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Romanzo folle, crudo e visionario, totalmente allucinato e senza freni. Dovrebbe essere un western, ma si legge come un romanzo post-apocalittico: un gruppo di uomini in una terra selvaggia aspra arida e infestata da animali ed altri uomini che loro vogliono uccidere e che vogliono uccidere loro. Non si intravvede nemmeno un barlume di umanità nel nerume di questo West quasi metafisico in cui l'uomo è allo stesso tempo padrone della terra e succube della propria violenza. L'atmosfera è talmente cupa da sembrare a volte esagerata: si passa di continuo da marce estenuanti a inseguimenti eccidi stupri scalpi zuffe coltellate risse da saloon, senza lasciare spazio alla vita "normale" delle persone che anche nei luoghi più selvaggi è fatta di una tranquilla quotidianità. Tuttavia non si può negare che questa ferocia abitudinaria stia alla base della fondazione degli Stati Uniti insieme al razzismo e all'ideologia dell'appropriazione della terra da parte dei bianchi: senza questi cowboy crudi e violenti, veri e propri soldati di ventura, gli "statunitensi" non si sarebbero mai potuti fisicamente insediare nel territorio che occuparono. Forse più che la riflessione ontologica che la descrizione del libro presuppone, McCarthy voleva parlare in fondo di quanto la violenza cieca e dimenticata abbia giocato un ruolo fondamentale nella fondazione del suo paese. Queste continue crudeltà e bassezze però alla lunga un po' stancano e per questo i personaggi o sono piatti e bidimensionali (pensano solo ad uccidere e non farsi uccidere), o sono troppo folli al punto da sembrare caricaturali: è il caso del giudice Holden, sociopatico e crudele fin nel midollo, capace di cullare un bambino con tutto l'amore del mondo per poi farne uno scalpo pochi minuti dopo, tanto malvagio che non può che essere il ritratto di Satana, solo che manca un senso o meglio un atteggiamento coerente che lo definisca come persona. In generale una lettura che mi è piaciuta, l'ho trovata un po' lunga e deprimente, ma è un contrappasso ai romanzi western avventurosi e cavallereschi che spesso si vedono commercializzati e trasposti.
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