro. Non dico l’analisi logica e grammaticale dell’intero periodo, ma quanto meno occorre riportare una porzione di testo dove sia evidente la difficoltà di lettura segnalata. Comunque, Amazon rende sempre disponibile un estratto del libro per le versioni digitali: aprite e verificate voi stessi se l’autore scrive così male. Le capacità dell’autore non possono essere eccellenti nelle prime dieci pagine e pessime in tutto il resto del romanzo.
4. Nessuna menzione dei contenuti
La parte nella storia in cui accade l’avvenimento più importante al protagonista mi ha lasciato di sasso. Meraviglioso.
Simile al punto precedente, anche per le recensioni positive la mancanza di esempi è indicativa di una recensione falsa. Va bene non fare spoiler (dall’inglese to spoil, rovinare, ovvero anticipare a qualcuno la trama di romanzi, film, serie tv), ma questo modo di scrivere senza dire nulla dovrebbe sollevare un’immediata bandiera rossa. Un lettore che elogia il libro senza menzionare nemmeno un dettaglio specifico della trama, di un personaggio o di una scena, che non sia indicato nella quarta di copertina, probabilmente non l’ha nemmeno mai letto.
5. Troppi superlativi!
Questo è il miglior libro che abbia mai letto in vita mia. Spero che stia già lavorando sul successivo, perché questo capolavoro mostra che l’autore può scrivere un altro libro fantastico, è davvero uno dei migliori libri che io abbia letto da molto tempo. Insuperabile!
Miglior libro, capolavoro, libro fantastico, insuperabile. Tutti aggettivi che dovrebbero mettere in guardia, se non sono accompagnati da una spiegazione plausibile. Se il lettore non dice perché questo è il miglior libro, e c’è sempre un perché, magari anche per il tema legato alle proprie vicende personali, è una recensione da scartare.
6. Recensioni troppo simili
“Qui c’è solo il mistero senza suspense, con un finale scontato.” “Dov’è la suspense e il mistero in questa storia assolutamente scontata?”
Quando i commenti sembrano tutti copia e incolla gli uni degli altri, semplicemente rimescolando le parole, siamo in presenza di recensioni in serie. Sia che si tratti di recensioni positive che negative, se si concentrano sugli stessi elementi e dettagli (grammatica, stile, personaggi, trama, autore), c’è il forte rischio che siano state inserite dalle stesse persone, con account diversi. La lettura è personale e ogni lettore sente la storia e lo stile in maniera diversa. Ci sarà sempre quindi qualcosa che colpirà qualcuno e non qualcun’altro.
7. Focus sulla vendita, non sul libro
“La consegna è avvenuta in tempi rapidissimi e il pacco consegnato era ben protetto. Il libro ha una copertina morbida, con dei particolari in rilievo dorati. E’ bellissimo da tenere tra le mani.”
Potete trovare anche recensioni dove si elogiano la facilità di download dell’ebook, la formattazione corretta, la grandezza del font utilizzato per la stampa, l’immagine della copertina e la comodità della lettura digitale. Ma non hanno nulla a che vedere con una recensione del libro, del suo contenuto. Queste persone o non hanno mai ricevuto/scaricato il libro (magari il cartaceo l’hanno solo sfogliato in libreria) oppure ne sono in possesso, ma non l’hanno ancora letto e devono scrivere la recensione in velocità.
8. Confronti imbarazzanti
“Mi è piaciuto molto Il signore degli anelli, ma questo libro lo batte decisamente! E costa pure meno!” “Questo libro è un affare, ore e ore di divertimento per soli 2 euro, quando Harry Potter costa 20 euro e ne vale la metà.” “L’ultimo romanzo di Stephen King non merita quanto questo libro. Leggetelo!”
Va bene l’entusiasmo per la lettura, ma in questo tipo di recensioni davvero si dimentica ogni pudore. Magari un autore si ispira ad un altro, per stile o per genere, ma valutate attentamente la portata del confronto. Più è azzardato, più la recensione è fasulla.
9. Recensori poco attivi
Per ogni piattaforma, quando leggete una recensione potete cliccare sul nome dell’autore e leggere l’elenco completo delle recensioni che ha rilasciato su quel sito. Tre elementi devono funzionare come sentinella sulla veridicità del suo commento:
l’utente ha scritto pochissime recensioni, magari solo quella che state leggendo; l’utente scrive recensioni da tempo per ogni tipo di oggetto acquistato, ma solo questa è inerente ad un libro; l’utente è incoerente nel rilasciare i suoi giudizi, con un lungo feedback positivo per un unico libro/autore e diverse brevissime recensioni con cui affossa tutti gli altri libri/autori del globo.
Per Amazon potete anche verificare che il recensore abbia davvero acquistato il libro: una recensione infatti è contrassegnata con il tag “Acquisto verificato” quando Amazon si è assicurato che l’utente abbia acquistato il prodotto su Amazon e non abbia beneficiato di uno sconto significativo sul prodotto (ovvero che l’autore del libro non abbia attivato un’offerta promozionale proprio per attivare le recensioni di amici a poca spesa).
10. Il libro è appena uscito
Il romanzo è stato messo in vendita oggi e dopo poche ore compaiono già una decina di recensioni, ovviamente positive. Non sono valide, perché sono state indotte dall’autore o dalla casa editrice tramite l’invio di copie gratuite. E difficilmente si dà una recensione negativa ad un libro che ci è stato così gentilmente regalato. Questa massa di revisioni servono anche per spingere il titolo in classifica negli store e riuscire a raggiungere la vetta almeno al lancio (dopo sarà più difficile, senza una promozione adeguata). Per trovare dei commenti di veri lettori, dovete attendere da due settimane ad un mese, il tempo che mettereste voi a leggere proprio quel libro.
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