Urania (inizialmente edita col nome I romanzi di Urania) è una collana editoriale italiana di fantascienza nata nel 1952, la più nota e longeva nell'ambito del genere in Italia.
Pubblicata da oltre 60 anni, il suo ruolo nella diffusione della letteratura fantascientifica tra gli italiani è rilevante: molti scrittori di fantascienza come Asimov, Ballard, Dick, Le Guin e altri furono pubblicati per la prima volta in questi libri dal cerchio rosso in copertina.
La collana ha inoltre istituito un noto premio letterario per autori italiani di fantascienza, che ha scoperto e lanciato autori come Luca Masali e Valerio Evangelisti.
StoriaNel 1952 la casa editrice Mondadori lanciò contemporaneamente con questo nome una rivista di racconti fantascienza e una collana di romanzi ("I romanzi di Urania"), ispirandosi per il nome a Urania, la musa dell'astronomia. La rivista traeva il proprio materiale soprattutto dalla rivista statunitense Galaxy Science Fiction e concluse le pubblicazioni dopo soli 14 numeri, così il nome rimane legato ai romanzi, che invece incontrarono subito i favori del pubblico: il primo dei "Romanzi di Urania", Le sabbie di Marte di Arthur C. Clarke, uscì in edicola il 10 ottobre 1952.
Nata per alternarsi ogni dieci giorni con la rivista (usciva il 10 e il 20 di ogni mese), la testata I romanzi di Urania veniva pubblicata inizialmente ogni decade poi, per un breve periodo, divenne settimanale (1955–1956) e quindi quattordicinale, finché nel 1957 prese il semplice nome di Urania. Rimase quattordicinale fino al n. 766 (1979), allorché ridiventò settimanale, con una tiratura mensile che arrivava a sfiorare le 100.000 copie. Tornò quattordicinale con il n. 896 (1981) fino al 2004, quando l'uscita divenne mensile. Sotto la testata di Urania venne altresì ripresa occasionalmente la pubblicazione di racconti brevi, sotto forma di antologie o in appendice al romanzo principale.
Nel corso degli anni, Urania ha dato vita a numerose collane "figlie", serie parallele che propongono altre forme espressive della fantascienza, come i fumetti o i romanzi tratti da videogiochi. Altre collane, invece, ristampavano semplicemente romanzi famosi apparsi anni prima sulla serie "madre" e considerati dei classici.
Per alcuni anni la collana è stata distribuita anche in libreria (fino al 1998 col n. 1348).
Il ruolo di Urania nella lettura fantascientifica degli italiani - malgrado una rigida programmazione editoriale dello sviluppo in termini di pagine che comportava tagli anche non indifferenti del testo originale - è considerato rilevante: molti autori come Isaac Asimov, Ballard, Dick e tanti altri furono pubblicati per la prima volta in questi libri dal cerchio rosso in copertina (la cui parte grafica è stata per lunghissimo tempo curata da Karel Thole). La distribuzione come rivista e non come collana, d'altronde, ha costantemente reso difficile l'accessibilità nel tempo alle opere ivi pubblicate, data la difficoltà di reperire i numeri arretrati, per i quali pure è fiorito un mercato dell'usato.
Dopo oltre 60 anni di storia, Urania è tuttora in edicola e, grazie l'enorme quantità di materiale pubblicato, ha contribuito in modo decisivo alla conoscenza della fantascienza internazionale in Italia.
Fino alla morte del primo direttore Giorgio Monicelli nel 1961 Urania pubblicava anche una piccola parte di opere di autori italiani, seppure solo sotto pseudonimi o con nomi non immediatamente riconducibili all'italiano (come L. R. Johannis). In seguito non vennero più pubblicati autori italiani per 35 anni, fino al 1989 quando la collana ha istituito un omonimo concorso letterario, il Premio Urania, riservato a opere inedite di fantascienza italiana, che prevede al pubblicazione del romanzo vincitore, lanciando in questo modo autori come Luca Masali e Valerio Evangelisti.
http://it.wikipedia.org/wiki/Urania_(collana)