|
CITAZIONE «Ho letto su Facebook che la carota, condita con l’aceto, cura il raffreddore». «Io invece non farò vaccinare i miei figli perché non voglio arricchire Big Pharma, e mi nutro di costose compresse seguendo i consigli del “medico alternativo” e del suo vicino di ombrellone». Di salute, ormai, parlano un po’ tutti, dicendo un po’ di tutto. Ma la salute è un affare complicato e comunicarla correttamente significa soprattutto maneggiare la complessità. Cioè significa avere a che fare con una scienza in rapida evoluzione, definizioni non sempre granitiche, dibattiti tra scuole di pensiero, statistiche da interpretare. E una marea di interessi, economici e non soltanto. Rinunciare a questa complessità porta a riassumere il tutto in due parole: “fa bene” o “fa male”. Magari aggiungendo che “nessuno lo dice”. In realtà, qualcuno che lo dice, o che cerca di farlo, c’è: sono i giornalisti medico-scientifici. Che a quelle due parole, non sempre oneste e di certo mai esaustive, contrappongono un lavoro di ricerca e studio basato su strumenti niente affatto misteriosi. Questo libro, attraverso il racconto di storie di giornalismo e di medicina, e di bufale, ve ne propone alcuni. Titolo: E’ la medicina, bellezza! Perché è difficile parlare di salute Autore: Daniela Ovadia, e Silvia Bencivelli Prezzo: € 7.69 Anno: 2016, 1 Gennaio Dimensioni: 200 pagine Editore: Carocci Editore Collana: Le Sfere, n.116 ASIN: B01MECUVEE ______________________________ 5/5 Oggi parlare di medicina significa districarsi in un ginepraio di falsità, mezze verità, sensazionalismi, aspettative, truffe d’ogni genere, e come se non bastasse ci si mettono politici pavidi, giudici inetti e pure medici alla caccia di soldi facili. Alla fine, ci vogliono libri come questo per cominciare a farsi un’idea precisa della medicina: che niente è né rapido né facile, e le cure miracolose non esistono! E questo libro parla chiaro, senza saccenza, come ti parlerebbe un amico che bisogna ascoltare anche quando non si vorrebbe. Edited by AISHA* - 21/4/2020, 11:18
|