City hunter, il mio manga del cuore.
Ho letto il manga più volte, ho avuto la prima e la seconda edizione, perse entrambe per colpa di un trasloco, ho la terza edizione ben custodita.
Ho visto l’anime, visti tutti gli oav, ho ancora un cd con tutte le canzoni presenti nell’anime e nei film, mi sono vista l’adattamento coreano, ho visto a spezzoni del film con jackie chan sono riuscita a guardare l’adattamento francese, molto demenziale come può essere solo questo manga, sono rimasta delusa solo dagli ultimi due film di animazione, non per la qualità ma per la perenne non conclusione tra ryo e kaori.
Questo per dire che conosco quest’opera, amo quest’opera….conosco anche i suoi difetti certo, inoltre il comportamento da maniaco di ryo non sarebbe di certo tollerato in quest’epoca.
Ma mi ha accompagnata per l’infanzia, l’adolescenza e ora l’età adulta e non ho mai cambiato opinione su questo meraviglioso manga.
Ryo un uomo solo, uno sweeper che cerca di proteggere la sua città, non conosce le sue origini, ha un passato traumatico e un maniaco, spende soldi che non ha, ama il divertimento e un idiota, uccide per vivere, non sa parlare chiaro con la donna che ama, la allontana, la avvicina, ha pochi amici, ha un grande amico che non c’è più e tanto altro e ha mille sfaccettature sia lui che questo manga.
Kaori del quale mi identifico da sempre e un maschiacchio, ma è timida, insicura, violenta, sa essere dolcissima, ha un cuore enorme, non sa e non vuole esprimere i suoi sentimenti per ryo, ha perso un fratello troppo presto, è caparbia, testarda e ama come fa con tutto il resto, con energia e totalità.
Ho sempre ammirato la sua testardaggine nel affrontare le cose a testa alta.
Ma c’è un terzo elemento di questo manga sempre ben presente, ed è shinjuku, il luogo dove è ambientato city hunter, città di divertimento, di piaceri per adulti, ma anche di yukaza di violenza e criminalità, la vedi sempre nello sfondo nelle avventure di ryo e kaori, sempre ben presente con la sua anima tra inferno e paradiso.
Ryo, kaori e shinjuko sono i tre elementi che questo live ha saputo cogliere, ha colto l’essenza del manga, l’essenza dei personaggi, l’essenza di shinjuku.
Ha saputo cogliere la demenzialitq di ryo ma anche la sua serietà nel lavoro, ha saputo cogliere la solitudine e la determinazione di kaori, ha saputo cogliere il divertimento perenne di shinjuko.
Ambientato nei giorni nostri è un adattamento molto riuscito.
Il registra è riuscito a creare una storia prendendo spunto dai primi e dagli ultimi capitoli del manga.
l’angel dust è una droga che conferisce una forza disumana a chi viene iniettata, rendendo queste persone inumane e senza ragione, ryo e alla ricerca della sorella di una sua cliente e si imbatte in questa droga quando la ragazza che sta cercando gli sfugge in maniera completamente folle, una ragazzina che normalmente non avrebbe una grande forza, riesce a sfuggirli, correre, saltare, seminandolo per strada, ma l’angel dust colpisce indirettamente anche il partner di ryo che ne rimane vittima, kaori spettatrice inerme non può fare altro che chiedere aiuto e unirsi a ryo per dare giustizia a suo fratello…scopriranno una misteriosa organizzazione, l’unione teope.
Una storia molto ben gestita, adrenalina e azione a go go nella prima parte del film, un piccolo rallentamento a metà, ma verso la fine si riprende e regala azione e commozione. La storia è auto inclusiva, ma si presenterebbe bene anche a una possibile serie tv. Tutto questo sullo sfondo perenne di shinjuko e del suo divertimento.
Sono rimasta molto impressionata dalla bravura di Ryohei Suzuki, l’attore che interpreta ryo e lui al 100%, serietà, idiozia, tempi comici, freddo e glaciale quando serve, impressionante la sua altezza, si nota molto visto che appartiene a un popolo non famoso per l’altezza.
Ottima interpretazione anche dell’attrice che interpreta kaori, Misato Morita, forse leggermente messa più in ombra rispetto a ryo, ma questa kaori è ancora giovane c’è assolutamente tempo perché tutta la sua determinazione esca, qui c’è tutto il suo lato umano ed è decisamente meno violenta rispetto al manga.
Appare anche saeko, Fumino Kimura, troppo rigida nel suo ruolo, saeko che nel manga è un personaggio tosto ma pieno di sensualità, qui si limita a esserci senza esserci davvero, non convince.
Ma il film mi è piaciuto e l’ho apprezzato.
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