Quelli Che i Libri - Forum Libri e Letteratura

Charles Bukowski

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fundy
view post Posted on 6/5/2011, 13:11




Completamente matto

Va bene, so che siete stanchi di
Sentirla
Ma che ne dite di un’ultima volta?
Tutte quelle minuscole stanze in tutte quelle città
Andando da una città all’altra
Da una stanza all’altra
Terrorizzato e nauseato da com’è la gente.
Era uguale in ogni posto
Migliaia e migliaia di miglia passate
A guardare da un finestrino di un bus Greyhound
Ascoltandoli parlare, guardandoli,
le teste, le orecchie,
il modo di camminare.
Questi erano alieni giunti da qualche al di là
Parallelepipedi perpendicolari senza vita
Mi affondavano la lama nello stomaco
Persino le ragazze adorabili
Con l’occhio astuto, i corpi magici e molli
Erano solo un anticipo su un
Miraggio
Un trucco a buon mercato della vita.
Ho vagato di stanza in stanza
Di città in città
Nascondendomi, cercando, aspettando…
Per cosa?
Per niente tranne
L’irresponsabile e negativo
Desiderio
Di almeno
Non essere uguale a
Loro.
Amavo quelle vecchie stanze
I tappeti consunti
Il bagno in fondo
Al corridoio
Persino ratti e
Topi e bagarozzi
Erano buoni compagni…
E lungo la strada
Non so come scoprii
La musica classica.
Avevo un vecchio giradischi.
E invece di mangiare
Usavo i miei quattro soldi
Per comprare vino scadente
E dischi.
E m’arrotolavo sigarette,
fumavo, bevevo,
ascoltavo musica
al buio.
Ricordo una notte
Speciale
Quando Wagner davvero
Scoperchiò il soffitto
Della mia stanza.
Ebbro di gioia
Mi tirai su
Dal letto
Piantato
con
Le braccia alzate
Al soffitto
E colsi la mia immagine
Nello specchio
E di me non era rimasto
Più niente
Uno scheletro d’uomo
Giù da 200 libbre
a
130
con le guance scavate.
Vidi questo macabro teschio
Che mi fissava
Ed era così
Ridicolo
E così
Simpatico
Che cominciai a ridere
E dentro lo specchio
L’immagine rise con me
E diventò
Buffo e sempre più buffo
Mentre alzavo più in alto
Le braccia
Al soffitto.
E in quelle vecchie
Stanze
Per mia fortuna
C’erano vecchie padrone di casa gentili
Con il Cristo appeso
Sul muro delle scale
Ma ciononostante
Sempre molto gentili.
“mr chinaski, il suo affitto è
in ritardo, va tutto
bene?”
“oh sì, molte grazie”
“sento suonare la musica
giorno e notte
lei sta
seduto nella sua stanza
giorno e notte
con le persiane abbassate…
va tutto bene?”
“sono uno scrittore”
“uno scrittore?”
“sì, ho appena inviato qualcosa
al ‘new yorker’
sono certo che molto presto
si faranno sentire”
chissà come
se dicevi
che eri
uno scrittore
avrebbero
sopportato
ogni sorta di scuse
specie se eri
nei tuoi
primi
vent’anni.
(più tardi, sarebbe stata
dura
vendergliela
come avrei
scoperto)
ma amavo quelle
piccole stanze in tutte
quelle città
con tutte
quelle padrone di casa
e brahms
e sibelius
e Šostakovic
e ives
e sir edward elgar
e le sonate di chopin
e borodin
beethoven
hayden
handel
mussorgskij
ecc.
Adesso, chissà perchè, dopo
Decenni di
Quelle stanze
E lavori da rompersi il
Culo
E dopo aver gettato via
Letteralmente 40 o 50
Libbre di manoscritti
Respinti
Ritorno ancora a una
Piccola stanza
Qui
Per raccontarvi
Ancora una volta
Il prodigio della
Mia follia
Di allora.
Ora la differenza
Consiste in questo
Che mentre la mia scrittura non è
Cambiata granchè
La mia fortuna
Sì.
Ed era
In quelle stanze
Alla mezza luce delle
Quattro di mattina
Che un uomo ridotto
Sullo scaffale del nulla
Era abbastanza giovane
Allora
Per rimanere giovane
Sempre.
Stanze di
Gloria.
 
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view post Posted on 6/5/2011, 13:28
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Zelante Istrionica Etnea

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So che dicendo questo a molte persone il mio giudizio potrebbe non piacere ma Bukowski non riesco a farmelo piacere...non so non mi piace quell'atteggiamento superiore nei confronti di coloro che vivono una vita ordinaria. Mi sembra la classica posa da intellettuale che non vuole sembrarlo e che critica coloro che vivono dentro gli schemi...che poi sono coloro acquistano i suoi libri e che lo hanno reso famoso.

Non sono a favore dell'omologazione però non apprezzo neanche particolarmente chi critica gli altri giudicandoli delle persone inferiori e "pecore".

Di questa poesia cmq si possono sicuramente apprezzare le riflessioni relative alla musica classica, purtroppo oggi apprezzata troppo poco e la gentilezza e la maggior accondiscendenza nei confronti dello "scrittore" finché giovane.

