| Forse non sei tu la persona giusta per me, ma probabilmente quella giusta accanto a me non l'avrei sopportata perché se non ti avessi mai vista non avrei questi occhi, se non ti avessi incontrata non sarei me, e soltanto se ci accompagna l'amore non ci farà più paura la notte. Se tu non mi avessi mai incontrato non saresti stata tu e senza quest'incontro questa qua non sarebbe stata poi davvero la nostra vita. Perché se qualcosa è, è perché dev'essere. E di questo fottutissimo equilibrio che ho rincorso da una vita me ne frego e sai perché? Perché sono appeso ai miei disequilibri, perché mi mancherà sempre la terra sotto ai piedi, perché starò sempre un po' lassù fra le nuvole e per molti questo non è sinonimo di saggezza. Ma io non voglio essere saggio, voglio essere felice. La saggezza è aver tutto perfettamente incanalato, persino i sogni nei cassetti, belli lì messi in fila come dei calzini, li tiri fuori uno ad uno. Beh, questa cosa mi dà i brividi, gli unici brividi che detesto, quelli che evito. Io non sono vittima dell'ordine mentale, sono padrone del mio caos, ma in tutto questo mio disordine ci trovo spesso te. Mi salti fuori d'improvviso e anche se mi hai deluso come anch'io ho deluso te, perché nessuno è immune dalle delusioni, le meraviglie di alcuni pensieri prendono sempre il sopravvento nei miei cassetti. Li lascio aperti, sfido la polvere, a volte spremo il tubetto del dentifricio a metà e non mi sembra un crimine. Perché la perfezione non esiste e non esiste nemmeno nei piccoli gesti quotidiani. L'amore è rispetto, è rispettare le differenze. Non ho abitudini, prendo il caffè sempre in bar differenti, sono incollato solo alla mia anima e un po' alla tua, visto che la porto con me ovunque io vada e le racconto quel che vedo, anche se tu non lo sai. Un giorno lo saprai, un giorno molto lontano sarà lei a raccontarti d'improvviso tutto quello che non ti ho mai detto, tutto quello che ho visto e che avremmo potuto vedere insieme, io che parlo troppo, che sbaglio le intenzioni senza averne di cattive, che ogni cosa che ho fatto l'ho fatta pensando a darti gioia, mettendo in conto il fatto di non riceverne più in dono dalle tue mani. Ma avrei cambiato tempo al tempo per starti ancora accanto. E se questo non basta non importa. Sono i luoghi interiori che richiedono pulizia, ci chiedono di sgombrare tutte quelle ragnatele emozionali. Perché a cambiare fuori si può, casa, città, forse pianeta. E' dentro che non si cambia mai del tutto. Perché non si sbircia nel cuore delle persone per curiosità ma per capire chi sono veramente. E vedi, non per questo, perché tu sei diversa io ti vedo peggiore. Forse perché da piccolo saltavo sulle mattonelle del parco condominiale senza toccare mai i bordi e ogni tanto sorrido e mi viene di farlo ancora. Forse perché io resterò squilibrato con amore. Mi fa meno paura che avere un cuore in ordine che non si perde mai_
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