Quelli Che i Libri - Forum Libri e Letteratura

Diario di Zio Gon - 2024

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view post Posted on 2/1/2024, 10:14
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権叔父

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Ritorno ad aprire il mio diario perché sento la mancanza di uno spazio che mi permetta di annotare le letture e le osservazioni in merito ai libri che leggo :flowers2:


In lettura:
Il Robinson svizzero ~ Johann David Wyss
Dune ~ Frank Herbert
Le formiche ~ Bernard Werber
(tra poco) Everest ~ Dan Simmons


Letti:
Breve storia dei trattori in lingua ucraina ~ Marina Lewycka
Strawberry Fields ~ Marina Lewycka
Revenant ~ Michael Punke
Frankenstein a Baghdad ~ Ahmed Saadawi
Materia e memoria ~ Henri Bergson
Il problema dei tre corpi ~ Liu Cixin
I celebri casi del giudice Di. Un autentico giallo cinese del XVIII secolo scoperto da Robert Van Gulik
Sidi ~ Arturo Pérez-Reverte
L'enigma dell'umano. Per una soluzione biologica ~ Paul Alsberg
Il sentimento del ferro ~ Giaime Alonge
Meridiano di sangue - Cormac McCarthy
L'ultimo cacciatore ~ Davide Morosinotto
La cultura del piagnisteo ~ Robert Hughues
La signora della porta accanto ~ Yewande Omotoso
Ho sposato una vegana ~ Fausto Brizzi
Parlo dunque sono ~ Andrea Moro
Gli errori di Darwin ~ Massimo Piattelli Palmarini


Obiettivi per il 2024:
1) Leggere più libri in lingua straniera
2) Leggere più libri di paesi poco conosciuti
3) Immergermi di più nella saggistica non convenzionale

Edited by Zio Gon - 1/4/2024, 12:59
 
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view post Posted on 2/1/2024, 15:00
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Buon anno e spero buone letture :)
 
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view post Posted on 3/1/2024, 08:50
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Buon anno, che bei propositi...sono curiosa che lingue parli (e quindi in che lingue leggi?!)
 
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view post Posted on 4/1/2024, 12:25
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権叔父

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Grazie a entrambe, leggo ormai da un po' in romeno e inglese e sto cercando di masticare meglio il tedesco a cui faccio fatica ad abituarmi :resisti: La storia del trattore è in tedesco.
 
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view post Posted on 4/1/2024, 21:53
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権叔父

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Bene, finita la "Breve" storia dei trattori in lingua ucraina.
All'inizio sembra la storia di un vecchio rincitrullito che si fa intortare da un'immigrata aitante e si fa convincere a sposarla, aiutata in questo dalle figlie rimbambite dell'uomo che invece di aiutarlo passano il tempo a bisticciare. Una storia buffa, niente di più. Mano a mano che la storia va avanti però cresce il senso di indignazione verso la situazione dell'anziano che viene letteralmente circuito e maltrattato dall'arpia, senza che le figlie siano in grado di aiutarlo se non dopo un bel po' di tempo. Come viene suggerito anche nel libro, è una questione di pregiudizio se la vicenda di quest'uomo non viene presa seriamente (all'inizio neanche da me!): ovviamente, un uomo non può venire abusato da una donna. Eppure la violenza di Valentina, donna falsa e calcolatrice, si riversa sul malcapitato (che certamente non è più una cima...) in maniera feroce e crudele, tantopiù che a lungo riesce a convincere chiunque tranne le figlie del marito che si tratta di semplici scaramucce coniugali, sfruttando la vergogna dell'uomo per la propria debolezza.
In realtà la protagonista è la figlia dell'anziano, Nadezhda, che in alcuni punti del racconto esplora la storia delle famiglie dei genitori - entrambi immigrati ucraini - per cercare di dare un perché alla difficile relazione con il padre e sopportare la mancanza della madre. Questo ci fornisce uno scorcio sul passato dell'Ucraina e su alcuni eventi del Novecento, nonché su alcune differenze culturali tra Occidente ed Europa dell'Est che più o meno permangono anche ai giorni nostri.
L'impressione è che l'autrice si dilunghi troppo su alcune vicende e litigi tra i due sposi senza che ce ne sia bisogno: avrebbe potuto scrivere un romanzo più corto e fare un lavoro migliore. Ad ogni modo sono molto apprezzati gli appunti dell'anziano padre che sta scrivendo una Storia dei trattori, e di come questo simbolo di affrancamento dell'uomo dalle fatiche del lavoro fisico abbia finito per essere usato, com'è naturale nelle cose umane, come modello per mezzi di combattimento e distruzione.
 
