Urania FS - Collana Mondadori, dal 1952

Terminato di leggere "Pianeta stregato" di David Gerrold e Larry Niven.
Divertentissimo, questo romanzo, scritto a quattro mani da due dei miei autori preferiti.
Su un pianeta extraterrestre, dominato da una razza di alieni simili agli umani ma dotati di pelliccia, la stregoneria è una pratica radicata.
Il mago del villaggio ha grande potere, poiché nessuna attività si svolge se prima non c'è una sua benedizione.
L'economia e la struttura sociale sono molto semplici e primitive, finché non atterra il vero "alieno" della situazione: un umano.
Questi, con l'aiuto di attrezzature tecnologiche che ai nativi sembrano oggetti magici, si mette a fare esperimenti su rocce e vegtazione.
Quando il mago nativo vede nel terrestre un competitore, nasce un terribile conflitto, che porterà a catastrofiche conseguenze.
In modo rocambolesco il mago nativo distrugge la navicella del terrestre, rendendolo di fatto un naufrago, ma allo stesso tempo, come "effetto collaterale", viene distrutto anche il villaggio, costringendo molti indigeni a migrare in un nuovo territorio.
Credendo di essersi liberato dell'invasore, il mago nativo rimarrà sorpreso quando, giunto in un nuovo villaggio, vi troverà come mago residente proprio il terrestre.
Proprio mentre sta per scatenarsi un nuovo conflitto, il protagonista riesce a convincere tutti che, unendo i propri sforzi, sarebbe stato possibile rimandare a casa il terrestre, ponendo fine al rischio di venire annientati dalle magie e dai loro terribili "effetti collaterali".
Così, dietro indicazioni del terrestre e dopo non pochi sforzi, viene costruita una macchina volante che permetterà all' "alieno" di raggiungere un punto favorevole per mettersi in contatto con l'astronave in orbita.
Il fatto di costruire un oggetto inusitato per la cultura indigena mette però in moto un meccanismo tale che i nativi conosceranno la tecnologia e l'economia.
Ma quando tutto sembra risolto...

Dietro le esilaranti vicende del popolo extraterrestre visitato da un "alieno" terrestre ho trovato però una metafora sull'evoluzione della società umana. Grazie alla ricerca di qualcosa che appare superfluo (vedi ricerca scientifica), c'è invece un miglioramento della società nel suo insieme, sia dal punto di vista sociale che dal punto di vista economico.