| | Accabadora, Michela Murgia | |
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| | CITAZIONE Perché Maria sia finita a vivere in casa di Bonaria Urrai, è un mistero che a Soreni si fa fatica a comprendere. La vecchia e la bambina camminano per le strade del paese seguite da uno strascico di commenti malevoli, eppure è così semplice: Tzia Bonaria ha preso Maria con sé, la farà crescere e ne farà la sua erede, chiedendole in cambio la presenza e la cura per quando sarà lei ad averne bisogno. Quarta figlia femmina di madre vedova, Maria è abituata a pensarsi, lei per prima, come "l'ultima". Per questo non finiscono di sorprenderla il rispetto e le attenzioni della vecchia sarta del paese, che le ha offerto una casa e un futuro, ma soprattutto la lascia vivere e non sembra desiderare niente al posto suo. "Tutt'a un tratto era come se fosse stato sempre così, anima e fili'e anima, un modo meno colpevole di essere madre e figlia". Eppure c'è qualcosa in questa vecchia vestita di nero e nei suoi silenzi lunghi, c'è un'aura misteriosa che l'accompagna, insieme a quell'ombra di spavento che accende negli occhi di chi la incontra. Ci sono uscite notturne che Maria intercetta ma non capisce, e una sapienza quasi millenaria riguardo alle cose della vita e della morte. Quello che tutti sanno e che Maria non immagina, è che Tzia Bonaria Urrai cuce gli abiti e conforta gli animi, conosce i sortilegi e le fatture, ma quando è necessario è pronta a entrare nelle case per portare una morte pietosa. Il suo è il gesto amorevole e finale dell'accabadora, l'ultima madre. Brossura: 164 pagine Editore: Einaudi (4 ottobre 2011) Collana: NumeriPrimi Lingua: Italiano ISBN-10: 886621311X ISBN-13: 978-8866213116 Peso di spedizione: 259 g Edited by AISHA* - 6/2/2017, 15:31
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| Raffaellina |
| | Ho letto questo libro tempo fa e l'ho trovato interessante e molto originale. L'ultima madre è una figura enigmatica e un po' paurosa.... Non mi è piaciuta solo una parte del libro, ossia quando la protagonista si reca a Torino... inutile e l'ho chiesta all'autrice quando l'ho conosciuta alla fiera della Microeditoria!!Sì, l'ho conosciuta Michela: è simpaticissima, una piccola Geppi Gucciari...fa ridere e ha lo stesso accento ...sardo..ovvio! Mi ha spiegato che ha dovuto mettere la parte di Torino per far meglio comprendere le differenze tra la città e la Sardegna. Il libro è toccante, scorrevole e fa riflettere. Lo consiglio! curiosità: la Murgia ha fatto l'intervista con me e ha spiegato il libro ad una platea di circa 300 persone a piedi nudi!!! ha spiegato che era stanca e i tacchi le avevano fatto venire i piedi gonfi e ci ha chiesto se poteva togliersi le scarpe.....ma non aveva ancora avuto risposta che era scalza!!! poi quando abbiamo mangiato insieme mi si è avvicinata e mi ha detto: ho tolto ancora le scarpe! e rideva....
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| Marika1982 |
| | Un affascinante libro. Gioca molto sul mistero intorno ad una protagonista. La Murgia scrive davvero molto bene, leggerò anche i prossimi libri Da leggere.
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| | Che bello questo libro, con questo stile così asciutto che tante frasi significative sembrano sassate, davvero difficili da dimenticare. Anche io l'ho trovato affascinante e l'accabadora protagonista mi è piaciuta proprio tanto. Apparentemente è una lettura semplice ma ci sono tanti aspetti su cui rimurginare. Ne consiglio davvero la lettura.
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| | Un ottimo libro scritto da una mano eccellente.E' il primo libro che leggo di Michela Murgia,ma sicuramente ne leggerò altri perchè è davvero una bravissima scrittrice.
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| Lulla* |
| | Ho regalato questo libro a mia mamma che, essendo sarda, voleva tanto leggerlo. Io non l'ho mai letto perchè mi sembrava un pò "vecchia" come storia, non il mio genere di libri. Ma leggere i vostri commenti mi ha fatto incuriosire, potrei provarci...
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| | CITAZIONE (Lulla* @ 31/10/2017, 11:02) Ho regalato questo libro a mia mamma che, essendo sarda, voleva tanto leggerlo. Io non l'ho mai letto perchè mi sembrava un pò "vecchia" come storia, non il mio genere di libri. Ma leggere i vostri commenti mi ha fatto incuriosire, potrei provarci... Te lo consiglio,è davvero ben scritto.Perderesti un bel libro,se non lo leggessi.
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| Lulla* |
| | Bene...aggiudicato allora, oggi lo recupero da mia mamma e mi butto grazie!
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| | Libro toccante e affascinante. Scorrevole e raffinato, nonostante i temi trattati. Lo trovo molto contemporaneo vista la continua discussione sull'eutanasia.
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| | L'ho ascoltato, letto dalla Murgia stessa. L'ho trovato molto delicato, nonostante la narrazione asciutta, e come detto da Frae anche molto molto attuale.
Mi ha affascinato moltissimo, ho amato moltissimo sia la figura di Bonaria che quella di Andrìa, la prima per le parole e le azioni sagge, il secondo per la sua evoluzione.
Forse è stato il famoso libro giusto al momento giusto, ma lo consiglio caldamente.
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| 9 replies since 16/11/2011, 10:18 112 views |
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