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view post Posted on 5/1/2024, 10:45
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Buon anno e buone letture! :lol:
Che bei propositi!
Ti invidio, io non leggo nemmeno libri nell'unica lingua straniera che conosco, l'inglese, solo qualche articolo alla bisogna...
 
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view post Posted on 5/1/2024, 22:27
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CITAZIONE (Atenaide2 @ 5/1/2024, 10:45) 
Buon anno e buone letture! :lol:
Che bei propositi!
Ti invidio, io non leggo nemmeno libri nell'unica lingua straniera che conosco, l'inglese, solo qualche articolo alla bisogna...

Ricordo che le prime volte era un continuo mal di testa per seguire tutto :fermrosi.gif:

Finito anche lo splendido Strawberry Fields della stessa autrice. Un libro divertentissimo e meraviglioso che parla delle difficoltà che incontrano gli immigrati, del traffico di esseri umani, del mercato alimentare delle società consumistiche. Ma è soprattutto un romanzo di formazione e crescita nonché una storia d'amore tra i protagonisti Andrij e Irina, immigrati ucraini in Inghilterra. A corollario ci sono vari personaggi ognuno con le proprie difficoltà e le proprie storie da raccontare e i sogni da realizzare. Menzione speciale per Cane, uno dei personaggi più splendidamente genuini mai incontrati in un libro: l'autrice cerca di riferire con parole umane i moti di coscienza di un cane e ne esce fuori un essere veramente bizzarro e fedele.
Molto interessante anche lo spin-off con Breve storia dei trattori: in una casa di riposo i personaggi incontrano il signor Majevskij, ormai definitivamente diventato un vecchio ninfomane (almeno nelle intenzioni!).
Consigliatissimo.
 
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view post Posted on 6/1/2024, 10:01
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Buon anno e buone letture.
Ottimi propositi!
 
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view post Posted on 8/1/2024, 14:46
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Buone letture Zio!

Le tue letture sono sempre fuori dalla mia comfort zone, spesso sono spunti interessantissimi. Ma cosa intendi per "saggistica non convenzionale"?
 
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view post Posted on 8/1/2024, 22:00
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権叔父

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So che qualcuno di voi ci ha pensato, ma no, non mi riferisco ad argomenti tipo terrapiattismo o UFO :1201367183ic1.gif:
Direi che ci sono due criteri diversi: saggi che parlano di teorie o questioni non considerate seriamente dalla comunità scientifica, e saggi scritti in maniera diversa dalla maniera contemporanea. Partiamo da questi ultimi: mi sembra che nel nostro periodo vada di moda scrivere i saggi in forma di episodi spesso macchiati di sprazzi autobiografici nella speranza di renderli più digeribili. Non è quello che cerco: ne ho letti parecchi e non credo siano allo stesso livello di libri in cui l'autore presenta una teoria la riveste di un discorso organico volto a sostenerla e allo stesso tempo renderla fruibile. Il problema è che i saggi del primo tipo sono molto più diffusi, principalmente perché chiaramente scrivere una serie di cose legate da un filo comune è più semplice che redigere un lungo discorso articolato su un argomento, ma anche perché probabilmente con la svogliatezza di prestare attenzione che si ha in generale ci risulta molto piu facile seguire tante sezioni spezzettate che una sequenza di fatti che si sostengono l'un l'altro.
Per quanto riguarda gli argomenti "poco scientifici" mi riferiscono più che altro a saggi di carattere filosofico, quindi in realtà cose che come ordine epistemologico stanno sopra alla scienza: in un normale saggio scientifico si dà per scontato che la scienza fornisca i fatti oggettivi che descrivono il mondo e che la filosofia ci si debba attenere di conseguenza, ma in realtà quando si parla di morale o coscienza o soprattutto di metafisica si discute di qualcosa che viene prima della "scienza" e la presuppone come particolare modo di rappresentare il mondo che non è necessariamente l'unico o il più giusto.
Insomma, tutte queste parole quando avrei semplicemente potuto citare L'evoluzione creatrice di Bergson: qualcosa che non ti arricchisce semplicemente di nuove informazioni, ma cambia il modo in cui pensi e concepisci certi aspetti della vita.
 