Magari invece sono io che non riesco a capirla :296fyba.gif:
 
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fundy
view post Posted on 6/5/2011, 14:42




Bukowski è uno di quegli scrittori che si amano oppure si odiano.
Personalmente a me piace per il suo stile dissacratorio, per il suo senso sarcastico della vita. Mi piace per la sua spudoratezza, per la sua volontà di dire cose che altri non osano guardare. Mi piace il suo humour nero che caratterizza il suo personaggio maledetto.
Penso che le sue opere siano un buon antidoto da leggere nei momenti di disillusione e di vuoto.
Ovviamente questa è semplicemente la mia opinione.

Ciao :bye1.gif:

Serena fundy
 
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view post Posted on 6/5/2011, 14:51
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"Le coperte erano scivolate via e io guardai quella schiena bianca, le scapole appuntite sembravano lì lì per trasformarsi in ali."

 
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view post Posted on 6/5/2011, 15:06
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Zelante Istrionica Etnea

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I suoi scritti sicuramente sono orientati verso l'inticonformismo, che cmq apprezzo solo che a volte mi sembra un po' forzato, come se si volesse stupire ed essere dissacratori per forza. Non parlo solo di Bukowski di cui ho letto poco (ora non ho sottomano i libri quindi la memoria non mi aiuta) ma un po' di tutta la Beat generation (vedi anche Kerouac).

Come detto non amo il conformismo portato all'eccesso (uno dei miei libri preferiti è "il conformista" di Moravia in cui si accusa proprio l'esser "pecore" consenzienti) ma in certi casi questi "contestatori" mi sembrano poco concreti e realistici.

Ma ovviamente questa è la mia sensazione....ognuno ha una sensibilità diversa nel percepire le cose

(Fundy :1267723488.gif: )

Edited by SaraBloom - 6/5/2011, 22:22
 
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qweedy
view post Posted on 6/5/2011, 21:16




Il cuore che ride

La tua vita è la tua vita.
non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza.
stai in guardia.
ci sono delle uscite.
da qualche parte c’è luce.
forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre.
stai in guardia.
gli dei ti offriranno delle occasioni.
riconoscile, afferrale.
non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte in vita, qualche volta.
e più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà.
la tua vita è la tua vita.
sappilo finché ce l’hai.
tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te.

Charles Bukowski

 
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Indigowitch
view post Posted on 13/6/2011, 23:44




Credo che la fama di "maledetto" di Bukowski sia un po' un'arma a doppio taglio. Da un lato è molto apprezzato proprio per questa sua capacità di parlare fuori dai denti anche degli aspetti più scomodi della vita, dall'altro si arriva a pensare che Bukowski sia solo alcool, parolacce, donne dal trucco pesante e le calze smagliate, odio per il mondo e consapevolezza di non poterlo cambiare.
Mi rendo conto che il suo disfattismo e il suo estremo cinismo possano risultare irritanti, specie dal punto di vista di chi, giustamente, pensa che sia più eroico rimboccarsi le maniche e tentare di cambiare il mondo, anziché affogare nel pessimismo e darsi all'autodistruzione.
Però ci sono dei picchi emotivi nelle sue poesie che ho riscontrato raramente in altri poeti, anche
più raffinati e originali quanto a stile.
Mi piace la sua capacità di descrivere i lati più orrendi e squallidi della realtà, e il fatto che in lui non ci sia il desiderio di trasmettere un'immagine positiva di sé, dell'anima bella e sola.
Bukowski ha rovinato la sua esistenza tracannando alcool di pessima qualità, ma non si sentiva figo per questo, aveva solo una gran voglia di distruggersi e morire, ecco tutto.
A volte penso che il suo astio verso un certo tipo di gente non fosse altro che astio verso se stesso e la sua incapacità di essere sereno.
Pur rendendomi conto che esistono poesie molto più profonde e complesse delle sue, penso che il suo modo schietto, sporco e arido di fare poesia abbia aperto in qualche modo uno squarcio nel panorama letterario.
 
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Indigowitch
view post Posted on 29/9/2011, 09:41




dalle braccia di un amore

dalle braccia di un amore
nelle braccia di un altro

m'ha salvato dal morire sulla croce
una signora che fuma marijuana
scrive canzoni e storie
ed è molto più gentile dell' ultima,
molto molto più gentile,
e a letto è altrettanto brava o addirittura migliore.

non è piacevole essere messi in croce e lasciati là,
è molto più piacevole dimenticare un amore che
non funziona
come ogni amore
alla fine
non funziona...

è molto più piacevole fare l'amore
davanti alla spiaggia di Del Mar
nella camera 42, e dopo
stare a letto seduti
bere del buon vino, chiacchierare e toccarsi
fumare

ascoltare il rumore delle onde...

sono morto troppe volte
credendo e aspettando, aspettando
in una stanza
fissando il soffitto scalcinato
aspettando il telefono, una lettera,
un colpo all'uscio, uno squillo...

sentendo dentro crescere la rabbia
mentre lei ballava con degli sconosciuti nei nightclubs...

dalle braccia di un amore
nelle braccia di un altro

non è piacevole morire sulla croce,
è molto più piacevole sentire il tuo nome
sussurrato
nel buio.


 
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7 replies since 6/5/2011, 13:11   292 views
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