| Secondo libro deludente del mese, ma vengo dalla stupenda lettura del libro “Cose che abbiamo dimenticato”, era ovvio che dopo quello nessun libro rosa potesse essere all’altezza.
Un libro gradevole ma che onestamente mi ha trasmesso ben poco, la storia è scorrevole e non credo di aver letto altri libri con il poker così protagonista, la guida iniziale su come si gioca mi è stata inutile, visto che un attimo dopo averla letta l’avevo anche già dimenticata, ma colpa mia.
lui è levi, di origini russe, ha ventisette anni e gioca a poker di professione, sua madre è in carcere per aver ucciso il marito. Levi ha un obbiettivo, battere a poker un uomo che anni prima aveva imbrogliato il padre, quest’uomo è Tito ferragni una volta grande amico del padre di Levi. Lei è Rose, origini italiane, astuta, provocante, esperta di matematica, piena di debiti e con gusti lussuosi, ma con un problema di dipendenze.
Quando i due si incontrano, Levi capisce subito che rose può aiutarlo, tra i due ci saranno molte scintille, provocazioni e attrazione. Con l’aiuto di rose, Levi si perfezionerà per poter battere Tito ferragni, ma rose ha un segreto che tanto segreto non è, anzi c’è l’anno entrambi e piano piano verrà tutto alla luce.
Levi e rose sono stati descritti bene, entrambi con i loro caratteri con difetti e pregi Ma sono due personaggi che potresti trovare un qualsiasi altro libro. Mancano di originalità, ma la chimica che hanno è innegabile.
Il finale mi è piaciuto, sopratutto perché per me non da garanzie, i due potrebbero continuare a frequentarsi, come separasi per via della distanza, ma il libro è il primo di una dilogia, nel prossimo i protagonisti saranno altri e forse si rivedranno anche loro.
Libro gradevole, copertina bellissima.
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