Come si fa una recensione di un libro del genere? Parto col dire che non conoscevo assolutamente nulla della storia, ma amando il Re sapevo di andare a colpo sicuro. Ero terrorizzata lo ammetto, certe recensioni che ho letto in giro per il web mi hanno fatto venire i brividi lungo la spina dorsale e invece mi sono stupita perchè non mi ha fatto minimamente paura (certo non sarebbe il massimo se mi trovassi Pennywise di fronte però eh, scapperei a gambe levate) ma devo dire che sono molto fiera di me
E' un libro complesso, non solo per la mole ma per la vasta gamma di argomenti che si affrontano. Devo dirvi però che ci sono un paio di punti che non mi sono piaciuti molto. Ma cerco di andare con ordine.
Affezionarsi ai bambini durante la lettura credo sia inevitabile, ma è qualcosa di più, mi sentivo parte del gruppo, la loro amicizia è quel sentimento vero e raro che si incontra forse una o due volte nella vita. Ma nulla dura per sempre, la vita ci porta in altre direzioni, e quello che ci succede da bambini spesso viene rimosso dalla nostra testa purtroppo, ma rimaniamo consapevoli del fatto che quelli erano i nostri pochi momenti di vera libertà. A volte si incontrano persone sul nostro cammino che fanno parte di noi per poco tempo, ma che comunque riescono a darci molto. Questo secondo me è il centro di tutta la storia. I personaggi sono davvero ben delineati, sia da adulti che da bambini. In realtà però mi manca qualcosa su Stan, per ovvi motivi d'accordo, penso che comunque in tutta la storia sia messo un po' troppo da parte, non so se anche altri hanno avuto la mia sensazione.
Inoltre quando gli altri hanno appresso della sua scomparsa non mi sono sembrati particolarmente turbati
Non mi aspettavo certo di trovare in questo libro riflessioni sulla fede, sul potere e sulla speranza questo perchè, stupidamente, sottovalutavo il libro pur conoscendo King, non immaginavo che potesse coprire così tanti sentimenti ed emozioni... Un libro così irreale ma così ancorato alla realtà, non saprei come dirlo con altre parole.
Sono d'accordo con le precedenti recensioni, la parte su Beverly
si poteva evitare e per quanto mi riguarda ha un po' "sporcato" la purezza del gruppo.
Non sono invece d'accordo con gemellina su IT, la sua natura non lo rende meno reale perchè IT vive in Derry, nell'odio, nella cattiveria, nell'indifferenza delle persone.
Un ultimo appunto sul ritmo: un po' troppo lento e lungo, si arriva poi verso la fine e tutto va troppo veloce, non c'è tempo di
piangere Eddie e rendersi conto di cosa sia effettivamente successo
inoltre, nonostante tutto, non c'è molta tensione, se non nelle ultime pagine. Non mi sono annoiata chiariamoci ma l'ho letto con calma, mi aspettavo invece di non veder l'ora di scoprire l'evoluzione della storia come mi è successo in altri libri (nei King un po' più "maturi" diciamo), invece è stato un viaggio lento e dosato. Mi mancava un po' più di ansia per renderlo perfetto.
Il finale lascia un po' di amaro in bocca, com'è tipico di King, ma penso sia perfettamente in linea con l'andamento del libro. Ok, sicuramente mi sono dimenticata qualcosa ma la smetto qui.
Voto: 9/10