| | Ne uccide più la gola che la sciarpa: La mia storia, Renato Pozzetto | |
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| |  CITAZIONE Ero al buio. C'era umidità.
Silenzio.
Poi, di colpo, qualcuno ha acceso la luce.
Non so se dopo mi hanno lavato.
Poi ho visto la mia mamma.
Bella, bellissima.
Era il 14 luglio 1940.
Era il giorno della mia nascita.
Renato Pozzetto si racconta per la prima volta in un'originale autobiografia colma di ricordi, incontri decisivi, aneddoti esilaranti.
A fare da sfondo, o forse sarebbe meglio dire da spalla, alle avventure rocambolesche di un ragazzo di campagna che nel dopoguerra torna in città c'è immancabilmente lei: la Milano dei locali off, del Bar Gattullo, del "Dogui" e dell'Ufficio Facce; delle osterie e dei circoli operai, dell'Oca d'Oro con gli anarchici ad affettar salame e le canzoni della mala; della galleria d'arte notturna La Muffola da cui sono passati Lucio Fontana e Piero Manzoni; del Cab 64 e del Derby dove con Enzo Jannacci, Giorgio Gaber, Bruno Lauzi e tanti altri ha trovato casa tutto quel fermento surreale e giocoso del teatro-canzone che avrebbe fatto scuola.
La Milano in cui due amici d'infanzia cominciano a suonare la chitarra e a cantare le canzoni popolari, danno vita al duo comico "Cochi e Renato" e portano quel surrealismo e quella vitalità dai cabaret alla tv, diventando una coppia indimenticabile. Separata - mai del tutto - dal clamoroso esordio di Pozzetto in Per amare Ofelia, l'inizio di una lunga e fortunata carriera cinematografica che lo porterà negli anni Ottanta a scrivere pagine di storia della commedia all'italiana.
Ne uccide più la gola che la sciarpa è tutto questo e molto altro ancora: la passione per le automobili, gli elicotteri, le corse di F1. Cibo e vino, il Po da percorrere e ripercorrere in barca, gli affetti famigliari, registi grandi e piccoli, partner memorabili dentro e fuori dal set. Un'avventura straordinaria, il racconto di una vita che l'è bela! Editore : Rizzoli (30 gennaio 2024) Lingua : Italiano Copertina rigida : 288 pagine ISBN-10 : 8817184446 ISBN-13 : 978-8817184441 | | | |
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| | Pur non conoscendolo bene ho sempre apprezzato Pozzetto, perché gli ho sempre trovato una vena malinconica che apprezzo sempre molto, soprattutto nei personaggi che solitamente fanno ridere (e anche nel libro l'ho trovata). Poi avevo letto non tanto tempo fa un articolo in cui lui parlava della moglie morta che gli aveva lasciato un vuoto enorme e ne aveva parlato con una tenerezza infinita. Ho voluto quindi saperne di più grazie a questo libro (e lo confesso, anche il fatto che sia relativamente breve ha influito) e alla fine ho apprezzato ancora di più la persona che è stata e che è. La sua amicizia con Cochi poi non pensavo fosse così datata, si sono conosciuti che erano bambini e non si sono mai persi di vista. Davvero bello questo rapporto. Mi è anche capitato di vedere una foto del figlio, è praticamente la sua copia, somiglianza incredibile. Non sapevo invece avesse anche una figlia, lei l’ho cercata su internet ma non ho visto grandi somiglianze, anzi.
Devo dire che mi è piaciuto il modo in cui è stato raccontato tutto, ha parlato anche di personaggi che non gli erano particolarmente simpatici ma sempre in maniera rispettosa.
Finisco questo mio commento così come lui ha terminato il libro:TAAAAC
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| 1 replies since 25/2/2024, 12:06 18 views |
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