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view post Posted on 9/1/2024, 10:51
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Perché leggi in romeno? mJkGmVq
 
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view post Posted on 9/1/2024, 12:18
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権叔父

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Perché sono rumeno :hsi:


Dunque, terminato Revenant di Michael Punke. Purtroppo nonostante i personaggi siamo chiaramente caratterizzati ed è ovvio che l'autore ha fatto una ricerca storica accurata riguardo agli eventi e all'epoca descritti, non l'ho trovato scorrevole e non ha mai attirato la mia attenzione in maniera costante per più di qualche pagina. Peccato perché le storie ambientate nel Far West mi piacciono molto! Poi onestamente il pretesto della storia mi sembra un po' bislacco: uno viene ridotto in fin di vita da un grizzly... può veramente biasimare i compagni che lo hanno abbandonato per salvare la pelle? Non è che potevano fare più di tanto per lui :=/: Mi sembra un segno di ottusità: sii semplicemente grato che sei sopravvissuto.


Nel frattempo ho finito anche Frankenstein a Baghdad. Il libro è un po' come il mostro che descrive: un'accozzaglia di pezzi ricuciti alla bell'e meglio senza armonia. C'è politica, critica alla società, fanatismo religioso, mistica, tutto mischiato in maniera totalmente disequilibrata e senza un vero filo logico. Ancora non capisco il vero senso del libro. Potrebbe trattarsi di una riflessione morale sul fatto che il bene scade sempre nel male: infatti il mostro creato da vari pezzi di cadaveri, sebbene senta dentro di sé un impulso ad uccidere i carnefici delle persone di cui è composto (e quindi sia una specie di giustiziere), piano piano inizia ad uccidere gente per il solo scopo di rigenerarsi diventando quindi un vero e proprio criminale. Intorno a lui si creano varie sètte che lo idolatrano come se fosse un profeta, mentre sullo sfondo c'è una Baghdad distrutta dalla corruzione e dalla violenza delle gang incoraggiati da un governo debole e dall'onnipresente invasione statunitense. Il tutto è molto desolante, pure i personaggi: un ubriacone accattone, una donna pazza che vede nel mostro lo spirito di suo figlio morto, un agente immobiliare senza scrupoli... Tutti si muovono intorno a questo mostro in maniera disordinata senza che l'autore riesca a venire al punto. Troppo inconcludente.
 
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view post Posted on 9/1/2024, 12:23
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CITAZIONE (Zio Gon @ 9/1/2024, 12:18) 
Perché sono rumeno :hsi:

:arghjk7.gif: ma raccontaaaa!
Sei nato qui? Romania dove? Suuuu che sono curiosaaa :sbav.gif:
 
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view post Posted on 9/1/2024, 13:09
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権叔父

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Be', sono nato e cresciuto nella cittadina di Moinești, che è dove Tristan Tzara è nato. Mi sono trasferito in Italia a 6 anni, nella ridente Novara, poi da lì in poi normale educazione all'italiana (più o meno). Purtroppo non sono mai stato incoraggiato a leggere e quando ho iniziato a leggere in rumeno era già tardi: avevo dimenticato tantissimo della lingua, mi erano rimaste in mente qualche parola di uso comune ed espressioni quotidiane. Ho dovuto letteralmente ricostruire la mia lingua madre.
Comunque mi mancano la neve e i pretzel appena sfornati :juggffling.gif:
Tu ci sei stata?
 
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view post Posted on 9/1/2024, 13:22
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CITAZIONE (Zio Gon @ 9/1/2024, 13:09) 
Tu ci sei stata?

:wub:
Siamo stati a Sibiu, Sighișoara, Brașov e nei loro dintorni. Poi Bucarest, ma io sono stata male e mi sono trovata una camera mentre gli altri giravano. E ho guardato Grey's anatomy in romeno :1285602896.gif:

18673017-10213206370022162-3806495235545198477-o
 
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