| Molte tempo fa e stato pubblicato il libro “p.s I love you” di Cecelia ahern, parlava di un donna che riceveva delle lettere dal marito, il compagno era morto e le lettere le aveva scritte prima di morire, in quelle lettere le scriveva cosa che voleva che facesse (credo non mi ricordo bene).
Questo libro mi è sembrato molto simile, solo che in questo caso e lei a morire per malattia, la Fibrosi polmonare idiopatica, ed è lui a ricevere lettere.
Come si sopravvive dopo che il tuo vero amore muore? Come si riesce ad andare avanti, funzionare e a vivere?
È quello che si chiede Joshua Park, trentenne scienziato affetto da autismo ad alto funzionamento.
Joshua e laurenn si erano incontrati a un evento molto anni prima dell’inizio della storia, ma non era stato un colpo di fulmine, si erano innamorati perdutamente alcuni anni dopo e mai più lasciati.
Nel libro si racconta questo, gli ultimi giorni di laurenn, il loro incontro, il loro amore, la malattia di lei.
Il lascito di lei con le sue lettere per josh, una lettera al mese per dodici mesi, ogni mese con una cosa diversa da fare, e durante queste attività, josh da uomo inizialmente disperato, taciturno, introverso e solitario, riesce a instaurare nuovi rapporti, incontrare persone che non credeva di voler conoscere e sperimentare.
Un buon libro che racconta con dolcezza e un po’ di malinconia come una persona o più di una persona affronti il lutto in tutte le sue fasi, lutto che può essere di una moglie, lutto per una figlia o per una sorella.
Purtroppo una lettura molto simile a “p.s I love you” e per questo un po’ penalizzata, anche se è stata una lettura emozionante, intensa e commuovente, ma anche un libro che mi ha fatto sorridere per la goffaggine del protagonista.
Se volete commuovervi, maledire la vita, sorridere e sperare questo è il libro perfetto.
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